Complessità algoritmica
Fabrizio Luccio
Gli studi di complessità di calcolo si sono sviluppati essenzialmente nella seconda metà del ventesimo secolo. Basati sulla formalizzazione del concetto di algoritmo, [...] una collezione di entità (S,s′,Σ,Π,b,F,∂) ove:
S è un insieme finito di stati; s′∈S è lo stato iniziale; Σ è l'alfabeto d'ingresso; Π è da M si pone convenzionalmente s(α)=t(α)=1. Le complessità in spazio e tempo S(n) e T(n) per M e P si definiscono ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] della) e del commercio in particolare, dà spazio al lessico che si potrebbe definire propriamente «scientifico dell’eloquenza italiana in 10 volumi più uno di supplemento, finito di preparare nel 1757, e il Dizionario universale italiano in ...
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FRANCESCO MARIA II Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Unico figlio maschio del duca Guidubaldo e di Vittoria, figlia del duca di Parma Pierluigi Farnese, nasce a Pesaro il 20 febbr. 1549. Accuratamente [...] se ostentatamente devoto, memore dell'esempio spagnolo, non lascia spazio alle inframmettenze del clero. E, allorché la S. , che il 18 ag. 1587 dopo "tre anni et dieci mesi" ha finito "di vedere tutta la Bibbia con diversi commenti" e che il 15 dic. ...
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Vetri: fenomeni di non equilibrio
Silvio Franz
È noto e ben compreso dal punto di vista teorico che la materia in equilibrio si può presentare sotto forma solida, liquida o gassosa. I liquidi e i gas [...] gradi di libertà di altra natura, come punti in uno spazio, chiamato spazio delle configurazioni, in cui a ogni grado di libertà corrisponde Tc il sistema raggiunge lo stato di equilibrio in un tempo finito, mentre al di sotto cade in uno stato di non ...
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TOMMASO d'Aquino, santo
Gian Carlo Garfagnini
TOMMASO d’Aquino, santo. – Nacque a Roccasecca tra il 1224 e il 1225 (la data è incerta dal momento che le testimonianze, all’atto della morte, oscillano [...] infinito in atto, non ha limite o confine di tempo e di spazio; onnisciente; unico; onnipotente, non può fare il male; per sé diverso da sé), «ex ordine causarum efficientium» (ogni essere finito, cioè partecipato da altro, dipende da una causa e alla ...
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Antropologia culturale
Francesco Remotti
L'antropologia culturale (espressione utilizzata dagli studiosi nordamericani) o sociale (come la definiscono invece gli autori di scuola britannica) ha come [...] là dei confini individuali del suo organismo, ovvero nello spazio sociale della cultura. Se per l'antropologia dell'epoca , natura/ cultura, che la considerazione antropologica del corpo ha finito per fare esplodere (Lock 1993, p. 148). In fondo ...
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Liquidi
Francesco Sciortino
Gli stati gassoso, liquido e solido (cristallino) sono le tre forme in cui si presenta la materia in equilibrio termodinamico: lo stato gassoso è caratterizzato da bassa [...] a simmetria radiale con raggio di interazione finito, la questione di come trattare l'equilibrio il quadrato della distanza percorsa in media, la relazione tra tempo e spazio, r≈(t)1/2, sia diversa rispetto al caso di propagazione balistica ...
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ALBERTAZZI, Giorgio
Paolo Puppa
Nacque il 20 agosto 1923 a Fiesole, presso Firenze. Nella sua autobiografia (Un perdente di successo, 1988, p. 2) scrisse che secondo alcuni testimoni (un’espressione [...] del 1945, catturato dalle Brigate garibaldine, sarebbe finito al muro per essere giustiziato e sarebbe stato salvato suo temperamento lo portò ad andare oltre la recitazione: spaziò così dalla sceneggiatura all’attività come autore – maturata ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La mente e il corpo
Raffaella Grasso* e Giulia Mingucci**
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’ambivalenza dell’uso omerico del termine [...] piena comprensione dell’anima. La tesi ilomorfista emerge però fin dalla descrizione generale dell’anima: per Aristotele il corpo gli interpreti. Questa concezione, che nell’opera di Aristotele ha lo spazio di 16 righi Bekker (De anima III 5, 430 a ...
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BATTAGLIA Achille (Viterbo, 31 ottobre 1893-Roma, 21 febbraio 1960).
Una famiglia borghese
Secondogenito di Luigi e di Angela Ballarati, proveniva da una famiglia della borghesia viterbese che attraverso [...] dominio ed il suo arbitrio, sopprimere libertà essenziali e dileggiare fin l’idea di libertà in nome di un misticismo autoritario, epurazione, parcellizzandola caso per caso, e occupando lo spazio a denunce eteronome, costituiva a suo avviso la ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...