CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] nel Lib. Pont.). Una insolita allusione a una struttura architettonica, presente già nel sec. 7° nella Notitia ecclesiarum, nei Pays-du-Nord (inizi del sec. 13°). Lo spazio è talvolta articolato in modo da costituire degli ambienti laterali ...
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CIBORIO
A.M. D'Achille
Struttura quadrangolare fissa che sormonta l'altare, in genere aperta da ogni lato e costituita da quattro sostegni sorreggenti una copertura, che si riducono a due nei casi in [...] base e la copertura si inserisce infatti un nuovo spazio destinato appunto a contenere le reliquie. A questa tipologia Romana. Un territorio come esperienza d'arte: evoluzione urbanistico-architettonica, Roma-Torino 1972; X. Barral i Altet, La ...
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G. Bertelli Buquicchio
BENEVENTO (lat. Beneventum)
Città dell'Italia meridionale, capoluogo di una delle province interne della Campania parzialmente corrispondente all'antico Sannio. B. si estende sul [...] che potrebbe essere stata solo ampliata con esecuzione di miglioramenti architettonici e difensivi, si deve ad Arechi II (758-787 di Mario Rotili, Napoli 1984, I, pp. 77-108; id., Spazio urbano a Benevento fra Tardo Antico e Alto Medioevo, "Atti del ...
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CIVIDALE
M.A. San Mauro
(lat. Forum Iulii; Civitas Austriae, Civitatum nei docc. medievali; od. Cividale del Friuli)
Centro del Friuli di origine preromana, sorto sulla riva destra del Natisone nell'omonima [...] . D'altra parte pare certo che l'impianto architettonico dell'edificio non sia stato concepito in funzione di 1516 una più ampia cinta difensiva venne infatti a includere con spazi coltivati i borghi medievali; inoltre, per inglobare nel nuovo ...
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LIMOGES
D. Thurre
(lat. Augustoritum; Lemovicum, Urbs Lemovicum, Urbs Lemovicina, Lemovica, Lemovicae, Lemovicas nei docc. medievali)
Città della Francia occidentale, capoluogo del dip. Haute-Vienne, [...] secondo il tipo della chiesa 'a sala', dando vita a uno spazio unitario; le volte a ombrello ricadono su snelli pilastri. L' monumentali romanici spesso chiamati in causa per l'impianto architettonico e le forme animali che movimentano le tavole dei ...
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GAND
A. de Schryver
(fiammingo Gent; Ghendt, Ganda nei docc. medievali)
Città del Belgio settentrionale, capoluogo della Fiandra orientale, posta in una regione pianeggiante, caratterizzata da una fitta [...] Laleman
Scultura
A partire dai secc. 11° e 12° l'attività architettonica, di pari passo con lo sviluppo economico della città, assunse grande rilevanza: uno stile e una tecnica volti a suggerire lo spazio, i volumi e le materie, ma anche dall' ...
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PAVIA
A. Segagni Malacart
(lat. Ticinum; Papia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Ticino.Al nome lat. di Ticinum, derivato da quello del [...] forse per la prevista aggregazione di un protiro.Uno spazio d'ambito contratto e il ruolo storico della basilica di s. Agostino, conclusa allo scadere del secolo. Nell'impianto architettonico, mutuato dall'arca di S. Pietro Martire in S. Eustorgio a ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] Occidente, non vennero meno gli stimoli per nuove formulazioni architettoniche e neppure la carenza dei materiali o le precarie . Questo elemento, il transetto, era posto all'altezza dello spazio tra le navate e la zona absidale e a sua volta ...
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GERUSALEMME
M. Piccirillo
(ebraico Yerushalayim; gr. ῾Ιεϱοσόλυμα; lat. Ierusalem, Hierusalem, Aelia Capitolina; arabo Urshilīm, al-Quds, Iliyā; Hierosolyma, Solyma nei docc. medievali)
Città situata [...] 'architettura e all'urbanistica oltre che al complesso problema degli spazi sacri che passano da un culto all'altro.La G. di due bagni, esso costituisce, dal punto di vista architettonico, il più bell'esempio conservato di struttura commerciale nel ...
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GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] l'attenzione sui muri e sulle finestre che racchiudevano lo spazio gotico. Dopo la prima guerra mondiale, Gall (1925) diede inizio nel sec. 11°, non nel 12°, e la sua controparte architettonica era il Romanico, non il Gotico. Il G. fu uno degli ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
veduta
s. f. [der. di vedere, part. pass. veduto]. – 1. a. non com. L’atto e il fatto di vedere, soprattutto in alcune espressioni come lo so di veduta o per veduta, lo posso affermare di veduta, per avere veduto; testimone di veduta, testimone...