Il fenomeno urbano. Periodo islamico
Maria Adelaide Lala Comneno
André Raymond
Marianne Barrucand
Il fenomeno urbano
di Maria Adelaide Lala Comneno
Parlare di urbanistica islamica vuol dire affrontare [...] rintracciabile struttura parzialmente cardo-decumanica. In Spagna gli Omayyadi (come faranno i . El-Sadek (edd.), The Arab City, s.l. 1982; F. Fusaro, La città islamica, Roma 1984; H. Gaube - E. Wirth, Aleppo, Wiesbaden 1984; A. Raymond, Grandes ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Mondo islamico
Vincenzo Strika
Francesca Romana Stasolla
La rete degli scambi e dei contatti
di Vincenzo Strika
L'economia del mondo islamico antico [...] . È soprattutto nel tardo Medioevo che si diffondono tali contenitori da trasporto, le "giare islamiche", la cui origine si riconduce al Nord Africa e alla Spagna. Sono inoltre presenti forme intermedie di giare-anfora diffuse anche in Italia e ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia
Francesca Romana Stasolla
L’italia
Il toponimo Italia, di origine osca, venne riferito a un’estensione territoriale [...] insediamento rurale e del loro prosieguo in età islamica (analisi territoriali sistematiche sono state effettuate nelle 1988.
◦La Corona d’Aragona: un patrimonio comune per Italia e Spagna (secoli XIV-XV) (Catalogo della mostra), Cagliari 1989.
A. ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: mondo islamico
Maria Domenica Ferrari
Vincenzo Strika
I tipi di colture e i sistemi di produzione
di Maria Domenica Ferrari
La terra, nonostante lo [...] comunque favorito gli spostamenti: così in India talune macchine idrauliche sembrano essere state introdotte in epoca islamica, mentre la Spagna vide apparire i qanāt, un ingegnoso sistema che utilizzava le falde acquifere e incanalava le acque ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Le testimonianze islamiche nella Penisola Iberica: Cordova
Basilio Pavón Maldonado
Maria Antonietta Marino
Cordova
di Basilio Pavón Maldonado
Metropoli (lat. Patricia [...] Nasir (912-961), primo sovrano della dinastia omayyade di Spagna a fregiarsi del titolo di califfo, e intrapresa nel 936 T, in questo caso rovesciata, già nota all’architettura islamica. Il Salon Rico conserva ancora gran parte della fastosa ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Le testimonianze islamiche nella Penisola Iberica: al-Andalus
Francesco Noci
Al-andalus
Denominazione geografica impiegata dagli autori arabi fino alla fine del Medioevo [...] progressivamente Cordova (1236), Valencia (1238) e Siviglia (1248). Con la scomparsa degli Almohadi, l’ultima dinastia islamica a sopravvivere in Spagna fu quella dei Nasridi. Muhammad I ibn al-Ahmar, il fondatore della dinastia, nel 1238 s’impadronì ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Le testimonianze islamiche nella Penisola Iberica: Granada
Antonio Almagro
Granada
Città (ar. Ġarnāţa) dell’Andalusia, che durante il tardo Medioevo fu una delle più [...] comunità ebraica, come in tante altre città della Spagna. Non essendo ancora chiari i limiti della città de la ciudad de Granada, Granada 1988.
M. Casamar (ed.), Arte islamica en Granada (Catalogo della mostra), Granada 1995.
A. Orihuela, Granada, ...
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moresco
morésco agg. [dallo spagn. morisco, der. di moro «moro1»] (pl. m. -chi). – Dei Mori, cioè dei musulmani che, a partire dall’anno 711, occuparono la maggior parte della penisola iberica, rimanendovi fino al 1492: il capo pescatore era...
mozarabico
możaràbico agg. (pl. m. -ci). – Dei Mozàrabi: civiltà, cultura, letteratura m.; arte m., ricca di motivi della cultura islamica, soprattutto nella decorazione e nella miniatura; stile m., in architettura, lo stile degli edifici...