MASO di Banco
E. Neri Lusanna
Pittore e scultore fiorentino, attivo a Firenze nella prima metà del sec. 14°, M. si configura come la personalità più eminente e innovativa nella schiera dei maestri strettamente [...] infatti, non faceva difetto un senso copioso dell'ornato architettonico (fondali con incrostazioni marmoree, come nel Battesimo di dispongono con lucidità e forte evidenza in uno spazio calibrato grazie a una tornitura essenziale, plastica e ...
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GIOVANNI di Balduccio (o Balducci)
V. Ascani
Scultore-architetto pisano attivo in Toscana e in alcune città dell'Italia settentrionale dal 1318 al 1350 circa.L'educazione di G. è da situarsi in primo [...] cappella controlaterale - per ovviare alla carenza di spazio e alla problematica visibilità che il monumento avrebbe avuto periodo lombardo dell'artista risalta un'unica opera architettonica da lui progettata, sebbene egli ne firmi esplicitamente ...
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AQUILA
M.L. Fobelli
(L'Aquila; lat. Aquiliae, Acculae)
Città dell'Italia centrale, capoluogo dell'Abruzzo, A. sorge in posizione elevata (m. 720) sui fianchi di una collina digradante verso l'Aterno, [...] piazza e dalla porta, sia perché favorì il processo di accentramento e geometrizzazione dello spazio urbano. Allo scadere del Duecento le emergenze architettoniche della città erano rappresentate da S. Massimo, S. Maria di Paganica e S. Pietro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Oltre l'arte della polis: le scuole scultoree di eta ellenistica
Claudia Guerrini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La scultura ellenistica [...] come l’occasione propizia per un ambizioso programma architettonico che aveva ridisegnato il volto della polis e consente l’accesso al portico di ordine ionico delimitante lo spazio riservato all’altare vero e proprio. Il rilievo raffigurante ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Rizzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Duecento e il Trecento sono secoli di grande rinnovamento della storia del cristianesimo [...] di culto come le grandi cattedrali gotiche, vanto architettonico del Medioevo, danno luogo a polemiche; memorabile stava sul letto di morte, si sia pentito di aver dato troppo spazio alle donne.
Ma chi sono queste donne cui il papa morente si ...
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AVERLINO (Averulino), Antonio, detto Filarete
Angiola Maria Romanini
Figlio di Pietro Averlino, nacque intorno al 1400, con ogni probabilità a Firenze.
Fiorentino lo dicono, in effetti, tutte le fonti [...] duca agli artisti locali nelle due massime imprese architettoniche allora in atto nella capitale sforzesca: il castello memoria di G. Solari, Torino 1954, pp. 11-59, S. Giedion, Spazio, tempo e architettura, Milano 1954, pp. 44-48; S. Alcina Franch, ...
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Andrea di Cione (o Orcagna)
G. Kreytenberg
Pittore, scultore e architetto nato verosimilmente fra il 1315 e il 1320 e morto alla fine del 1368, attivo principalmente a Firenze e temporaneamente anche [...] cornice, malgrado sia incompleta, ha un carattere spiccatamente architettonico e suggerisce il motivo dell'arco trionfale. Il in rapporto con una superficie ideale, e questa e lo spazio del rilievo si compenetrano a vicenda in una sintesi armoniosa. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le vie di pellegrinaggio
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La pratica del pellegrinaggio si lega fin dai primi secoli [...] a Oberto, vescovo di Avranches. Il legame anche architettonico della nuova fondazione con il santuario garganico, dichiarato dal da León. È la descrizione di un immenso e unitario spazio sacro, ove ogni via sembra esistere in funzione di grandi ...
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MIRADORI, Luigi detto il Genovesino
Alessandro Serafini
– Le scarse notizie sulle origini del M. non consentono di stabilire con esattezza la data e il luogo della sua nascita. È plausibile che sia [...] Rocco che risana gli appestati, entrambi inquadrati in ampi fondali architettonici, o nel curioso S. Rocco che benedice gli animali ’aperto, tra quinte di alberi e rocce che aprono lo spazio verso la marina dello sfondo; in primo piano a sinistra il ...
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LIGORIO, Pirro
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Figlio di Achille e di Gismunda, di nobile famiglia partenopea, nacque a Napoli (come ricorda il suo primo biografo Baglione, p. 9) nei primi decenni del Cinquecento. La data di nascita [...] , molto ridotte nelle dimensioni, lasciano maggiore spazio alla composizione prospettica.
Intanto, già a partire Pio IV, periodo al quale risalgono le sue realizzazioni architettoniche più importanti (Coffin, 2004). Attorno a questo periodo risalgono ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
veduta
s. f. [der. di vedere, part. pass. veduto]. – 1. a. non com. L’atto e il fatto di vedere, soprattutto in alcune espressioni come lo so di veduta o per veduta, lo posso affermare di veduta, per avere veduto; testimone di veduta, testimone...