Anatomia
Ammasso di cellule epiteliali alla cui attività si deve la formazione di un tessuto.
M. dell’unghia L’ammasso di cellule dello strato onicogeno che si osserva in corrispondenza della radice dell’unghia [...] delle equazioni lineari in un numero qualunque di incognite e nelle teorie da essa derivanti; nella teoria degli spazivettoriali di dimensione finita, dove una m. rappresenta nel modo più idoneo un cambiamento della base ovvero una trasformazione ...
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Diritto
Diritto privato
Fenomeno squisitamente giuridico per il quale un soggetto subentra ad altro soggetto in un complesso di rapporti giuridici patrimoniali ovvero in un rapporto giuridico patrimoniale [...] ∈D∣fn(x)−f(x)∣<ε.
Per s. di tipo particolare si possono dare anche altri tipi di convergenza. Per es., negli spazivettoriali dotati di una norma (➔ spazio) si dice che {an} tende ad a se, fissato ε>0, esiste ν tale che per ogni n>ν è ||an ...
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trasformazione Mutamento di forma, di aspetto, di struttura.
Biologia
Trasformazione batterica
Fenomeno che si verifica spontaneamente in natura quando le cellule si trovano in uno stadio, detto competente, [...] reali
si dice matrice della t. lineare. Se tale matrice è degenere, anche la t. si dice degenere. In generale, in uno spaziovettoriale S su un corpo K, con infinite dimensioni, si dice lineare una t. T che soddisfa alla proprietà: T(αx+βy)= αT(x ...
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Anatomia
Muscolo volontario o involontario che ha la funzione di tendere un organo o una formazione anatomica: t. del palato, contrae il palato molle; t. del tarso, nell’orbita, comprime i punti lacrimali [...] vettori v, w, l’uno in un punto P, l’altro in un punto Q di MN diverso da P, ossia in due diversi spazivettoriali tangenti, un confronto fra essi non è possibile: se hanno componenti uguali in un sistema di coordinate, vr=wr, in un cambiamento di ...
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Biologia
Organismo che trasporta un parassita (batterio patogeno, fungo, protozoo o virus) e lo trasferisce da un individuo (animale o Uomo) a un altro. Sono esempi comuni di v. alcuni animali ematofagi [...] , e i suoi v., godono però di ulteriori proprietà che ne arricchiscono la struttura. Così accade, per es., per gli spazivettoriali in cui è definito anche il prodotto interno, o prodotto scalare, tra vettori. Nel caso dei v. geometrici, il prodotto ...
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Tutto ciò che la terra produce o che costituisce il risultato di un’attività umana.
Diritto
La categoria dei p. alimentari, che tende a sostituire quella dei p. agricoli, intesi come frutti naturali, [...] B rispettivamente.
Per il p. tensoriale (o anche p. tensore) di due o più spazivettoriali ➔ spazio.
P. topologico di spazi topologici
Se X, Y sono due spazi topologici, all’insieme p. cartesiano X×Y si può attribuire in modo spontaneo una topologia ...
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spettro In varie discipline scientifiche e tecniche, termine frequentemente usato per indicare la composizione armonica di una grandezza variabile nel tempo.
Botanica
S. biologico Lo s. ottenuto dalle [...] s. fu introdotto da D. Hilbert e usato, in un primo tempo, con riferimento agli operatori tra spazivettoriali. Nel caso che gli spazi siano a dimensione finita, la teoria spettrale è una parte della teoria delle matrici, legata in particolare all ...
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Architettura
Misura convenzionale che stabilisce il rapporto fra le varie parti di un edificio e una unità base di misura.
Nell’architettura dell’età classica greca e romana l’unità base della composizione [...] un altro anello A′. Casi particolari di A-m. sono gli ideali di un qualsiasi anello; un altro esempio è fornito dagli spazivettoriali (qui l’anello degli operatori è un corpo, di solito il corpo dei numeri reali).
In analisi, m. di continuità di una ...
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somma In matematica, il risultato dell’ordinaria operazione di addizione o anche l’operazione stessa; in senso estensivo, si parla spesso di s. anche con riferimento a operazioni che soddisfano le proprietà [...] esse. S. algebrica S. di numeri positivi o negativi, o anche s. di quantità algebriche. S. diretta di spazivettoriali V1, ..., Vk è lo spaziovettoriale V, denotato con il simbolo V1 ⊕ ... ⊕ Vk, tale che ogni vettore v di V si possa esprimere nella ...
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Matematico (Gyo̯r 1880 - Budapest 1956), prof. nelle univ. di Cluj Napoca (1912), Seghedino (1920) e Budapest (1946), membro dell'Accademia delle scienze ungherese (1916), fondatore della rivista Acta [...] scientiarum mathematicarum (1922). Fu uno dei fondatori della teoria degli spazîvettoriali topologici; compì anche profonde ricerche sulle funzioni di variabile complessa e sull'analisi funzionale. Tra le opere: Les systèmes d'équations linéaires à ...
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vettoriale
agg. [der. di vettore]. – 1. In matematica e in fisica, inerente a vettori: grandezza v., in contrapp. a scalare (o grandezza scalare), grandezza caratterizzata, oltre che da un valore numerico, anche da una direzione e da un verso,...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...