TETTO
A. Peroni
Copertura di un edificio in quanto protezione superiore esterna dalle intemperie. Nelle forme più complesse il t. può comunemente essere inteso come autonomo elemento strutturale, equivalente [...] l'interno (soffitti o volte). Con implicazioni che coinvolgono l'intero organismo architettonico si può arrivare a distinte soluzioni per la chiusura dello spazio interno e per la protezione esterna, con varianti e relazioni di interdipendenza su ...
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CREMONA
G. Voltini
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, presso la riva sinistra del Po.La scelta del sito destinato ad accogliere il centro urbano di C., dedotta colonia nel 218 a.C. dai Romani [...] Giacomo Porrata, ricordato nella lapide del 1274 relativa al rosone; inserendosi in una cultura architettonica genericamente emiliana, egli modellò lo spazio attraverso la modulazione della parete marmorea. Nel transetto, eretto in due tempi (1288 e ...
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ARNOLFO di Cambio.
A.M. Romanini
Architetto, scultore e con ogni probabilità anche pittore, nacque a Colle Val d'Elsa (Siena) da Cambio (Guasti, 1887, doc. 24) e Perfetta (ivi, doc. 25), in una data [...] di S. Maria Maggiore, la lavorazione dei pezzi superstiti vale a dimostrare che l'intero spazio della cappella risultava coinvolto dall'ornato plastico/architettonico/pittorico in una sorta di 'azione' scenica illusiva, centrata sull'altare e più ...
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CATALOGNA
N. de Dalmases
(catalano Catalunya; Catalania, Cataluign, Catalonia nei docc. medievali)
Regione della Spagna nordorientale, suddivisa nelle prov. di Lérida, Tarragona, Gerona e Barcellona, [...] di Saint-Jean-le-Vieux. Un ulteriore impulso all'attività architettonica si deve ai nuovi ordini monastici, in particolar modo ai dell'arte fiamminga, ma anche, per la resa dello spazio e per un certo gusto decorativo, all'ambiente bolognese. Di ...
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Antonio Di Rosa
Genova
Qual da gli aridi scogli
erma su 'l mare Genova
sta, marmoreo gigante
(Giosue Carducci, Giambi ed epodi)
Genova per noi e per tutti
di Antonio Di Rosa
8 gennaio
Con un concerto [...] ridurre i tempi di queste operazioni. La pista in mare libera spazi per 300 ettari di grande flessibilità e si realizza un porto culture del mondo; valorizzare il patrimonio storico e architettonico urbano, nonché la qualità della vita nella città ...
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COMUNE
P.F. Pistilli
L'uso sostantivato dell'aggettivo comune (dal lat. communis 'comune, mediocre', composto da cum e munus) indica storicamente la forma di governo tipica delle città (v.) medievali [...] . Ville et campagne dans le cadastre de 1292, Paris 1986; Spazio, società, potere nell'Italia dei Comuni, a cura di G. . 109-162; M. Tanzi, Il palazzo Comunale: vicenda architettonica e testimonianze figurative, in Il palazzo Comunale di Cremona e le ...
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CAIRO
B. M. Alfieri
(Il Cairo; arabo al-Qāhira)
Capitale dell'od. Repubblica egiziana, il C. è uno dei centri religiosi, politici e culturali più importanti dell'Islam. Sviluppatasi intensivamente nel [...] origine m. 2917 ca. e che fosse circondato da uno spazio aperto, con un passaggio largo m. 4 sul lato orientale e rilievi e le pitture provenienti da Bāwīt, nonché la decorazione architettonica e le pitture murali dal monastero di Saqqara (sec. 5 ...
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BEIRA
M.J. Barroca
Regione storica del Portogallo centrale, i cui limiti territoriali hanno subìto nel tempo numerose variazioni. Con la prima suddivisione del Portogallo in regioni amministrative (concelhos), [...] dalla regina s. Isabella per le Clarisse e consacrata nel 1330, è un tipico prodotto architettonico di quest'ordine, nella ricerca di spazi vasti e unitari e di una illuminazione forte e omogeneamente diffusa.Tipica espressione, invece, delle ...
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CEFALU
M. Andaloro
CEFALÙ (gr. Κεϕαλοίδιον; lat. Cephaloedium; arabo Qal'at Juflūd)
Città sulla costa settentrionale della Sicilia (prov. Palermo), adagiata ai piedi del versante occidentale della massa [...] iconografica tipica dell'articolazione della chiesa mediobizantina, imperniata dunque sullo spazio accentrato e sull'organismo della cupola, all'interno di una dimensione architettonica tutta occidentale, priva di cupola e a spiccato sviluppo ...
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COSMATI
E. Bassan
Denominazione convenzionale con la quale si indicano gli artefici romani impegnati, nei secc. 12° e 13°, in lavori in marmo di prevalente carattere scultoreo-decorativo e architettonico, [...] aggiungendosi al presbiterio vero e proprio, ne estendevano lo spazio entro la navata maggiore includendo di norma sedili, un dare vita a una delle più riuscite sintesi architettoniche fra aspirazioni medievali e imitazione dei modelli antichi ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
veduta
s. f. [der. di vedere, part. pass. veduto]. – 1. a. non com. L’atto e il fatto di vedere, soprattutto in alcune espressioni come lo so di veduta o per veduta, lo posso affermare di veduta, per avere veduto; testimone di veduta, testimone...