GRUPPO
Ugo Amaldi
. Termine matematico, corrispondente a un concetto che, per quanto implicito in molti ordini di questioni, anche elementari, ha trovato la sua formulazione precisa soltanto nella [...] tutte le possibili trasformazioni infinitesime (9). P. es., le trasformazioni infinitesime del gruppo proiettivo ∞3 della retta
sono
quelle del gruppo ∞6 dei movimenti dello spazio
Per determinare nel senso or ora chiarito un gruppo continuo ∞r le r ...
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(v. topologia, App:. III, 11, p. 960; algebra omologica, App. IV, I, p. 87)
Introduzione. - L'a.o. ha le sue origini nella teoria d'omologia di gruppi astratti che fu coinvolta nello studio di certi spazi [...] per ogni n(1 e per ogni Aεα, gli A[t1,...,tn]-moduli proiettivi f.g. sono estesi da A; e infine che la classe di (diKrull) di A, Dim(A); essa è minore o eguale della dimensione V(A) dello spazio vettoriale m/m2 su A/m, ed è Dim(A) = V(A) se e solo ...
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Televisione
Luigi Rocchi
Carlo Sartori
Giuseppe Santaniello
Aldo Grasso
Giuseppe Cereda
Federico di Chio
Peppino Ortoleva
(XXXIII, p. 439; App. II, ii, p. 964; III, ii, p. 914; IV, iii, p. 600; [...] la tendenza dei network è stata quella di accrescere gli spazi dedicati all'attualità. A partire dalle elezioni presidenziali del 1992 degli zoom e delle telecamere mobili il tifoso è proiettato direttamente all'interno dell'azione.
L'utilizzo del ...
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(XIII, p. 9; App. V, i, p. 843)
Nell'articolata analisi del d. - procedimento ed espressione artistica autonoma o funzionale alla realizzazione di un'opera di pittura, scultura o architettura - svolta [...] si ricordano gli schizzi a inchiostro di china, che hanno spaziato dall'idea generale di progetto alla disamina dei minimi dettagli 1975.
A. Sgrosso, A. Ventre, Elementi di geometria proiettiva e di geometria descrittiva, Napoli 1976.
D. Nevins, R ...
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Progettazione
Livio Sacchi e Roberto de Rubertis
Parte introduttiva
di Livio Sacchi
Si intende per progettazione l'ideazione di qualcosa e lo studio delle effettive possibilità e modalità di realizzazione [...] del disegno assistito poggiano i propri presupposti sui fondamenti proiettivi della rappresentazione, in quanto hanno per fine il trasferimento di informazioni da oggetti dello spazio tridimensionale alla superficie del piano operativo, schermo o ...
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SPAZIO (XXXII, p. 315)
Vittorino DALLA VOLTA
Dello s. è stato detto, nella voce citata, essenzialmente dal punto di vista della storia e della filosofia della scienza; qui, invece, ne tratteremo dal [...] due punti {xi}, {yi} il numero:
b). Per quanto riguarda la Geometria, sono s. topologici ad esempio gli spazî euclidei, affini, proiettivi, e le relative varietà subordinate: in questi ultimi tempi. hanno acquistato interesse fra gli s. topologici le ...
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Si dice nel linguaggio comune che la linea ha una sola dimensione, cioè lunghezza; che la superficie ne ha due: lunghezza e larghezza; che il solido ne ha tre: lunghezza, larghezza e altezza. Queste locuzioni [...] ). B. Riemann mette i fondamenti della loro metrica differenziale (1854). Più recentemente gli spazî a n dimensioni sono studiati in maniera sistematica dai geometri proiettivi (F. Klein, Clifford, G. Veronese, C. Segre, ecc.). Infine l'idea, in varî ...
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Matematico, nato a Napoli il 10 maggio 1863. Studiò a Pavia, con E. Beltrami, F. Casorati e particolarmente con E. Bertini; laureato nel 1884; dal 1893 al 1899 professore di geometria proiettiva e descrittiva [...] razionali, sghembe e iperspaziali. Fu tra gl'iniziatori della geometria differenziale proiettiva negli spazî a più dimensioni coi suoi studî sugl'invarianti differenziali proiettivi delle curve iperspaziali e con l'estensione dei teoremi di Eulero e ...
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Gruppi
GGeorge W. Mackey
di George W. Mackey
SOMMARIO: 1. Introduzione e storia. □ 2. Concetti fondamentali. □ 3. Anelli di endomorfismi e gruppi lineari. □ 4. La struttura dei gruppi finiti. □ 5. Gruppi [...] che α, t ???14??? UαVt deve essere la restrizione a ℰ × T di una rappresentazione proiettiva unitaria di un opportuno gruppo di automorfismi spazio-temporali e risulta che, ogniqualvolta la rappresentazione di R che induce L è irriducibile, la ...
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NEUROBIOLOGIA
János Szentágothai
Giorgio Macchi e Marina Bentivoglio
Organizzazione neuronale cerebrale e cerebellare di János Szentágothai
sommario: 1. Introduzione generale: formazioni laminari del [...] corteccia (e in tal caso può a ragione esser definito ‛proiettivo', cioè di tipo B), oppure, se costituisce una ‛linea al fatto che l'assone in genere arborizza nello stesso spazio sferico dell'albero dendritico, è stato possibile individuare un ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
proiettare
v. tr. [dal lat. tardo proiectare, der. di proiectus, part. pass. di proicĕre «gettare avanti», comp. di pro-1 e iacĕre «gettare»; cfr. progettare] (io proiètto, ecc.). – 1. Gettare, lanciare, spingere fuori o avanti con forza;...