Uomo di stato tebano (n. 420 a. C. circa - m. 364), di famiglia nobile, partigiano della democrazia. Quando lo spartano Febida occupò la Cadmea, fuggì ad Atene (382): fattosi capo dei fuorusciti, riuscì [...] con un colpo di mano a liberare i concittadini costringendo alla capitolazione il presidio spartano (379). Da allora collaborò con Epaminonda, che pure era di tendenze assai meno democratiche. Con lui riorganizzò l'esercito tebano che alcuni anni ...
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Legislatore ateniese della famiglia degli Alcmeonidi, figlio di Megacle; nato circa il 565 a. C., andato in esilio sotto Pisistrato, tornò in Atene alla cacciata di Ippia (510). Vinta l'opposizione di [...] Isagora che, spalleggiato dal re spartano Cleomene, intendeva stabilire un ordinamento oligarchico, C. mise in atto una riforma (508) che, spezzando il predominio delle consorterie gentilizie, avviò Atene a un'effettiva democrazia. La cittadinanza ...
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Generale ateniese (415 circa - 354 a. C.); cooperò alla conquista (392) del Lecheo, porto di Corinto occupato dagli Spartani, nel 390 distrusse un distaccamento spartano e, nel 388, dopo avere sconfitto [...] nel Chersoneso tracio Anassibio spartano, passò al servizio del re Cotis di Tracia, poi dei Persiani (fino al 373). Tornato ad Atene, restaurò il prestigio marittimo di questa nello Ionio (372); in seguito (368-65) tentò invano di riconquistare agli ...
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Generale persiano (secc. 5º-4º a. C.): combatté contro Pissutne (verso il 420), poi contro i Diecimila. Dopo un breve accordo col re spartano Agesilao, tornò al servizio della Persia (395). ...
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Fratello di Dario I re dei Persiani, vissuto fra il 6º e il 5º sec. a. C. Nominato satrapo della Lidia dopo la spedizione scitica, promise aiuto agli Ateniesi minacciati dal re spartano Cleomene (508), [...] ma non poté mantenere la promessa; più tardi prese a proteggere il tiranno Ippia che gli Ateniesi avevano scacciato. Scoppiata l'insurrezione ionica (499) subì dapprima gravi rovesci, riprendendo più tardi ...
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Stratego ateniese (428-27 a. C.), che durante la prima fase della guerra del Peloponneso costrinse alla resa Mitilene assediata. Inseguì poi il navarco spartano Alcida e sbaragliò a Nozio i mercenarî filopersiani, [...] uccidendone il comandante Ippia. Tornato ad Atene, si uccise alla presenza dei giudici per gravi imputazioni rivoltegli ...
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Uomo politico tebano (sec. 5º-4º a. C.); dalla fine della guerra del Peloponneso (404 a. C.) favorì il riavvicinamento della sua città con Atene contro il prepotere spartano; ma quando (382) gli Spartani [...] s'impadronirono della Cadmea, I. fu accusato di alto tradimento dai suoi nemici e condannato a morte. Ne è probabilmente figlio un omonimo, attivo durante il periodo del predominio tebano (371-362 a. C.). ...
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Attore tedesco naturalizzato irlandese (n. Heidelberg 1977). Dopo gli studi al Drama Centre London e una lunga gavetta nei serial televisivi americani, ha raggiunto la notorietà interpretando lo spartano [...] Stelios in 300 (2007). Da allora ha recitato in numerose pellicole, tutte molto amate dal pubblico; tra queste Fish tank (2009, London Critics’ Circle Film Award come miglior attore non protagonista), ...
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Uomo politico ateniese (seconda metà sec. 6º a. C.); dopo la cacciata di Ippia, fu a capo della fazione conservatrice avversa alle riforme democratiche propugnate da Clistene. Malgrado l'aiuto del re spartano [...] Cleomene, I. fu vinto da Clistene e cacciato con i suoi da Atene (507) ...
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Uomo politico tebano, di parte democratica. Nel 395 a. C. si sarebbe lasciato indurre dal satrapo Farnabazo a far dichiarare da Tebe la guerra a Sparta. Dopo l'occupazione della Cadmea ad opera dello Spartano [...] Febida (382), A. fu uno dei capi tebani in esilio; fu assassinato ben presto su istigazione degli oligarchici di Tebe ...
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spartano
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Spartanus]. – 1. Di Sparta, città dell’antica Grecia nel Peloponneso merid., capitale della Laconia: lo stato s.; le leggi s., la costituzione s. di Licurgo; la rigida educazione militare spartana. Come...
spartiata
spartïata (o spartïate) s. m. e f. e agg. [dal gr. Σπαρτιάτης] (pl. m. -i). – Nell’antica Grecia, cittadino di pieno diritto della città e dello stato di Sparta, appartenente all’originario gruppo etnico dorico.