La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Daniel Garber
Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Il XVII sec. fu [...] tre principî aristotelici della Natura), le quattro cause, lo spazio, il tempo e il moto. Nella seconda parte, uno (1584) afferma che Dio è l'unica sostanza e tutte le cose finite sono soltanto suoi aspetti. Bruno non respinge del tutto l'idea che i ...
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Ontologia
SSofia Vanni Rovighi
di Sofia Vanni Rovighi
Ontologia
sommario: 1. Il termine. 2. Dalla logica all'ontologia. a) Brentano. b) Husserl. c) Heidegger. d) Hartmann. 3. La neoscolastica. a) Garrigou-Lagrange. [...] , non è più soltanto la quantità o lo spazio in cui viviamo (lo spazio euclideo), ma è ‟il concetto di un possibile unico, non ci sarebbe più posto per l'esistenza di noi, soggetti finiti. Dio non esiste, ma è condizione della nostra esistenza. ‟Non l ...
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Idealismo
VVittorio Mathieu
di Vittorio Mathieu
Idealismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il trascendentalismo. 3. Lo ‛gnoseologismo'. 4. L'apporto romantico. 5. L'idealismo rovesciato. 6. Il ‛significato [...] ripetere, come per il Dio cercato invano per tutta la serie dei finiti e ritrovato in ogni punto di essa, und Du bist ganz vor relazione pensata dalla mente, o stabilita da un accostamento nello spazio, o data comunque da un incontro tra una cosa e ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. L'aristotelismo e le sue alternative
John A. Schuster
L'aristotelismo e le sue alternative
L'organizzazione della conoscenza all'inizio della [...] e un quinto per le sostanze celesti (etere). Il Cosmo, finito e geocentrico, era formato da una serie di sfere concentriche composte sia nell'analisi della materia, della causa, dello spazio e del tempo, sia nelle questioni riguardanti lo statuto ...
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La Rivoluzione scientifica. Introduzione
Daniel Garber
La Rivoluzione scientifica
All'inizio del XVII sec. quella che oggi comunemente chiamiamo 'scienza' non era identificabile con una singola area [...] esclusivamente delle cose individuali che sono circoscritte nello spazio e nel tempo. E sebbene la storia naturale gli assiomi una luce più vera ed autentica di quanto non sia stata fin qui raggiunta. Infatti, come il carattere di un uomo non si ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] materiali, infiniti di numero ed eterni, in uno spazio vuoto. Epicuro sostiene la materialità dell'anima umana, di un piano armonico di Dio che il mondo porta in sé fin dalla sua Creazione. Entrambe queste possibilità ‒ un'armonia prestabilita fra ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione e della finalita
Catherine Wilson
I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione [...] talvolta, di ammirazione; benché gli enciclopedisti abbiano finito con lo schernirlo, egli esercitò comunque una considerevole il più ampio numero possibile di esseri viventi in uno spazio limitato, benché ciascun tipo lotti per conservare la propria ...
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Scienza greco-romana. La scuola di Aristotele
John Vallance
La scuola di Aristotele
La scuola di Aristotele, cosiddetta Liceo o Peripato, ha svolto un ruolo centrale nella storia della scienza; eppure, [...] e quanti credevano invece che, in mancanza di uno spazio assolutamente vuoto, cioè privo di materia, il moto e ritenevano invece che i particolari forniti dall’esperienza sensibile finiscano molto spesso per confonderci e per distrarci dalla verità. ...
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Il Rinascimento. Continuita, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Gianfranco Fioravanti
Continuità, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Il sistema delle scienze aristoteliche tra XV [...] 'fisica generale' che, accanto alla trattazione di concetti base come 'Natura', 'spazio' (o, meglio, 'luogo'), 'tempo', 'continuo', 'contiguo', 'finito', 'infinito', presenta anche quelli che potremmo chiamare i principî della meccanica aristotelica ...
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Scienza greco-romana. Galeno
Mario Vegetti
Galeno
L'eccezione Galeno
Galeno rappresenta senza dubbio, e per molti motivi, un caso eccezionale nel panorama intellettuale e scientifico del II sec. d.C.; [...] la "peste d'Atene" descritta da Tucidide.
Fin qui l'itinerario di lettura dei suoi trattati delineato ed antienciclopedia: Galeno e Sesto Empirico, in: Lo spazio letterario della Grecia antica, direttori Giuseppe Cambiano, Luciano Canfora ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...