VALLE D'AOSTA
Carla Lanza Dematteis
Egle Micheletto
Serenella Rolfi
Piero Spagnesi
(XXXIV, p. 929; App. II, II, p. 1084; III, II, p. 1064; IV, III, p. 781)
La situazione demografica della più piccola [...] non tanto per la quantità quanto per la qualità del prodotto, destinato interamente alla vinificazione. Il patrimonio zootecnico è dal Centro culturale Saint-Vincent (1985), lascia spazio per occasioni espositive di diversa impronta, come per ...
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Xenakis, Iannis
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e architetto greco naturalizzato francese, nato a Braila (Romania) il 29 maggio 1922. Stabilitosi ad Atene con la famiglia, studiò ingegneria al Politecnico, [...] di X. si sono volte alla progettazione dello 'spazio' musicale attraverso l'integrazione di sempre nuovi percorsi logici timbri e dello sviluppo del suono, privilegiando quello prodotto dagli strumenti tradizionali in brani come Pithoprakta per ...
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Hadid, Zaha
Luigi Centola
Architetta irachena, nata a Baghdād il 31 ottobre 1950. Dopo la laurea in matematica conseguita presso l'università americana di Beirut, si è trasferita a Londra, dove ha studiato [...] , ma con effetti spaziali e materiali nuovi, ha prodotto architetture di grande fascino e disegni che fanno parte ordini nuovi che derivano da una ricerca personale sulla pianta. Lo spazio interno è fluido. I materiali utilizzati - come il cemento a ...
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Architetto e storico dell'architettura, nato a Napoli il 14 luglio 1929. Ha esordito come pittore, partecipando a formazioni quali il Gruppo Sud e il MAC (Movimento Arte Concreta). Dal 1963 è docente di [...] quali strumenti di lettura e comprensione dello spazio architettonico, per giungere alla più volte approfondita nel 1988. La disamina del disegno industriale, in particolare, ha prodotto Le Corbusier designer (1976) e Storia del design (1985), oltre ...
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Architetto tedesco, nato a Dresda il 12 giugno 1922. Ha studiato a Stoccarda, dove lavora e ha fondato la Behnisch & Partner. Dal 1967 è professore di Progettazione, edilizia industrializzata e arte [...] 1972; premio UIA August Perret, 1981). Ha prodotto numerosissime opere, in particolare legate all'edilizia sociale ( urbano a grande scala con una concezione innovativa dello spazio per le attività sportive; il Ginnasio propedeutico a Lorch ...
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Scultore, nato a New York, N. Y., il 30 aprile 1906: uno dei rappresentanti più affermati della scultura espressionista-astratta, affermazione in gran parte stabilita con The bush (1951-52), grande costruzione [...] della sinagoga della Congregazione B'nai Israel, Millburn, N. J.; F. ha prodotto infatti, servendosi dei moduli espressionisti-astratti per il trattamento dello spazio, una delle più riuscite opere scultoree del nostro tempo rappresentanti un simbolo ...
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Disegno industriale
Tomás Maldonado
di Tomás Maldonado
Disegno industriale
sommario: 1. Introduzione. 2. Per una storia del disegno industriale: a) le utopie scientifiche e tecniche; b) gli automi; [...] della merce'? Ossia, come perviene la merce alla forma? Tra il prodotto del lavoro che assume ‛forma di merce' e la vera e propria ‟Forma - scrive Bill - è ciò che incontriamo nello spazio. Forma è tutto ciò che possiamo vedere. Ma quando sentiamo ...
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LOMBARDIA
F. Cervini
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la parte centrale della pianura Padana, delimitata a N dalle Alpi Centrali, dal Mincio e dal lago di Garda a E, dal corso del Po [...] n.s., 1984, 68-69, pp. 5-26; Sant'Abbondio lo spazio e il tempo. Tradizione storica e recupero architettonico, Como 1984; A. Segagni , Gall. e Mus. di Palazzo Ducale) è il migliore prodotto in L. dell'evoluzione di questa arte nel pieno Duecento, ...
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COSTANTINOPOLI
C. Barsanti
(gr. ΚωνσταντινούπολιϚ; turco Istanbul)
Fondata da Costantino sul sito dell'antica Bisanzio (gr. Βυζάντιον), capitale dell'impero romano d'Oriente e poi di quelli bizantino [...] così un duplice effetto: in primo luogo neutralizzare gli spazi vuoti fra filare e filare, non visibili in tal modo , pp.157-172) e può essere esemplificata dai molti manoscritti prodotti nell'arco di un secolo nel monastero di Hodegon da una ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] ha fatto della figura umana il suo tema centrale è quella prodotta dall'impero assiro (1112-612 a.C.). Potenza militare di prim può notare che, sebbene esista una percezione prospettica dello spazio, è del tutto assente qualsiasi senso di plasticità ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
mercato s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...