Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] corpo può indicare che l'enunciato è collocato in un tempo passato. Un movimento in avanti del braccio e della mano occupa implica un nuovo concetto, che a sua volta richiede spazio nel cervello per poter essere richiamato e utilizzato. Tuttavia, ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] italiano si veda Nencioni 2000). La norma «è a un tempo convenzione sociale e prodotto della storia» (Beccaria 2010: IX).
in cui a poco a poco i diversi volgari riescono a trovare spazio: è il latino a fornire agli scriventi (e poi agli scrittori) ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] storicizzazione della fase preistorica è operata grazie ad un connubio "linguistica-archeologia", nel fissare strati linguistici allo spazio, al tempo, a una determinata cultura tramite l'archeologia. Più che le singole operazioni è da focalizzare il ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] individuano facendo riferimento alla nozione di diaframma, lo spazio presente tra due pareti contrapposte, almeno una delle d’aria che esce dalla cavità orale può essere prolungato nel tempo.
I modi articolatori consonantici (e le vocali) si ordinano ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] tra produzione e ricezione del segnale.
Nel sistema fonico-uditivo i suoni si susseguono nel tempo invece di essere simultanei nello spazio (come nella lingua scritta). Tutti i parametri connessi ai fenomeni temporali (➔ ritmo, velocità e durata ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] vissuta in un ascensore, dove la compresenza casuale di sconosciuti, che condividono necessariamente uno spazio ristretto in un lasso di tempo assai limitato ma che può apparire spesso interminabile, produce scambi comunicativi che trascendono le ...
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Semiotica
Thomas A. Sebeok
Introduzione
Tutti gli esseri viventi, sia gli organismi interi sia le parti che li compongono, sono interrelati in un modo altamente organizzato. Quest'ordine, o organizzazione, [...] diversi, e la scelta dell'interpretazione varia a seconda del tempo e/o del luogo. Così, ad esempio, tutti un rapporto speculare, in una omologia di probabilità di transizione spazio-temporale.Quando il messaggio codificato - il quale, a causa dell ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] in cui esse si collocano, il modo in cui occupano lo spazio grafico loro riservato (sia che si tratti di un muro, di 'alif: 10 punti. Con l'espansione politica e religiosa islamica, in tempi e modi differenti, l'a. s'irradiò verso E: Asia vicina e ...
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Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] assoluta novità: un parlato pubblico, che ha voluto essere per molto tempo soprattutto un parlato italiano comune, al quale tuttavia, dopo gli e Taddei: 7 gennaio 1969). La trasmissione col tempo seppe assumere «uno stile di dialogo meno rigido e ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] e non in latino. La sua lettera è nel volgare padovano del tempo:
perché jo aldo [odo] volentera le novelle, che me scriviti, essere usato nel terzo quarto del XIII secolo e guadagna spazio nel corso del secolo successivo. Verso la metà del Trecento ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...