FABIANI, Massimiliano (Max)
Maristella Casciato
Nacque a Kobdilj (Cobidil, ora in Slovenia) presso San Daniele del Carso il 29 apr. 1865, da una famiglia numerosissima: undicesimo dei quattordici figli [...] . dimostrò una notevole sensibilità nell'articolazione degli spazi urbani: a suo giudizio l'architettura era indissolubilmente il sistema viario connesso al PRG di Lubiana.
L'attività architettonica del F. ebbe inizio a Vienna, dove egli rimase fino ...
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MASO di Banco
E. Neri Lusanna
Pittore e scultore fiorentino, attivo a Firenze nella prima metà del sec. 14°, M. si configura come la personalità più eminente e innovativa nella schiera dei maestri strettamente [...] infatti, non faceva difetto un senso copioso dell'ornato architettonico (fondali con incrostazioni marmoree, come nel Battesimo di dispongono con lucidità e forte evidenza in uno spazio calibrato grazie a una tornitura essenziale, plastica e ...
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GIOVANNI di Balduccio (o Balducci)
V. Ascani
Scultore-architetto pisano attivo in Toscana e in alcune città dell'Italia settentrionale dal 1318 al 1350 circa.L'educazione di G. è da situarsi in primo [...] cappella controlaterale - per ovviare alla carenza di spazio e alla problematica visibilità che il monumento avrebbe avuto periodo lombardo dell'artista risalta un'unica opera architettonica da lui progettata, sebbene egli ne firmi esplicitamente ...
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AQUILA
M.L. Fobelli
(L'Aquila; lat. Aquiliae, Acculae)
Città dell'Italia centrale, capoluogo dell'Abruzzo, A. sorge in posizione elevata (m. 720) sui fianchi di una collina digradante verso l'Aterno, [...] piazza e dalla porta, sia perché favorì il processo di accentramento e geometrizzazione dello spazio urbano. Allo scadere del Duecento le emergenze architettoniche della città erano rappresentate da S. Massimo, S. Maria di Paganica e S. Pietro ...
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ARCHITETTO
B.M. Alfieri
L'autonomia della figura e della funzione professionale dell'a. medievale e la sua specifica appartenenza al campo dell'attività intellettuale, analogamente a quanto avvenne [...] , una concezione prospettica, che tuttavia non trova spazio negli scritti teorici e non è riscontrabile nelle manifestazioni il suo lavoro è il disegno: la scarsità di grafici architettonici superstiti, pressoché limitati al periodo dal sec. 13° in ...
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AVERLINO (Averulino), Antonio, detto Filarete
Angiola Maria Romanini
Figlio di Pietro Averlino, nacque intorno al 1400, con ogni probabilità a Firenze.
Fiorentino lo dicono, in effetti, tutte le fonti [...] duca agli artisti locali nelle due massime imprese architettoniche allora in atto nella capitale sforzesca: il castello memoria di G. Solari, Torino 1954, pp. 11-59, S. Giedion, Spazio, tempo e architettura, Milano 1954, pp. 44-48; S. Alcina Franch, ...
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Andrea di Cione (o Orcagna)
G. Kreytenberg
Pittore, scultore e architetto nato verosimilmente fra il 1315 e il 1320 e morto alla fine del 1368, attivo principalmente a Firenze e temporaneamente anche [...] cornice, malgrado sia incompleta, ha un carattere spiccatamente architettonico e suggerisce il motivo dell'arco trionfale. Il in rapporto con una superficie ideale, e questa e lo spazio del rilievo si compenetrano a vicenda in una sintesi armoniosa. ...
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LIGORIO, Pirro
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Figlio di Achille e di Gismunda, di nobile famiglia partenopea, nacque a Napoli (come ricorda il suo primo biografo Baglione, p. 9) nei primi decenni del Cinquecento. La data di nascita [...] , molto ridotte nelle dimensioni, lasciano maggiore spazio alla composizione prospettica.
Intanto, già a partire Pio IV, periodo al quale risalgono le sue realizzazioni architettoniche più importanti (Coffin, 2004). Attorno a questo periodo risalgono ...
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GEORGIA
T. Velmans
(georgiano Sa-Kartvel)
Regione storica del Caucaso meridionale, cui corrispondono quelle che nell'Antichità erano denominate Colchide e Iberia. I limiti territoriali sono cambiati [...] alle grandiose cattedrali del regno di Taoklardžeti. Lo spazio interno si modifica, tutte le parti degli edifici sono mondo bizantino, ma le figure rimangono piatte e le rappresentazioni architettoniche sono rare. Infine, a partire dalla metà del sec ...
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ANSEATICHE, Città
G.P. Fehring
Città dell'Europa settentrionale che nel Medioevo furono caratterizzate dapprima dall'associazione cooperativa dei loro mercanti all'estero (Hansa dei mercanti) e in seguito [...] per lo più in modo da dar vita a uno spazio centrale quadrilatero. Queste planimetrie urbane regolari, che rammentano correnti e aree artistiche furono molto più marcati che in campo architettonico (Zaske, Zaske, 1986).La scultura in pietra, nata nei ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
veduta
s. f. [der. di vedere, part. pass. veduto]. – 1. a. non com. L’atto e il fatto di vedere, soprattutto in alcune espressioni come lo so di veduta o per veduta, lo posso affermare di veduta, per avere veduto; testimone di veduta, testimone...