BUCCI (Buzzi), Giulio
Ennio Golfieri
Nacque in Faenza, nella parrocchia di S. Emiliano, il 13 febbr. 1711 dal capitano Domenico e da Orsola Giordani. Appresi i primi rudimenti dal pittore greco Nicola [...] , dopo aver frequentato la scuola di Ercole Lelli, di sua iniziativa volle mettersi a studio presso G. M. Crespi detto lo Spagnolo. Finiti i sette anni di alunnato bolognese, il B., intorno al 1738, ritornò a Faenza ove si trattenne a lavorare, salvo ...
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PLANTERY, Gian Giacomo
Bruno Signorelli
PLANTERY, Gian Giacomo (Giovanni Giacomo Gerolamo). – Nacque a Torino nel 1680, da Giovanni Giacomo e da Giovanna Maria. La famiglia Plantery proveniva da Briga [...] ).
Nel 1713 disegnò la Pianta e prospetto della macchina per i fuochi di gioia per il felice esito della guerra di successione spagnola (ASCT, Tipi e disegni, n. 1179, 1713, I, 207). Nel 1715 progettò la sua opera più nota e imponente: il palazzo per ...
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BUSCA, Gabrio
Gaspare De Caro
Nacque intorno al 1540 da Giovanni Antonio, che esercitava l'ufficio di fonditore delle artiglierie per lo Stato di Milano. Non si hanno notizie sulla sua prima attività: [...] per il suo Polierceton. L'anno successivo, invasa dai Francesi la Borgogna, il Velasco chiamò il B. al servizio dell'esercito spagnolo dello Stato di Milano e con questo lo inviò in Borgogna con la carica di capitano generale dell'artiglieria. Il B ...
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GIOLI, Francesco
Giovanna Uzzani
Nacque a San Frediano a Settimo, frazione di Cascina (Pisa), il 29 giugno 1846, da Ranieri e da Rosa Del Panta.
Primogenito di una famiglia benestante, studiò presso [...] Ciseri e di Enrico Pollastrini. Esordì nel 1868 a Firenze con il dipinto Carlo Emanuele di Savoia scaccia l'ambasciatore spagnolo don Luigi Gaetano ambasciatore di Filippo II (ripr. in Winspeare, p. 60) ed espose successivamente l'opera a Pisa, in ...
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BIANCHINI, Natale
Franco Barbieri
Figlio di Marco, nacque probabilmente a Marostica nel 1653 circa; ivi comunque visse e lavorò. Si rese celebre "per molti parapetti d'altari e tavolini che sembrano [...] "; altri ancora dovevano esservi, specie nelle case private, che il Maccà non poté vedere.
Solo autori molto tardi (Spagnolo, 1868e 1906;Lorenzoni) ricordano il B. anche quale valente intagliatore in legno: ma senza nessuna prova documentaria. Il ...
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LA BELLA, Vincenzo
Paola Pietrini
Nacque a Napoli il 24 ott. 1872 da Michele e Marianna Labriola. Contro il parere dei genitori, che lo spingevano verso studi di ingegneria, si iscrisse all'Istituto [...] pittori del Seicento napoletano, quali J. de Ribera, e un certo gusto per il virtuosismo mutuato dalla scuola dello spagnolo M. Fortuny.
Tornato a Napoli nel 1897, partecipò alla Promotrice Salvator Rosa con alcune illustrazioni ad acquerello per le ...
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GIORDANO, Luca
Maria Giovanna Sarti
Nacque a Napoli il 18 ott. 1634 da Antonio e da Isabella Imparato.
Antonio, mercante di quadri di origine pugliese ma anche modesto pittore, dovette avviare il figlio [...] si sposò a Napoli con la giovanissima Angela Margherita Dardi, andando inizialmente ad abitare in una casa in affitto in via Trinità degli Spagnoli, dove rimase fino al 1668, quando si trasferì a S. Anna di Palazzo, e di lì, nel 1686, in via Nardones ...
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JACOPO da Valenza
Giorgio Tagliaferro
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, attivo sicuramente fra 1485 e 1509 nell'area compresa tra Ceneda-Serravalle (l'odierna Vittorio Veneto), Feltre [...] Valenza, la cui localizzazione è stata oggetto di un annoso dibattito critico.
Creduto serravallese da Lanzi (1795-96) e spagnolo da Venturi (1907), J. fu ricondotto a un'origine italiana da Fiocco (1925), che identificò la località in questione ...
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FANCELLI, Pandolfo
Sandro Bellesi
Figlio dello scalpellino settignanese Bernardo, nacque, probabilmente a Mantova, intorno all'ultimo decennio del sec. XV. Avviato alle arti plastiche nella bottega [...] è infatti documentato con l'Ordóñez a Carrara per le scelte e l'acquisto dei marmi.
Dopo la morte dello scultore spagnolo (1520) il F. rimase definitivamente in Italia; nel 1521 ebbe ancora un pagamento per l'opera di collaborazione con l'Ordóñez ...
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FONTANA, Lavinia
Vera Fortunati
Figlia di Prospero e di Antonia de' Bonardis, nacque a Bologna e fu battezzata il 24 ag. 1552 nella chiesa metropolitana di S. Pietro. Nella bottega del padre, dal quale [...] trarre un'edizione a stampa. Sono note le lettere, del 17 ott. 1578 e del 3 maggio 1579, intercorse tra l'erudito spagnolo e la pittrice che indirizzano ad una più approfondita lettura dei ritrattino. Nel definire in immagine la sua identità di donna ...
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spagnolo
spagnòlo (letter. spagnuòlo) agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. a. Della Spagna, stato dell’Europa occid.: la storia, la letteratura s.; i dialetti s.; la dominazione s. in Italia; la cucina s.; il folclore s.; le danze s.; scudo s.,...
spagnola
spagnòla s. f. – Uso sostantivato di febbre spagnola (v. spagnolo, n. 1 c), molto comune in Italia durante e subito dopo la 1a guerra mondiale.