Almoravidi
G. Ventrone Vassallo
Intorno alla metà del sec. 11°, un capo dei Ṣanhāja, nomadi berberi del Sahara, detti anche Mulaththamūn dal lithām, il velo che copriva i loro volti, dopo aver approfondito [...] il dominio almoravide si estese anche all'Andalus (la Spagna), dove sopravvisse fino al 543 a.E./1148, due considerare uno degli esempi più completi e rappresentativi dell'arte ispano-moresca che ebbe proprio con gli A. il suo periodo formativo, ...
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TERUEL
S. Alcolea Gil
(lat. Turolium)
Città della Spagna orientale (Aragona), posta lungo il corso del fiume Guadalaviar.
Città di origine romana, T. è importante soprattutto per gli edifici di epoca [...] vista iconografico sono numerosi i frammenti con temi araldici, castelli, uccelli, figure umane ed elementi ornamentali di origine moresca.
Bibl.: J. Galiay Sarañana, Arte mudéjar aragonés, Zaragoza 1951; J. Ainaud de Lasarte, Cerámica y vidrio (Ars ...
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Classe di prodotti ceramici a pasta porosa, colorata (da gialla a rossa), con rivestimento opaco (smalto), o trasparente (vernice).
Classificazione
Le m. si distinguono dalle terraglie per il colore della [...] mauro-gotica; la famiglia italo-moresca, imitazione per lo più fiorentina della m. ispano-moresca, nota per l’effetto dei più a lungo in Liguria e a Napoli, per i rapporti con la Spagna dove l’uso ne era comune.
Nella terza fase (fine 15° sec.- ...
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morésco, stile Modalità decorative e architettoniche caratteristiche della cultura araba dell'Africa del Nord e della Spagna a partire dalla seconda metà dell'11° sec., quando le tradizioni iberiche classiche [...] ), i rivestimenti di ceramica smaltata, la fantasia delle membrature architettoniche, cui fa riscontro la semplicità lineare degli impianti. Tra i maggiori esempi di architettura moresca, l'Alhambra di Granada e la Grande moschea di Siviglia. ...
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RICAMO
A. Lauria
Termine, derivato dall'arabo raqam ('disegno, segno'), con il quale si intende la rifinitura di materiali tessili eseguita manualmente mediante il lavoro ad ago utilizzando filati di [...] 1320 e il 1330 e proveniente dall'Alto Reno.Quanto alla Spagna, uno dei r. medievali più conosciuti proveniente da manifatture quali è dovuta gran parte della produzione, c.d. ispano-moresca, di tessuti medievali. La superficie della stoffa in seta, ...
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JAPPELLI, Giuseppe
Alberta Campitelli
Ultimo dei nove figli di Domenico, bolognese chiamato in Veneto come segretario del priorato del S.M. Ordine di Malta, nacque a Venezia il 14 maggio 1783. Fu forse [...] pittore di teatro e decoratore, attivo in Veneto e quindi in Spagna. Nel 1798, orfano di padre e sotto la protezione dello -40, nell'area meridionale della villa, realizzò la Serra moresca e la Torre, policroma architettura in ferro e ghisa ispirata ...
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TLEMCEN
F. Cresti
(arabo Tilimsān)
Città dell'Algeria occidentale, non lontana dal confine con il Marocco.
Erede della romana Pomaria, della berbera Agādir, dell'almoravide Tāgrārt e della merinide [...] de Tlemcen. Nel suo insieme la moschea è stata giudicata un felice connubio tra le arti dell'Iran e della Spagna musulmana.Stilemi ispano-moreschi si incontrano nella moschea di Sayyidī Abū᾽l-Ḥasan (Sidi Bel Hasan; oggi trasformata in sede del museo ...
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moresco
morésco agg. [dallo spagn. morisco, der. di moro «moro1»] (pl. m. -chi). – Dei Mori, cioè dei musulmani che, a partire dall’anno 711, occuparono la maggior parte della penisola iberica, rimanendovi fino al 1492: il capo pescatore era...
moresca
morésca s. f. [dall’agg. moresco]. – Antica danza, introdotta dapprima in Spagna dai Mori e divenuta popolare in tutta Europa nei sec. 15° e 16°; molto diversa da ambiente ad ambiente, non ebbe un ritmo proprio ben definito, ma fu...