GIOVANNA d'Aragona, regina di Napoli
Piero Doria
Nacque nella penisola iberica, probabilmente a metà del XV secolo, da Giovanni II, re d'Aragona e Navarra, e dalla regina Giovanna Enríquez.
G. entrò [...] XII siglarono, l'11 nov. 1500, il trattato di Granada che stabiliva la divisione del Regno di Napoli tra Francesi e Spagnoli. Quale fu in questa circostanza il ruolo di G. è difficile dire; è certo, però, che nella capitale partenopea e, soprattutto ...
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BORROMEO, Federico
Roberto Zapperi
Nacque a Milano nel 1535, primogenito di Gibertoconte di Arona e di Margherita de' Medici. Ebbe educazione cavalleresca, come si conveniva alle tradizioni della famiglia, [...] Stato di Milano insieme con una pensione di 10.000 scudi, oltre a vari altri benefici e pensioni per Carlo. L'offerta spagnola fu giudicata però a Roma insufficiente: il 2 ottobre il cardinal Morone manifestò al duca d'Alba il desiderio che "al conte ...
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Comune della Lombardia (181,67 km2 con 1.406.242 ab. nel 2020), capoluogo di regione e città metropolitana, è la seconda città in Italia, dopo Roma, e costituisce la massima concentrazione delle forme [...] mutò la fisionomia insediativa della città. Nel 1861, quasi i 3/4 della popolazione milanese viveva all’interno delle mura spagnole, con concentrazioni elevatissime nel centro storico, ossia entro la cerchia dei Navigli; 40 anni dopo la cinta muraria ...
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Uomo politico inglese (n. 1525 circa - m. Londra 1583). Ambasciatore (1554) a Bruxelles e Madrid per negoziare il matrimonio di Filippo e Maria, e (1557) lord ciambellano. Lord luogotenente con Elisabetta [...] in Inghilterra (1564), diresse con W. Cecil l'opposizione a Leicester, sostenendo provvedimenti conservatori. Caldeggiò dapprima il matrimonio spagnolo di Elisabetta; si recò poi a Vienna (1567) sperando di combinare un matrimonio tra Elisabetta e l ...
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Scrittore e uomo politico albanese (Ibrik-Tepe, Adrianopoli, 1882 - Fort Lauderdale 1965). Sacerdote ortodosso, fondò la chiesa autocefala albanese e promosse l'uso dell'albanese come lingua liturgica. [...] costrinse a fuggire all'estero. Stabilitosi negli Stati Uniti, nel 1930, vi fondò la Chiesa ortodossa albanese d'America. Tradusse in albanese dall'inglese, dallo spagnolo e da altre lingue; scrisse una Storia di Scanderbeg (1921; ultima ed. 1950). ...
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DE MARI, Francesco
Carlo Bitossi
Nacque a Genova il 4 apr. 1656 e fu battezzato come Francesco Maria (ma il Francesco Maria De Mari dei documenti dell'epoca e un omonimo) nella chiesa di S. Siro.
Era [...] si muovevano senza troppi riguardi per i desideri di Madrid e tendevano ad anticipare la sostituzione del dominio imperiale a quello spagnolo.
Il D. si imbarcò il 22 apr. 1692, fece scalo a Marsiglia il 29 e dopo una navigazione travagliata approdò a ...
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CAETANI, Onorato
Gaspare De Caro
Primogenito di Bonifacio, signore di Sermoneta, e di Caterina Pio di Savoia, nacque, quarto di questo nome, nell'anno 1542. Venne educato a Roma sotto la sorveglianza [...] una pensione annua di 1.500 scudi. Così veniva sancito esplicitamente il passaggio della famiglia Caetani dal servizio francese a quello spagnolo, poiché nel conclave seguito di lì a poco per la morte di Pio V il cardinale Nicola Caetani emulava il ...
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ACQUAVIVA D'ARAGONA, Giovan Girolamo (Giangirolamo)
Elena Fasano Guarini
Nacque nel 1600 da Giulio e da Caterina, figlia ed erede di Belisario Acquaviva, duca di Nardò, ed oltre ai titoli di conte di [...] ibid.,p. 87-90; cfr. anche G. B. De Pyrris, p. 98).
Durante i moti del 1647-48, l'A. fiancheggiò gli Spagnoli, sia pure agendo spesso in modo personale e insubordinato. A Napoli, nel giorno in cui scoppiarono i primi tumulti, salvò, insieme con altri ...
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In origine uomo libero, arimanno; più tardi titolo nobiliare, massimo grado dell’ordinamento feudale, costituito da coloro che avevano ricevuto direttamente dal re il feudo e dai quali dipendevano i feudatari [...] tarda, decadde, l’istituto baronale permase e anzi si rafforzò, specialmente nelle regioni d’Italia legate al dominio spagnolo e nei territori tedeschi. Spettò alla Rivoluzione francese abolire i privilegi e i titoli baronali, il cui tramonto seguì ...
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Titolo di un importante corpo di leggi, intitolato originariamente Liber iudiciorum. Voluto dal re visigoto Chindasvindo, fu portato a termine da suo figlio Recesvindo (intorno al 654), affinché i due [...] parte della Spagna dal dominio musulmano, fece tradurre in castigliano il Liber iudiciorum, che prese il nome di Fuero de los Jueces (dal lat. Forum iudicum, «foro dei giudici»), o di F., e divenne una delle basi principali del diritto spagnolo. ...
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spagnolo
spagnòlo (letter. spagnuòlo) agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. a. Della Spagna, stato dell’Europa occid.: la storia, la letteratura s.; i dialetti s.; la dominazione s. in Italia; la cucina s.; il folclore s.; le danze s.; scudo s.,...
spagnola
spagnòla s. f. – Uso sostantivato di febbre spagnola (v. spagnolo, n. 1 c), molto comune in Italia durante e subito dopo la 1a guerra mondiale.