CIPRIANI, Sebastiano
Helmutt Hager
Nato a Siena il 1660 circa, si stabilì, non si sa in quale anno, a Roma, dove ebbe a maestro G. B. Contini (Pecchiai, 1952, p. 159) e subì gli influssi di C. Fontana. [...] fastosamente articolato mediante colonne libere; uno spazio concavo per il quadro, previsto invece Archivi di Stato, XXV[1965], p. 173 n. 8), questo progetto è affine ad alcuni temi dei concorsi clementini, e specialmente a quello del 1707: un palazzo ...
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PALADINI, Filippo
Stefano De Mieri
PALADINI (Paladino), Filippo. – Nacque intorno al 1544 a Casi in Val di Sieve, presso Firenze, da Benedetto, «già famiglio del magistrato degli Otto di Balia» (Di [...] Miniato (in passato riferita pure al Paladini pistoiese), affine alle opere maltesi – le prime a lui certamente riferibili con probabilità dall’Allori») e a Poccetti, nella pala lo «spazio contratto», le «figure a grappoli» e la vivacità dei putti ...
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GIOVANNI d'Agostino
Gerd Kreytenberg
Nacque a Siena poco dopo il 1310, da Agostino di Giovanni e da Lagina di Nese, il cui matrimonio è documentato in quell'anno. Fu, come il padre e il fratello minore [...] duomo di Siena, che nel taglio del volto è affine al Cristo in trono nella pieve di S. Lorenzo ?, in Antichità viva, XXIV (1985), 1-3, pp. 107-111; R. Bartalini, Spazio scolpito. La novità del rilievo "pittorico" di G. d'A., in Prospettiva, 1986, ...
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CANTONE (Cantoni), Bernardo (Bernardino)
Angelo Moneta
Figlio di un maestro Taddeo, nacque presso la pieve di Balerna (Valle d'Intelvi) nel 1505.
Il padre apparteneva alla famiglia degli Augustoni, [...] cortile ai progetti primitivi, documentati dalle incisioni del Rubens, austero e di eroica grandezza, rivela affinità con la citata villa Grimaldi e quindi con i modi di B. Spazio.
Dal 1563 il C. è presente in un'altra opera della stessa strada, in ...
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MALERBA, Emilio, detto Gian Emilio
Francesca Franco
Nacque a Milano il 27 nov. 1878 dall'antiquario Maurizio e da Ermenegilda Vacchini (fu registrato con i nomi Emilio Giuseppe Giovanni e adottò quello [...] Malerba), costruito per larghe pennellate di colore e affine, per iconografia e stile, alla ritrattistica scapigliata del M. evolveva verso una più articolata composizione dello spazio e le figure, nitidamente costruite, occupavano "il giusto posto ...
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FOSCHI, Pier Francesco
Roberto Nuccetelli
Nacque il 2 nov. 1502 a Firenze da Iacopo di Domenico. Le notizie biografiche sono scarse poiché, fin dalla prima edizione delle Vite, il Vasari gli ha riservato [...] dell'opera del maestro. Tra il 1528 e il 1535 circa trova spazio la pala con la Madonna ed il Bambino tra i ss. Benedetto di Andrea del Sarto al centro nella sua Assunta per i Panciatichi. Affine alla pala di Pisa è il pannello con il Miracolo di s. ...
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FUBINI (Fubini Ghiron), Guido
Marta Menghini
(Fubini Ghiron), Nacque a Venezia il 19 genn. 1879 da Lazzaro e da Zoraide Torre. Compì i suoi studi presso la Scuola normale superiore di Pisa, dove ebbe [...] . Cech, gettarono luce anche su questioni di geometria metrica e affine. Il F. dimostrò ad esempio che le trasformate affini delle superfici a curvatura costante nell'ordinario spazio euclideo possono venir caratterizzate con la proprietà di avere la ...
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PETRONI, Andrea Antonio
Mariadelaide Cuozzo
– Nacque a Venosa (Potenza) l’8 luglio 1863 da Francesco, falegname, e Maria Nicola Palmieri, terzo di cinque fratelli e sorelle. Compì gli studi elementari [...] di Venosa: Barca con vela (1885), affine alle visioni simboliste di Dalbono e prossimo alla artisti lucani nella cultura figurativa napoletana, in Potenza Capoluogo 1806-2006, II, Spazio, economia, cultura, a cura di L. Calabrese, A. D’Andria, ...
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LIGUSTRI, Tarquinio
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Nacque a Viterbo, dove fu battezzato l'8 ag. 1564, da Giovan Pietro e Faustina Laziosi (Angeli). Non si hanno notizie sulla sua formazione artistica [...] con scene di martirio - dove il paesaggio, di impostazione affine a quella di Paul Bril, domina sulle piccole figure umane, però sino al 1613. Qui il pittore applicò a uno spazio sacro quei virtuosismi prospettici di cui aveva dato ampio saggio a ...
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DRACHIO QUINZIO, Baldassarre (Baldissera)
Giuseppe Gullino
Nacque nel 1532, probabilmente a Venezia, dal momento che in un tardo scritto di memorie (l'Apologia, del 1608) afferma di avere iniziato a [...] scritto - un fortunale decimò i rematori stipati in troppo angusto spazio, trasformando il vascello in "un hospital, et uno lazareto"; essendo christiano donargli uno solo giorno di vita, affine di riconcigliarsi con Dio"; infine, questo esemplare ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...