Oppioidi
Vittorio Erspamer
Vengono definiti oppioidi i farmaci (naturali, semisintetici o sintetici) che presentano gli effetti dell'oppio e del suo costituente principale, la morfina. Lo stesso termine [...] recettore μ₁, mentre l'azione depressiva sul respiro e forse l'azione costipante siano dovute all'attivazione di un altro sottotipo, il recettore μ₂. Si ritiene che i recettori δ siano coinvolti in modificazioni del comportamento affettivo e in certi ...
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interleuchina-2 (IL-2)
Guido Poli
Citochina, originalmente definita T-cell growth factor, TCGF (1976) per la sua capacità di mantenere in vita e far proliferare linfociti non neoplastici; essa gioca [...] recentemente scoperto che IL-2 contribuisce, durante lo sviluppo timico dei linfociti T, alla maturazione di un sottotipo particolare di linfociti T CD4+ definiti cellule T regolatorie (Treg), caratterizzate da corespressione in membrana di alti ...
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classificazione e sistematica
Giuseppe M. Carpaneto
Ordinare la natura
Il mondo dei viventi può apparire come un insieme caotico dove le forme e i colori degli animali e delle piante sono stati decisi [...] (o phylum). In mezzo a queste categorie ce ne possono essere altre intermedie, per esempio: sottofamiglia, sottordine, sottoclasse, sottotipo (o subphylum). Facciamo un esempio: attraverso il calcolo della distanza genetica, si rileva che l'uomo e lo ...
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Genoma
Renato Dulbecco
Sommario: 1. Definizioni. 2. Costituzione del genoma nucleare. 3. Il Progetto Genoma. a) Premesse storiche. b) iI nuovo Progetto. 4. Le basi tecnologiche del Progetto. a) La conoscenza [...] resto del DNA per la loro maggiore densità (isocore pesanti; v. Bernardi, 1989) e sono concentrate nelle bande R, specialmente il sottotipo T (v. Saccone e altri, 1993). Le isole CpG sono concentrate in queste bande (v. Craig e Bickmore, 1994) e i ...
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Neurone
Ottavio Cremona
Fabio Benfenati
I n. sono i componenti fondamentali dei circuiti nel tessuto nervoso. Essi possiedono un'importante proprietà biofisica, quella della segnalazione elettrica, [...] in cellula nervosa; b) specificazione neuronale, quando una cellula nervosa si specializza per diventare un particolare tipo (e sottotipo) di n.; c) crescita assonale e riconoscimento del bersaglio, quando i n. emettono i loro prolungamenti e vanno ...
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L'Ottocento: biologia. Sistematica, paleontologia e trasformismo in Francia
Goulven Laurent
Sistematica, paleontologia e trasformismo in Francia
I naturalisti del XIX sec. orientarono i propri studi [...] 'aggiunta di alcune parti, che non cambiano niente quanto all'essenza del piano" (Cuvier 1817 [1829, p. 48]). Ogni sottotipo è quindi un "sistema chiuso", costruito intorno a un solo "piano comune".
Per i suoi studi sistematici, Lamarck fu paragonato ...
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Embriologia
Edoardo Boncinelli
SOMMARIO: 1. Lo sviluppo e l'embriologia: a) embriologia descrittiva; b) embriologia sperimentale. 2. La triade crescita-differenziamento-morfogenesi: a) crescita; b) [...] di simile a una divisione del tipo II, mentre più facilmente si osserveranno divisioni del tipo III o del tipo IV. Un sottotipo della modalità III (e IV) è rappresentato dalla situazione indicata come IIIa (e IVa) in cui il destino di una delle due ...
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NEUROSCIENZE
Antonio R. Damasio
Francesco Clementi
Vincenzo Bonavita e Simone Sampaolo
Autocoscienza di Antonio R. Damasio
Sommario: 1. Introduzione. 2. La creazione delle immagini nella mente. a) [...] G (v. tab. IV) e indurre quindi nella cellula bersaglio risposte rapide o lente. È pertanto importante conoscere quali sottotipi recettoriali sono presenti in una cellula per capire quale sarà la sua risposta a un determinato neurotrasmettitore (v ...
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sottotipo
s. m. [comp. di sotto- e tipo]. – 1. Nella sistematica zoologica, categoria immediatamente subordinata al tipo e superiore alla classe; per es., il tipo dei cordati è suddiviso nei tre sottotipi: tunicati o urocordati, acranî o cefalocordati,...
leptocardi
leptocardî s. m. pl. [lat. scient. Leptocardia, comp. di lepto- e del gr. καρδία «cuore»]. – In zoologia, sottotipo di cordati, sinon. di acranî.