BAGNERA, Giuseppe
Nicola Virgopia
Nacque a Bagheria (Palermo) il 14 nov. 1865. Orfano dall'infanzia e di disagiate condizioni economiche, riuscì a completare gli studi tecnici a Palermo, ove, nel 1890, [...] Rendic. d. Accad. di scienze fisiche e matematiche di Napoli,XL (1901), pp. 265-275; I gruppi finiti di trasformazioni lineari dello spazio che contengono omologie,in Rendic. del circolo matematico di Palermo,XIX(1905), pp. 1-56; Sopra le superficie ...
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Cartesio
Anna Lisa Schino
Il filosofo del "Penso, dunque sono"
Cartesio è uno dei fondatori del pensiero filosofico moderno. Temi del suo insegnamento sono stati: il rifiuto del sapere tradizionale [...] estesa, propria dei corpi che si estendono nello spazio; la sostanza pensante, propria della mente.
Il idea non può essere stata prodotta dall'uomo, che è invece limitato e finito. Dunque l'idea d'infinito (idea che ci appare chiara e distinta) è ...
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CAPELLI, Alfredo
Eugenio Togliatti
Nacque a Milano il 5 ag. 1855 da Arminio e da Gioconda Manufardi. Compì gli studi universitari a Roma, ove ebbe a maestri L. Cremona, E. Beltrami, G. Battaglini. Conseguita [...] come combinazioni lineari a coefficienti razionali interi d'un numero finito di esse, da cui segue l'esistenza d'un sistema , sulla limitata possibilità di trasformazioni conformi nello spazio.
Le sue pubblicazioni sono assai spesso ispirate dall ...
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Amedeo Balbi
Hawking ci ripensa
Pur non essendo osservabili direttamente, i buchi neri possono produrre conseguenze e manifestazioni che ne rivelano la presenza. Ora lo scienziato britannico Stephen Hawking, [...] all’interno di un volume sufficientemente piccolo, lo spazio circostante viene deformato fino a creare una regione che una regione turbolenta, destinata a sparire in un tempo finito, da cui l’informazione riemergerebbe senza creare paradossi. Quella ...
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Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche [...] le forze dello spirito e della materia; immenso occupa lo spazio, in ogni aspetto è sovrumano, nel volume corporeo e ad affresco non furono mai eseguite; e sono in parte non finite le stesse statue giacenti sui sarcofagi, alle quali M. aveva lavorato ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] di pittura ai 298 cm della conclusione. Ciascuno dispone di uno spazio ben delimitato, che si suol denominare «trono», ma che è un grido o un gemito. «E questa è l’ultima opera che fin a questo giorno di lui s’è vista di pittura, – scrisse il ...
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L'atto e l'effetto del lanciare, dell'imprimere una certa velocità a un corpo inizialmente fermo.
Biologia
Metodo usato in genetica di popolazioni per valutare le effettive dimensioni di una popolazione [...] Consiste nell’immissione in un biotopo circoscritto di un numero finito e noto di individui; le modalità del l. sono a un aeroplano l’accelerazione necessaria per raggiungere in breve spazio una velocità sufficiente alla sostentazione; l. di un ...
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Filosofo (Grantham 1614 - Cambridge 1687). Studiò al Christ's College di Cambridge, dove poi rimase tutta la vita come fellow. Cospicuo rappresentante, con R. Cudworth, del platonismo di Cambridge, e legato [...] e materiali, sono estesi; di qui la teoria metafisica dello spazio come estensione eterna, infinita, indivisibile (dal punto di vista fisico lo spazio è invece finito e divisibile), tanto da poter essere considerato come un'oscura rappresentazione ...
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Piero della Francesca: il maestro nel suo tempo
Carlo Bertelli
La vita
Piero di Benedetto di Piero nacque a Borgo Sansepolcro, una città, allora, di circa 4300 abitanti, che passò in pochi anni dal [...] che offre la rosa al Bambino.
Tutto intorno è uno spazio romano. Il fregio d’acanto che corre sull’architrave ripete La prima domanda è se le lacune indichino che la pittura non fu finita o se invece si tratti di danni dovuti a un incauto restauro. Ma ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] furono pronunciate probabilmente a ritmo rapido, forse addirittura nello spazio di un solo mese, alla fine del 593, anche dans la "Lettre apologétique contre Jean de Ravenne". Un texte inédit de la fin du VIe siècle, Rome 1994, pp. 12-24, 53-66, 125- ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...