D'OSSERVAZIONE 1. Oggetto della teoria degli errori d'osservazione. - Quando si voglia raggiungere la massima esattezza possibile nella determinazione di grandezze fisiche, si è portati a iterare le misure [...] assi principali di probabilità.
Il passaggio a uno spazio a tre e a più dimensioni non presenta ulteriori le n equazioni (30), siano combinazioni lineari delle grandezze osservate l1, l2, ..., ln. Così si avrà identicamente
dove le αi verificano le ...
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. Venti anni dopo la scoperta di Volta, il fisico danese, H. C. Orsted, in un suo opuscolo memorabile (Experimenta circa efficaciam conflictus electrici in acum magneticum, Copenaghen 1820) fece conoscere [...] i e di lunghezza ds, produce in un punto P generico dello spazio una forza magnetica che è diretta normalmente al piano Pds; indicando con magnetica invariabile) è espressa dalla formula:
dove L1, L2 sono i due coefficienti di autoinduzione, M è un' ...
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. La maggior parte degli studî e delle ricerche recenti, nel campo delle antenne o aerei (v. aereo, I, p. 568), e dei relativi sistemi per la trasmissione di energia, riguarda quasi esclusivamente la tecnica [...] 108 m/sec).
Per analogia con l'ottica si può dire che lo spazio tra pareti conduttrici, distanti a, si comporta come un mezzo di indice di scegliendo opportunamente Z0′ e Z0″ e le lunghezze l1 e l2, è possibile far sì che l'impedenza di entrata di ...
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Rientrano oridnariamente sotto la denominazione di macchine calcolatrici, tutte le macchine o apparecchi destinati alla esecuzione di calcoli matematici, siano essi aritmetici, algebrici, infinitesimali.
In [...] , si sposta, a ogni battuta, di uno spazio verso sinistra, analogamente a quanto avviene nelle macchine ad A a. Poniamo
L'area elementare ABA′B′ ha per valore dA - l ds sen a + 1/2 l2 dϕ; l'area aa′ B′B ha per valore dA1 = ads sen a − 1/2 a2 dϕi = a ...
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È uno strumento ottico da usarsi per l'osservazione di oggetti a grande distanza, i quali, in conseguenza della loro lontananza, all'osservazione a occhio nudo apparirebbero sotto un angolo troppo piccolo, [...] 5). Ammesse realizzate dall'obiettivo L1 e dall'oculare L2 le condizioni telescopiche (perché sono quelle di migliore utilizzazione nudo, è veduta dal centro dell'obiettivo la regione dello spazio che si vede entro il cannocchiale. Nell'interno di un ...
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Gli ultimissimi anni del Novecento e i primi del nuovo millennio hanno segnato una tappa fondamentale nella storia della cosmologia. Due scoperte, soprattutto, hanno portato a una vera e propria rivoluzione [...] microonde lanciato nel 2001 e posizionato nel punto lagrangiano L2 a 1.500.000 km dalla Terra, ha fornito le differenze di densità tra una regione e l'altra dello spazio, dapprima molto lentamente poi sempre più rapidamente fino a far cessare ...
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La distillazione e la rettifica continuano a svilupparsi anche oltre il campo dei liquidi alcoolici, dove se ne ebbero le prime applicazioni, campo peraltro ancor oggi industrialmente importantissimo. [...] almeno graficamente, l'equazione sí può integrare fra L1 iniziale ed L2 finale in maniera che per ogni sc1 iniziale e noto si si alza dalla caldaia. Questo vapore coesiste, nello spazio immediatamente al disopra della caldaia, col liquido che scende ...
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FRATTALI
Luigi Accardi
Nicola Rosato
Il termine ''frattale'' è stato introdotto da B. Mandelbrot nel saggio Les objects fractals (1975) per denotare una vasta classe di modelli matematici i quali, [...] = 0 alla funzione γ(d)rd.
Dimensione di ricoprimento. − Dato uno spazio metrico S con una distanza δ, e dato un sottoinsieme limitato E di S necessari per ricoprire un quadrato di lato l è dell'ordine di l2/r2 ∼ (1/r)2. Quindi, fissando l e prendendo ...
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Magnetofluidodinamica
Roberto Pozzoli
(App. III, ii, p.10; IV, ii, p. 372; V, iii, p. 287)
Magnetofluidodinamica dei plasmi
Gli sviluppi più significativi della m. dei plasmi, detta anche magnetoidrodinamica [...] il rapporto fra il tempo caratteristico di decadimento resistivo L2/η e il tempo convettivo L/V. Il αW−βA−γK}.
Per dedurre la dinamica degli invarianti nello spazio k bisogna osservare che gli invarianti ideali siano conservati nelle interazioni ...
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PENDOLO
Pietro BURGATTI
. Si chiama pendolo ogni corpo solido, il quale, sotto l'azione della gravità, oscilli intorno a un asse fisso orizzontale.
Galileo per primo ne intuì tutta l'importanza scientifica [...] geometrica
con facili eliminazioni si deduce
dove f(z) = (2 gz + h) (l2 − z2)−c2. L'equazione f(z) = 0 ammette sempre due radici z1 e un filo, tende a mantenere fissa la sua orientazione nello spazio. Se il pendolo fosse situato in un polo della Terra ...
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