Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] latina, umanistica e rinascimentale. Gli basterà trovare lo spazio reale di un palazzo patrizio sul Canal Grande; che agisce, l’aspetto momentaneo degli eventi, il dinamismo dei tempi e la gamma affettiva dei modi, Salviati recupera la prima persona ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] e, in caso di codifica di grado basso, lo spazio lasciato all’inferenza, cioè al ragionamento coerente motivato dai contenuti tre fattori: la posizione, la subordinazione grammaticale e il tempo verbale. Nell’ordine lineare, il segmento che occupa la ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] francese; ➔ lingue romanze e italiano) e arriva così a indicare un tempo passato senza legame al momento dell’enunciato:
(4) sono andato al mare aggettivo:
(58) Era quello l’unico luogo, nello spazio consentito, dove non ci fossero case (Levi 1987: 67 ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] di contenuti linguistici e in termini di sua vigenza nello spazio» (Vàrvaro 2004: 205).
Diversamente dai numerosi episodi trecenteschi koinè di tipo cancelleresco. Con il progredire del tempo l’uso del volgare locale registra un costante incremento ...
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La coesione di un testo è la proprietà che si manifesta precipuamente nella forma di un sistema di reti di collegamenti linguistici tra le frasi, che indicano dipendenze e sintonie interpretative di particolari [...] caro corpo che più non esiste.
Ricordo la stanza fresca e grande ove noi bambini si giuocava, e che ora, in questi tempi avari di spazio, è divisa in due parti. In quella scena mio fratello non appare, ciò che mi sorprende perché penso ch’egli deve ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] serrarsi addosso «stringersi addosso», farsi far piazza «farsi spazio», giocare di schiena «dare sgroppate» (del cavallo), è un’altra eco dello stesso luogo dantesco: «i tuoi martìri … al tempo de’ dolci sospiri» Inf. V, 116-118, cui si aggiunge in ...
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I confini dell’Italia linguistica non coincidono perfettamente con quelli dello Stato italiano. In generale, il rapporto tra comunità linguistica e spazio geografico è assai più complesso e articolato [...] e in Australia). Si trattò per la verità di un’emigrazione fondamentalmente dialettofona, e per di più, all’inizio e per lungo tempo, in larga prevalenza di analfabeti o al più di semicolti: «negli anni ’20 del ’900 fu il Literacy Act a frenare la ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] indica l’ammissibilità di un certo stato di cose e al tempo stesso prende le distanze da quanto affermato, minimizzandone l’importanza. già presenti nel latino volgare tardo, occupando lo spazio lasciato vuoto dal futuro sintetico. Sono frequenti in ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] loro grafia tende a essere soggetta a variazione nel tempo e nello spazio. Premesso questo, va ricordato che già in greco gabbia, rabbia; obietto che altrimenti è scritto oggetto; e questi tempi di tutti i verbi, amarebbe, leggerebbe, e gli altri; et ...
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Insieme a nomi, verbi e aggettivi, gli avverbi costituiscono una delle classi aperte di parole nel lessico dell’italiano.
Uno degli aspetti più difficili nell’analisi degli avverbi riguarda la loro definizione [...] , di quel livello della struttura della frase in cui lo stato di cose espresso dal predicato viene collocato nello spazio e nel tempo).
Se da un lato i due avverbi appena illustrati si riferiscono al predicato (seppur con le differenze osservate fra ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...