JANER, Salvatore Pietro
Antonio Chiavistelli
, Nacque a Livorno il 29 marzo 1784 da Salvatore, cittadino spagnolo originario di Mataró in Catalogna, e da Margherita di Lorenzo Nardini, di Livorno. [...] lo scrivere e per le traduzioni. Nel 1843 pubblicò una canzone accompagnata da una lunga prosa dedicata agli eventi politici spagnoli del 1841 (Il Trionfo della libertà nella eroica Madrid la memorabile notte dai sette agli otto di ottobre 1841… con ...
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GENUZIO, Andrea
Lucinda Spera
Nacque a Napoli intorno al 1615 da una famiglia appartenente all'aristocrazia urbana di seggio.
Laureatosi in giurisprudenza nel 1636, sostenne apertamente il governo del [...] viceré spagnolo contro gli interessi della classe baronale, ricevendo in cambio protezione, consensi e una più ampia diffusione delle proprie opere (molte delle quali furono, non a caso, stampate presso le tipografie reali). Dimostrò inoltre una ...
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CASTALDO, Antonino
Salvatore Nigro
Nacque e visse a Napoli, dove morì intorno al 1590. Rinomato notaio, fu segretario dell'Accademia dei Sereni e cancelliere della città proprio durante i tumulti del [...] ), pp. 415-36;cfr. anche R. Villari, La rivolta antispagnola a Napoli, Bari 1967, p. 41; T. Pedio, Napoli contro l'Inquisizione spagnola nel 1547 nella cronaca di A. C., in Scritti in mem. di L. Cassese, I, Napoli 1971, pp. 33-78. Per la produzione ...
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AREZZO, Claudio Mario
Roberto Zapperi
Di nobile famiglia siracusana, nacque tra la fine del sec. XV e l'inizio del XVI da Enrico, barone della Targia.
Scarse ed incerte le notizie biografiche: studiò [...] in patria con l'umanista Cristoforo Scobar, grammatico e lessicografo siculo-spagnolo, per conto del quale nell'agosto del 1518 si recò a Messina a liquidare le spese di stampa di un'opera di lui.
Il 1520 segna l'ingresso dell'A. nel mondo delle ...
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BORROMEO, Vitaliano
Gaspare De Caro
Terzo figlio, dopo Renato e Giberto, del conte Carlo e di Isabella, figlia del conte Ercole D'Adda, nacque a Milano il 5 apr. 1620. Insieme con il fratello Giberto, [...] sua esperienza, ma anche perché attraverso di lui si esprimevano gli umori e i malumori dell'aristocrazia milanese, che gli Spagnoli non potevano ignorare: il Morandi ricorda come nel 1690 il B. non nascondesse la sua ostilità, che era poi largamente ...
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ARTEAGA, Stefano
Nino Borsellino
Nacque il 26 dic. 1747 a Moraleja de Coca presso Segovia in Spagna, come dichiarò egli stesso iniziando il suo noviziato di gesuita, o a Madrid, come si dovrebbe dedurre [...] A., il quale non si curava di aderire a una tesi che l'Andrés avanzava anche per affermare la priorità della letteratura spagnola sulle altre letterature romanze e che quindi era accolta con favore dai gesuiti immigrati, poco benevoli invece, dopo la ...
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Nacque a Giussano (Milano) il 15 maggio 1878 da Decio e Margherita Sartirana. Durante il curriculum degli studi secondari e universitari si diede una solida formazione sul versante della filologia romanza, [...] un metodo rigoroso di ricerca di fondamento storicistico, studiò le lingue moderne (inglese, francese, tedesco e spagnolo).
Esordi con note asciutte, perentorie, eleganti, che riguardavano codici e fonti storiche, pubblicate nell'Archivio muratoriano ...
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CANALI, Isabella
Liliana Pannella
Nacque a Padova nel 1562; suo padre dovrebbe presumibilmente identificarsi con Paolo, della famiglia veneziana dei Canali, ma nulla di preciso è stato sinora possibile [...] , né sulla sua educazione. Donna colta, che conosceva - secondo quanto attestano i suoi contemporanei - abbastanza bene il francese e lo spagnolo, alternò la sua attività di attrice con quella letteraria. Ma se da un lato la C. non si discosta dalle ...
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BUONFIGLIO, Costanzo Giuseppe
Salvatore Tramontana
Nacque a Messina, presumibilmente nel 1547, da Giovanni Artale, barone di Casale e di Trisino. Lo troviamo ancor giovane alle dipendenze del duca d'Alba [...] la data del ritorno in patria dove, come confessa egli stesso, impressionato dalle maniere forti e sbrigative dell'esercito spagnolo di fronte alle sommosse popolari dei Paesi Bassi, "arma cum libris commutavit". Comunque è certo che nel 1595, quando ...
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GIOVANNI da Capua (Iohannes de Campana, de Campania, de Capua)
Mauro Zonta
Ebreo convertito al cristianesimo, attivo intorno al 1300 a Roma come traduttore in latino. Di G. non si conosce il nome ebraico [...] tradotta in diverse lingue europee: in tedesco, da A. von Pforr intorno al 1470 (prima edizione, Urach 1480-82); in spagnolo, sotto il titolo di Exemplario contra los engaños y peligros del mundo (prima edizione, Zaragoza 1493); in ceco, da N. Konac ...
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spagnolo
spagnòlo (letter. spagnuòlo) agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. a. Della Spagna, stato dell’Europa occid.: la storia, la letteratura s.; i dialetti s.; la dominazione s. in Italia; la cucina s.; il folclore s.; le danze s.; scudo s.,...
spagnola
spagnòla s. f. – Uso sostantivato di febbre spagnola (v. spagnolo, n. 1 c), molto comune in Italia durante e subito dopo la 1a guerra mondiale.