I verbi di movimento (o di moto) esprimono in vari modi il cambiamento di posizione di un’entità da un punto a un altro nello spazio o, figuratamente, nel tempo.
Darne una definizione precisa non è facile, [...] verso di sé (Maraini 2004: 149)
Detto di momenti del tempo o di date precise, venire ha il significato di «arrivare, avvicinarsi ha il significato di «transitare per un luogo o uno spazio, attraversando senza fermarsi» (GRADIT 1999-2007: IV, 856 ...
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Nell’accezione moderna, con soprannome s’intende un elemento onomastico aggiunto al nome personale (➔ antroponimi; ➔ cognomi). Può essere riferito a un individuo o a una famiglia intera; in determinati [...] ogni persona all’interno della comunità e non lascia spazio all’omonimia»; questo sistema, complesso nei suoi avere un significato mentre il cognome e il nome solitamente, nel tempo, l’hanno perduto. La trasparenza del soprannome si deve al fatto ...
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È difficile ricondurre la lingua dei mezzi di comunicazione di massa (o mass media) a un unico tipo, nonostante alcuni fenomeni comuni. Prendendo in prestito l’abitudine dell’Accademia della Crusca di [...] 2006: 28):
(a) mancata condivisione del contesto da parte di mittenti e riceventi, che si trovano distanti nello spazio e spesso anche nel tempo;
(b) unidirezionalità dell’atto comunicativo (assenza di feed-back; ➔ Internet, lingua di): è raro che il ...
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La geografia linguistica (o geolinguistica o anche linguistica areale o spaziale) è una disciplina che studia l’estensione nello spazio e la distribuzione geografica dei fenomeni linguistici (fonetici, [...] delle innovazioni linguistiche mediante la ricostruzione dei contatti e delle sovrapposizioni fra tradizioni linguistiche avvicendatesi nel tempo e nello spazio in una determinata area, in relazione con le vicende storiche e le correnti culturali che ...
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L’impiego e la crescente diffusione della rete telematica Internet ha portato effetti importanti anche sugli usi linguistici dei suoi utilizzatori (detti talvolta, scherzosamente, internauti).
Nel trattare [...] dei giornali on line rispetto a quelli stampati (Petralli 2003: 151).
Direttamente connesso alla diversa gestione del tempo e dello spazio, ma anche alla smaterializzazione del supporto e all’interattività, è il minore coinvolgimento con il testo che ...
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Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] questo assai diverso da quello dei principali scrittori del suo tempo. Tra i vari aspetti che ritornano in tutta l’opera parlata della terra d’origine di D’Annunzio, l’abruzzese, trova spazio il veneziano, moderno e antico). Una novità si nota già al ...
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Lionardo Salviati (1539-1589) fu uno dei protagonisti della ➔ questione della lingua del Cinquecento. Appartenente a un’illustre famiglia fiorentina le cui vicende si intrecciano con quelle dei Medici [...] , «tenuto il maggiore huomo che havesse l’Italia in quel tempo»;
(e) ma è necessario, perché non ricada proprio quando (che per Salviati sono dieci) e dedicano particolare attenzione e spazio al verbo. Vale la pena notare che Salviati, seguendo in ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] quadre, non si usano le maiuscole, non si pongono spazi tra le parole; la posizione dell’accento di parola è Merlo, dal nome dei linguisti che lo idearono e rielaborarono nel tempo.
L’importanza di questi alfabeti fonetici in ambito romanzo, pur ...
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L’espressione curva melodica si riferisce all’andamento continuo delle variazioni di altezza tonale, prodotte simultaneamente con i foni di un enunciato e realizzate entro un’unità linguistica per convogliare [...] prodotto in un enunciato e ne riportiamo i valori in uno spazio cartesiano, con la F0 in ordinata e il relativo valore automaticamente i valori e li visualizzano come sequenze nel tempo. I valori possono essere rappresentati secondo scale di tipo ...
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Giosuè Carducci nacque a Valdicastello (Lucca) il 27 luglio 1835. Dopo gli studi presso gli Scolopi di Firenze e la Normale di Pisa, insegnò dapprima in alcune scuole toscane (S. Miniato a Monte, Pistoia) [...] minoritarie, o del tutto tramontate nell’uso del suo tempo, dimostra già al livello più superficiale la sua ricerca di “Cadore”, 1892, in Rime e ritmi (testo in cui trova spazio anche uno dei rari dialettalismi di Carducci, il veneto cìdolo «tronco ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...