Con speciale riferimento all’Europa medievale romanza, si indica con il nome di scripta il sistema, diverso da una zona all’altra, con cui si rende nella scrittura la lingua: tali forme di realizzazione [...] o a errore ma di tratto corrente nella scripta del tempo; più che con la gorgia toscana, potrebbe essere messo pp. 173-187.
Pfister, Max (2002), L’area galloromanza, in Lo spazio letterario del Medioevo. 2. Il Medioevo volgare, diretto da P. Boitani, ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] oggi caratteristici dell’italiano colloquiale: a passo di formica, a tempo perso, chiudere bottega, darsi la zappa sui piedi, prendere due sul rapporto fra testo e paratesto, fra spazi bianchi e spazio per la scrittura, in una retorica
ancora ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] non è possibile formarne la relativa perifrasi in un tempo passato perfettivo (passato prossimo o passato remoto; ➔ d’una parte in un’altra, belle ghirlande faccendosi, per lungo spazio riportando s’andarono (Boccaccio, Dec. II, Introduzione, 89)
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Va chiarito preliminarmente che in ambito musicale l’aggettivo popolare può avere almeno due significati. Nel primo, equivale all’inglese popular (o pop): la locuzione musica popolare (popular music) è [...] Scrausi 1996: 191-237). Amante degli eccessi, il rock spazia da un estremo grado di banalizzazione linguistica e di ripetitività:
Voglio Mi ritrovo a pensare per caso
a quello che un tempo credevo sarei diventato
alla luce di un cerchio che forse ...
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L’analisi logica potrebbe essere definita come quel tipo di analisi tradizionalmente incentrata sull’identificazione delle funzioni nella frase semplice: fondamentalmente del ➔ soggetto e del predicato [...] interrogative ed esclamative (che cosa ha detto Maria?; quanto tempo mi ha fatto perdere Paolo!); in costruzioni particolari che livello pragmatico, l’unico a non aver mai avuto spazio nell’analisi logica anche perché indagato solo di recente, ha ...
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La lingua italiana dei segni (o lingua dei segni italiana), spesso chiamata con la sigla LIS, è la lingua adottata nella comunicazione dalle persone italiane sorde che si riconoscono membri di una comunità [...] corre dalla spalla, punto che rappresenta il passato, allo spazio prossimo al corpo del segnante, luogo del presente, fino allo spazio antistante, in cui si esprime il tempo futuro.
L’➔aspetto del verbo in LIS invece si esprime con mezzi morfologici ...
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Il sintagma verbale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) costituito da una forma del verbo accompagnata da eventuali altri elementi. La forma del verbo, il suo costituente principale, può anche esserne [...] all’università in città (Ginzburg 1961: 25)
(26) Da tanto tempo non entrava in chiesa (Maraini 2004: 208)
(27) Non era riuscita transitivi:
(36) creare
a. creare una nuova teoria dello spazio [transitivo]
b. crearsi dei problemi [pronominale]
(37) ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] e in generale di tutti i tratti del parlato (➔ lingua parlata) che attualizzano l’enunciato collocandolo nello spazio e nel tempo. I dialoghi scritti e le didascalie contengono già alcuni di questi elementi, altri vengono introdotti mediante la ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] letteraria va anche oltre, in un certo senso, lo spazio della scrittura, ma sempre in modo scritto, attrezzando la volgare «magis apta ad litteris», come dice il padovano Antonio da Tempo già ai primi del Trecento. La differenza tra i volgari è ...
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La regione Veneto, con una superficie di 18.380 km2, quasi cinque milioni di abitanti e sette province (il capoluogo Venezia, Belluno, Treviso, Verona, Vicenza, Padova, Rovigo), costituisce la parte più [...] Si conservano nella coniugazione del verbo tratti arcaici un tempo presenti anche in pianura e ora confinati in aree elevato di autori, che non è possibile considerarli in breve spazio. L’antico padovano, il pavano, assume piena vitalità nelle ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...