Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La letteratura fantastica si sviluppa nel XIX secolo attraverso un percorso complesso [...] perverso che in Le Horlà di Maupassant si impadronisce degli spazi rassicuranti della casa, contaminando il cibo e gli oggetti e ardore che andava ben oltre la moderazione. Ma ora che avevo finito, la bellezza del sogno svaniva, e un orrore e un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gioacchino Volpe
Eugenio Di Rienzo
Con una formula sintetica si può attribuire a Gioacchino Volpe il titolo di ‘storico della nazione’. Occorre però aggiungere che per Volpe la nazione non si risolse [...] fatti ben chiari e fermi e circoscritti nel tempo e nello spazio, ma per masse» (Medio Evo italiano, 1923, p. effettiva «cittadinanza».
Questo principio popolare e nazionale avrebbe finito per sottrarsi a una determinazione rigidamente etnica. L’ ...
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Pittura
Antonio Costa
Il rapporto tra pittura e cinema
Il pittorico e il filmico
Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene [...] di Van Gogh e al mito di un cinema capace di riappropriarsi dello spazio della p. è dedicato un episodio del film Konna yume o mita prima metà degli anni Ottanta e che avevano finito per trascurare gli aspetti propriamente visivi dell'espressione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il Liceo, storia di un luogo del sapere
Claudia Macerola e Federico Minzoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel 335 a.C. Aristotele [...] proposto dallo Stagirita, che descrive un universo finito, geocentrico e al di fuori del quale per mezzo di corpuscoli scabri e lisci, dentellati e uncinati, uniti nello spazio vuoto: questi sono […] sogni di Democrito […] Egli invece […] fa vedere ...
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FO, Dario
Paolo Puppa
Primo di tre figli, nacque il 24 marzo 1926 a Sangiano (Varese). Il padre, Felice, capostazione avventizio e attore amatoriale, a 16 anni espatriato da muratore a Montpellier, [...] medie, si iscrisse nel 1940 all’Accademia milanese di Brera, dove fin dal secondo anno seguì il corso di affresco con Achille Funi, e della dirigenza del Partito, tramite la non concessione degli spazi e l’annullamento di spettacoli.
Il 1° ottobre ...
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DELPINO, Federico
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Chiavari (prov. di Genova) il 27 dic. 1833 da Enrico e da Carlotta Delpino; seguì gli studi classici nella cittadina natale e si iscrisse poi all'università [...] ). In particolare il D. imputava a Darwin di aver finito con l'attribuire alle sue gemmule quelle caratteristiche vitali che accanto all'altra e poi l'una sopra all'altra nello spazio prima lasciato libero, che in tal modo delimiterebbero un cilindro ...
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Invarianti, Teoria degli
Claudio Procesi
La geometria proiettiva, e le geometrie non euclidee, ebbero un grande impatto sul pensiero algebrico e geometrico del secolo scorso. Le idee scaturite da questa [...] e in special modo da Joseph H.M. Wedderburn. Un'algebra S di operatori su uno spazio vettoriale W di dimensione finita si dice semisemplice se lo spazio W si decompone in somma di sottospazi irriducibili per l'algebra data. Il teorema di struttura ...
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MANTOVA BENAVIDES, Marco. - Nacque a Padova il 25 nov. 1489 (e non 1491, come si è ritenuto in base a quanto scrisse G. Panciroli) da Giovan Pietro, medico, e da Lucrezia. La famiglia, nobilitata agli [...] 21 dic. 1534 fu eletto rettore del Collegio dei giuristi.
Fin dai primi anni, l'attività scientifica e letteraria del MANTOVA BENAVIDES, Marco manifestò un carattere complesso, spaziando dai testi di diritto alla novellistica. Fu negli anni Quaranta ...
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ARAZZO
A. Ghidoli
Il termine a., con cui si indica un tipo di tessuto dalle particolari caratteristiche tecniche, deriva dal nome della città francese di Arras, centro particolarmente attivo nei secc. [...] parte i materiali erano di qualità più elevata (fil fin d'Arras divenne sinonimo del filato migliore), intrattenevano rapporti entro un edificio gotico occupava in altezza lo spazio corrispondente ai due registri sovrapposti. Poiché ogni panno ...
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paradosso
paradosso (dal greco pará, «oltre, contro», e dóxa, «opinione») termine applicato, nella sua accezione più ampia, a qualsiasi affermazione o ragionamento che contrasti con l’opinione comune [...] di esso e, a partire da questo, che «i punti dello spazio sono tanti quanti i punti di un segmento piccolo a piacere», evidenziando come somma di infinite frazioni; nonostante ciò esso ha un valore finito compreso fra 1,4 e 1,5.
Un altro paradosso che ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...