SINIBALDI, Raffaele detto Raffaello da Montelupo
Marcella Marongiu
– Raffaele Bastiano Romolo Sinibaldi, quartogenito di Bartolomeo (lo scultore e architetto Baccio da Montelupo) e di sua moglie Agnoletta, [...] dei volumi e per la loro collocazione nello spazio; secondo la sua testimonianza avrebbe anche finito la pp. 146, 148) – che riprendeva, all’interno di un’edicola architettonica, lo schema del monumento Dondolo – o quello Lurago in S. Croce di ...
Leggi Tutto
RUSUTI, Filippo
Francesca Tota
– È registrato in attività a Roma e in Francia tra gli ultimi decenni del XIII secolo e il primo quarto del Trecento. Non si conoscono né i luoghi né le date della nascita [...] nel cantiere assisiate (Thunø, 1996, p. 76; Tomei, 2007, p. 619). La collocazione degli episodi leggendari in spaziarchitettonici elaborati e un gusto decorativo che talvolta indugia nella resa di parati e vestimenti dei personaggi instaurano per ...
Leggi Tutto
VASSALLETTO
Antonio Milone
Famiglia di marmorari operosa a Roma e nel Lazio a partire dalla metà del secolo XII e nel corso del Duecento. Tra i principali esponenti del «romano opere et mastria», le [...] «nobiliter doctus hac […] in arte». Le soluzioni architettoniche adottate rivelano la piena adesione della bottega alle nuove dagli inizi del secolo per la valorizzazione di questo spazio religioso, la cui importanza è esaltata dall’iscrizione che ...
Leggi Tutto
DI FAUSTO, Florestano
Giuseppe Miano
Nacque a Rocca Canterano (Roma) il 16 luglio 1890 da Demetrio e Bernardina Picconi. La sua formazione si svolse interamente a Roma: compì gli studi di architettura [...] il 1916 e il '23, ai suoi esordi, collaborò per la parte architettonica con lo scultore P. E. Astorri, vincitore del concorso, per l' di ogni sorta di temi e di tipi edilizi, spaziando da case d'abitazione, alberghi, edifici rappresentativi, caserme, ...
Leggi Tutto
ZEVI, Bruno
Francesco Bello
Roberto Dulio
ZEVI, Bruno. – Nacque a Roma il 22 gennaio 1918, terzogenito di Guido (1883-1975) e di Ada Bondì (1891-1946), figlia di un agiato commerciante. Il padre, ingegnere [...] per la stesura di un volume sulla cultura architettonica contemporanea. Dal febbraio al giugno lavorò negli Headquarters pragmatica della manualistica americana e la lettura dello spazio – il protagonista dell’architettura – nelle tradizioni europee ...
Leggi Tutto
BARBIANO DI BELGIOJOSO, Lodovico
Orietta Lanzarini
La famiglia e la formazione scolastica
Figlio primogenito della pittrice Margherita Confalonieri e dell'architetto Alberico, Lodovico nacque a Milano [...] – era solo sofferenza. La sofferenza riempiva ogni spazio, come qualcosa di solido. La si coglieva M. Porta, Città, Museo e architettura. Il Gruppo BBPR nella cultura architettonica italiana 1932-1970, Milano 1973 (nuova ed. 2009), pp. A138-A139 ...
Leggi Tutto
GIOVANNI d'Alemagna
Maria Elena Massimi
Non si conosce la data di nascita di questo pittore attivo nella prima metà del Quattrocento, cognato e collaboratore del muranese Antonio Vivarini.
Problematica [...] primo che mostri una decisa tendenza all'unificazione dello spazio dipinto, con esiti che non dovettero essere sconosciuti al precoce della tecnica a olio, nella stesura del fondale architettonico, negli ornati in pastiglia e nei tessuti realizzati a ...
Leggi Tutto
GHERARDI, Antonio
Ivana Corsetti
Nacque a Rieti il 20 sett. 1638 da Stefano Tatoti, calzolaio, e Giulia Poggi (Sacchetti Sassetti, p. 27 n. 13); ma dal 1660 adottò, per ragioni che restano sconosciute, [...] a una complessa sintesi pittorica in cui trovano spazio la cultura lombarda, in particolare echi dell' Maria d'Aracoeli, per la quale il G. realizzò il progetto architettonico e la decorazione pittorica. Delle pitture tuttavia rimane solo la grande ...
Leggi Tutto
TUBERTINI, Giuseppe
Daniele Pascale Guidotti Magnani
Figlio di Angelo e di Rosa Soverini, nacque nel 1759 presumibilmente a Budrio, borgo della pianura bolognese dove i suoi antenati sono attestati [...] (per il quale Tubertini riprende il modello a lui caro dello spazio ellittico definito da colonne libere, inserito in un ambiente rettangolare), la prospettiva architettonica d’ingresso al chiostro dei monumenti. Nel 1831 Tubertini allungò la ...
Leggi Tutto
FEI, Paolo di Giovanni
Elisabetta Campolongo
Figlio di Giovanni di Feio, fabbro ferraio, è ricordato per la prima volta come "Paulus Iohannis pictor" in un documento del 1ºluglio 1369, nel quale viene [...] atteggiamento intimistico e riflessivo, ma volte ad animare la narrazione dell'evento. Lo spazio in cui si muovono le figure è più naturale, l'impianto architettonico maggiormente articolato, più attenta la sua resa prospettica. L'uso del colore si ...
Leggi Tutto
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
veduta
s. f. [der. di vedere, part. pass. veduto]. – 1. a. non com. L’atto e il fatto di vedere, soprattutto in alcune espressioni come lo so di veduta o per veduta, lo posso affermare di veduta, per avere veduto; testimone di veduta, testimone...