MILLE E UNA NOTTE (in arabo Alf lailah wa lailah)
Francesco Gabrieli
Celebre raccolta novellistica in arabo, resa nota in Europa attraverso una libera traduzione francese al principio del sec. XVIII, [...] ; quella della Saggia fanciulla Tawaddud, divenuta specialmente popolare in Spagna, ecc. Alcune di queste narrazioni si trovano solo in spirituale e intellettuale degli strati popolari della società musulmana medievale, specie d'Egitto; e non sarà ...
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SOFFITTO (fr. plafond; sp. sófito, cieloraso; ted. Decke; ingl. ceiling)
Luigi Crema
Copertura piana di un ambiente, costituita dalla struttura in vista del solaio, ovvero da una struttura indipendente [...] travi mediante mensole di pietra o di legno.
L'architettura musulmana, essendosi diffusa in regioni in gran parte povere d'alberi, dell'arte araba, furono più specialmente in uso in Spagna, sul prospiciente litorale africano e anche nell'Egitto.
Nell ...
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PILASTRO (dal lat. pila; fr. pilier; sp. pilar; ted. Pfeiler; ingl. pillar)
Luigi Crema
Elemento costruttivo verticale, di forma generalmente prismatica, raramente monolitico; più tozzo e robusto della [...] , liscio o decorato, talvolta, con nicchie o colonnine (Spagna, epoca visigota). Nel sec. XI si vedono simultaneamente in 'epoca.
Delle architetture fuori dell'orbita classica, la musulmana preferì le forme più leggiere della colonna; quando dovette ...
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ROSSIGLIONE
Clarice EMILIANI
Georges BOURGIN
(A. T., 35-36) - Antica provincia della Francia meridionale, situata tra la Linguadoca a N., la contea di Foix a O., la Catalogna a S., il Mediterraneo [...] da una semplice villa che appare nei testi del sec. X. Gli abitanti subirono ancora i saccheggi dei pirati e dei musulmani di Spagna. Nel 1172 il conte Guinardo o Gerardo II lasciò per testamento i suoi beni al conte di Barcellona Alfonso, che era ...
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MORI
Giorgio Levi Della Vida
. Con questo nome (derivato dal latino Mauri) gli Spagnoli designarono gl'invasori musulmani che a partire dal 711 occuparono la maggior parte della penisola iberica, rimanendovi [...] convivenza, su un fondamento di uguaglianza e di tolleranza, delle due diverse comunità religiose spiega la tragica sorte dei musulmani nella Spagna restituita, dopo la presa di Granata sul principio del 1492, all'unità sotto l'insegna della croce.
I ...
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LEONE III imperatore d'Oriente
Angelo Pernice
Sulla sua patria d'origine esistono delle divergenze nelle fonti: Teofane lo dice isaurico e come tale è passato alla storia; ma in altre fonti è detto [...] , come nel contempo, sbarcati a Gibilterra, si avanzavano nella Spagna. L. fu pari al pericolo. Ogni attacco arabo s'infranse contro le mura di Costantinopoli, mentre la flotta musulmana, che secondo i cronisti bizantini ammontava a circa 1800 navi ...
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SCIABOLA (fr. sabre; sp. sable; ted. Säbel, Pallasch; ingl. sabre)
Ugo Badalucchi
Arma manesca che ferisce di taglio e di punta: si compone della lama e del fornimento. La lama più o meno curva, quasi [...] tra gli Spagnoli autoctoni, fors'anche prima della conquista della Spagna per parte dei Visigoti e degli Arabi. I Romani ne n. 24) particolarmente usato dagli Abissini di religione musulmana; questo ha la lama contrassegnata da numerose scanalature ...
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FUERO (dal lat. forum)
Pier Silverio Leicht
È un corpo di leggi, da annoverare fra le più importanti fonti del diritto spagnolo.
Il re visigoto Chindasvindo, che regnò nella Penisola Iberica e nelle [...] vissero anche nelle consuetudini delle popolazioni cristiane, sotto la signoria araba. Quando più tardi la Spagna fu in buona parte liberata dalla dominazione musulmana, il re Ferdinando III di Castiglia e León (1217-1272) fece tradurre in volgare ...
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SECCHIO
Filippo ROSSI
. Recipiente per contenere liquidi a forma troncoconica più o meno accentuata, munito di un manico quasi sempre semicircolare e mobile fissato all'orlo del vaso: i materiali più [...] e mesopotamici prodotti nel Khorāsān e a Mossul, fra quelli persiani dei secoli XIV e XV, e fra i bronzi musulmani di Spagna del sec. XIV. In Occidente ebbero assai spesso eccezionale pregio d'arte soprattutto i secchielli destinati a contenere l ...
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IDRĪSITI
Francesco Beguinot
. Nome di una dinastia musulmana che regnò nel Marocco dal 172 al 375 dell'ègira (788-789, 985-986 d. C.) e che prese nome dal suo fondatore Idrīs, uno dei discendenti di [...] in breve uno dei maggiori centri della vita e della civiltà musulmana d'occidente. I due Idrīs ebbero e hanno tuttora grande fama dai tentativi che durante il sec. X d. C. gli Omayyadi di Spagna da un lato, e i Fatimiti dall'altro, in guerra fra loro ...
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moresco
morésco agg. [dallo spagn. morisco, der. di moro «moro1»] (pl. m. -chi). – Dei Mori, cioè dei musulmani che, a partire dall’anno 711, occuparono la maggior parte della penisola iberica, rimanendovi fino al 1492: il capo pescatore era...
almohade
‹almoàde› (o almoade; anche almohàdico o almoàdico, pl. m. -ci) agg. – Relativo alla dinastia musulmana berbera degli Almo(h)adi che nella seconda metà del sec. 12° e nella prima del 13° dominò l’Africa settentrionale e la Spagna...