Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] celtica, cajun-zydeco e tejano (Stati Uniti), flamenco (Spagna), bhangra (India-Gran Bretagna), klezmer (ebrei dell' strumentale, ed è molto vario, anche perché i confini del misticismo islamico vanno ben al di là del mondo arabo. Il flauto nāy e ...
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(v. cinematografo, X, p. 335; App. I, p. 420; II, I, p. 592; III, I, p. 384; cinematografia, IV, I, p. 446)
Aspetti tecnici
Innovazioni tecnologiche. - Benché il sistema di riproduzione dell'immagine e [...] egiziani.
Nel Nord del paese, a maggioranza arabo-islamica, il primo lungometraggio viene invece prodotto nel 1968: in Borinage (1934), Zuiderzee (1934), Spanish earth ("Terra di Spagna", 1937). Gli furono compagni di percorso il francese J. Vigo, ...
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. L'arco, considerato dal punto di vista costruttivo, è una struttura curva con la quale si supera uno spazio, che suole chiamarsi la luce, la corda, la portata e anche la sottotesa dell'arco stesso. La [...] parti ad arco e parti rettilinee. In Venezia, nella Spagna troviamo l'arco inflesso (g). Per l'arco a tutto rialzato. Archi con intradosso polilobato sono frequenti nell'architettura islamica: nella vecchia sinagoga di Toledo, nella chiesa del Corpo ...
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SICILIA
Serafino RICCI
Mario AMADORI
Maria ACCASCINA
Elio Manzi
Ernesto De Miro
Serenella Rolfi
Maria Andaloro
Maurizio Caperna
(XXXI, p. 654; App. II, II, p. 821; III, II, p. 730; IV, III, p. [...] nell'autunno del Medioevo, ivi 1975; I. Beck, Le pitture islamiche nel Duomo di Cefalù, in Acta ad Archeologiam et Artium Historiam La cultura degli arazzi fiamminghi di Marsala tra Fiandre, Spagna e Italia, Atti del convegno, ivi 1986; Opere ...
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LEGATURA (fr. reliure; sp. encuadernación; ted. Buchbinderae; ingl. bookbinding)
Tammaro DE MARINIS
Filippo ROSSI
Guido GIANNINI
Il vocabolo indica l'atto e l'effetto di legare i libri, il cucire [...] e assai direttamente l'influsso della decorazione islamica, favorito dalla dominazione aragonese.
Nelle legature lo stemma o dei gigli. Degli altri paesi d'Europa, la Spagna seguì i modelli italiani e francesi; la Germania fu sensibile subito a ...
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TERRORISMO
Donatella della Porta
Piero Luigi Vigna
(App. IV, III, p. 627)
Del termine t. non esiste una definizione unanimemente accettata (ciò che è ''terrorismo'' per gli uni, può essere ''guerra [...] occidentali a Beirut da parte dei terroristi libanesi della ǧihād islamica. A queste azioni si devono aggiungere gli attentati con le quali l'IRA in Irlanda o l'ETA in Spagna. Comunque, va rilevato che l'involuzione delle organizzazioni clandestine ...
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Iran
Anna Bordoni
Giuseppe Smargiassi
Silvia Moretti
'
(App. IV, ii, p. 221; V, ii, p. 760; v. persia, XXVI, p. 806; App. I, p. 927; II, ii, p. 522; III, ii, p. 389)
Geografia umana ed economica
di [...] %), Francia (7%), Paesi Bassi (7%), Romania (6%), Italia, Spagna, Turchia e India.
Nel 1996 è stata completata una linea ferroviaria dopo la formazione a Istanbul di un governo a guida islamica. Una nuova crisi diplomatica tra i due Stati scoppiò nel ...
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Mediterraneo
Berardo Cori
Nei Paesi tradizionalmente considerati parte del mondo mediterraneo viveva nel 2003 una popolazione di circa 453 milioni di abitanti, pari al 7,3% dell'umanità, di cui 206 [...] Francia, Slovenia, Serbia e Albania, agli 80-90 di Spagna, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Grecia, Turchia, Siria e Cipro sola eccezione dell'Albania, che ha un comportamento demografico tendenzialmente 'islamico' - fra il 9 e il 13‰, quelli di ...
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MOSCHEA (forma antiquata meschita; antico fr. mosquet; fr. mosquée; sp. mesquita)
Michelangelo GUIDI
Mario GIORDANI
Ernst KUHNEL
Dall'arabo masgid, plur. masāgid (che vuol dire propriamente luogo [...] sacro recinto, hanno indotto il Caetani nei suoi Annali dell'Islam, e qualche altro critico, a negare fede a questa territorio persiano. Anche nell'occidente islamico, cioè nell'Africa settentrionale e in Spagna, la costruzione a mattoni entrò in ...
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La dinastia dei califfi, succeduta a quella degli Omayyadi (Ommìadi), che tenne il califfato fino alla caduta definitiva di questo per opera dei Mongoli nel 656 dell'ègira (1258 d. C.). Il suo nome ("i [...] futuro fondatore del regno, poi califfato, degli Omayyadi di Spagna). A torto tuttavia la tradizione collega a questo atto der Chalifen, voll. 5, Stoccarda 1846-1862; A. Müller, L'Islamismo in Oriente e in Occidente, voll. 2, trad. ital., Milano, ...
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moresco
morésco agg. [dallo spagn. morisco, der. di moro «moro1»] (pl. m. -chi). – Dei Mori, cioè dei musulmani che, a partire dall’anno 711, occuparono la maggior parte della penisola iberica, rimanendovi fino al 1492: il capo pescatore era...
mozarabico
możaràbico agg. (pl. m. -ci). – Dei Mozàrabi: civiltà, cultura, letteratura m.; arte m., ricca di motivi della cultura islamica, soprattutto nella decorazione e nella miniatura; stile m., in architettura, lo stile degli edifici...