Fisico (Ulma 1879 - Princeton 1955). Trascorsi i primi anni della sua vita a Monaco, dopo un breve soggiorno a Milano Einstein si trasferì con la famiglia in Svizzera. A Zurigo completò gli studî secondarî [...] che queste due asserzioni non possono essere contemporaneamente vere, qualora si assuma che le trasformazioni delle coordinate spazio-tempo tra due sistemi di riferimento in moto inerziale siano quelle di Galileo: i postulati einsteiniani sono ...
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Filosofo (Westport, Malmesbury, 1588 - Hardwicke 1679). Studiò a Oxford, dove conseguì nel 1607 il diploma di baccelliere delle arti. Fu introdotto presso la potente famiglia del barone William Cavendish, [...] e in Italia, ed ebbe contatti con la cultura e con alcuni dotti del tempo. Nel corso del suo terzo viaggio sul continente, tra il 1634 e il 1636 dei concetti più generali della scienza naturale: spazio, tempo, corpo, accidente, causa, effetto, ecc. ...
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Matematico tedesco (Breselenz, Hannover, 1826 - Selasca, presso Intra, 1866). Autore di fondamentali lavori, seppur non numerosi, che hanno aperto diversi campi di ricerca nella matematica moderna. In [...] , o geometria di R., che si ha nel caso della curvatura costante positiva, come, per es., nel caso della superficie sferica). Tale memoria costituisce uno dei punti di partenza della geometria che fornì ad A. Einstein il modello per lo spazio-tempo. ...
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Architetto giapponese (Nagoya 1934 - Tokyo 2007). Fondatore, con K. Kikutake, M. Otaka e F. Maki, del gruppo Metabolism, nella sua ricerca, coerentemente con la poetica del gruppo, sviluppa, riallacciandosi [...] tra esterno e interno, pubblico e privato, che tende all'integrazione della "strada" (ambiguo concetto di spazio-tempo) nella struttura organica dell'edificio. La sua ricerca architettonica è approdata al concetto chiave di simbiosi, interrelazione ...
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Matematico inglese (n. Cambridge 1957), prof. alla Stony Brook University. Ha dato notevoli contributi alla geometria differenziale, per i quali ha ricevuto la Fields Medal (1986). In particolare, a lui [...] con tale proprietà, provando che nella sola dimensione 4 (quella dello spazio-tempo relativistico) le proprietà dello spazio sono più complesse. Nel 1994 gli è stato assegnato, con S. T. Yau, il Crafoord Prize della Royal Swedish Academy of Sciences ...
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Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] dall'esperienza. Tutti i concetti della metafisica (spazio, tempo, movimento, causa, identità, sostanza, individuo atei, che L. considera, in accordo con altri pensatori del suo tempo, degli asociali. ▭ L. ha anche avuto una diretta influenza sullo ...
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Astrofisico britannico (Oxford 1942 - Cambridge 2018). Noto per i suoi contributi alla cosmologia, è autore di importanti ricerche sui buchi neri e sulla gravità quantistica e si è occupato delle singolarità [...] all'attuale modello interpretativo della struttura su grande scala dello spazio-tempo (ha in particolare dimostrato che la presenza di una singolarità iniziale dello spazio-tempo è una caratteristica inevitabile di qualunque modello realistico di ...
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Matematico (Aleksótas, Kaunas, 1864 - Gottinga 1909), fratello di Oskar. Fu prof. (1896) al politecnico di Zurigo, poi (1902) fino alla morte alla univ. di Gottinga. M., di ingegno precocissimo, si occupò [...] infatti come le trasformazioni che lasciano invariata la forma quadratica dx21 + dx22 + dx23 + dx24 dello spazio x1, x2, x3, x4 (universo o spazio-tempo di M. o cronotopo). La teoria della relatività ristretta, trascritta nel formalismo dello ...
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Matematico, fisico e filosofo (Elmshorn 1885 - Zurigo 1955), prof. nelle univ. di Zurigo (1913), Gottinga (1930), Princeton, (1933). Si occupò con grande successo di svariati argomenti: teoria delle algebre, [...] in cui il campo elettromagnetico di Maxwell e il campo gravitazionale vengono considerati come proprietà geometriche dello spazio-tempo. Tra le sue opere: Die Idee der Riemannschen Fläche (1913); Raum, Zeit, Materie (1918); Gruppentheorie und ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...