STAROBINSKI, Jean
Massimo Colesanti
Critico letterario e medico svizzero, nato a Ginevra il 17 novembre 1920. Di famiglia originaria della Polonia, ha studiato a Ginevra medicina e lettere, e ha conseguito [...] la grande capacità di chiarezza e di sintesi, in una scrittura agile, stimolante, che sposta e rinnova continuamente, sotto diverse angolazioni, problemi e dibattiti, ne fanno senza dubbio uno dei rappresentanti più insigni della nouvelle critique di ...
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SINGER, Isaac Bashevis
Marino Freschi
Romanziere, critico letterario, giornalista yiddish, nato a Leoncin, in Polonia, il 14 luglio 1904, da una famiglia di rabbini ortodossi. Educato secondo la rigorosa [...] a pubblicare a puntate i suoi romanzi, fece apparire sotto il nome di Y. Varshavski le novelle, poetiche come nel suo noto romanzo Di Familye Muskat (1950, "La famiglia Moscat") l'autore rievoca realisticamente, con struggente e ironica simpatia, ...
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Scrittore tedesco di origine polacca, nato a Łódź il 30 settembre 1937 e morto a Sieseby (Schleswig-Holstein) il 14 marzo 1997. Di famiglia ebrea, crebbe nel ghetto della sua città occupata dalle truppe [...] Jakob Heym che inventa notizie sull'avanzata dei liberatori per tener su il morale dei suoi compagni di sventura; ma sotto il trattamento svagato e impersonale della materia tanto più inquietante si pone la domanda che percorre ogni pagina del libro ...
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Pseudonimo e dal 1924 nome ufficiale di Shmuel Yosef Czaczkes, scrittore di famiglia ebrea, nato a Buczacz (Galizia) il 17 luglio 1888 e morto a Rehovot (Israele) il 17 febbraio 1970. Membro dell'Accademia [...] yiddish, si trasferì a Giaffa, in Palestina, all'epoca sotto dominio ottomano. L'anno dopo uscì la novella Agunot ( manoscritti. Poco dopo tornò definitivamente in terra d'Israele con la famiglia - nel frattempo aveva sposato E. Marx e gli erano nati ...
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KIPPHARDT, Heinar
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato a Heidersdorf (Slesia) l'8 marzo 1922, morto a Monaco il 18 novembre 1982. Trasferitosi con la famiglia in Renania nel 1936, per scelta ideologica [...] ''politico'', raggiunse fama anche a livello mondiale con il dramma In der Sache J. Robert Oppenheimer (1964) in cui, sotto l'evidente influsso d'un ancora attivo E. Piscator e su base saldamente documentaria, ripropone il problema, che era stato ...
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Scrittrice statunitense, nata a Cornwall-on-Hudson (New York) il 12 giugno 1892, morta a New York il 18 giugno 1982. Studia arte a New York ed esordisce giovanissima come giornalista. La sua prima opera, [...] piccola ma significativa scelta il volume A book (1923), ampliato sotto il titolo di A night among the horses (1929), rivisto e 1972; trad. it., 1989), la storia di una famiglia americana, è in realtà una sferzante satira della mascolinità, condotta ...
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Scrittrice italiana, morta a Parigi il 14 novembre 1997. Legata agli ambienti culturali antifascisti, diresse fino al 1948 la rivista Mercurio. Collaborò inoltre a numerosi giornali e periodici.
Motivo [...] opere successive: Quaderno proibito (1952), romanzo scritto sotto forma di diario, in cui la protagonista, insoddisfatta non senza un lungo travaglio, abbandona definitivamente la famiglia per affermare la propria indipendenza. La stessa indagine ...
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REPACI, Leonida
Emanuele Trevi
(App. I, p. 966)
Scrittore italiano, morto a Roma il 19 luglio 1985. Partigiano a Roma, dopo la Liberazione fondò con R. Angiolillo e diresse per pochi mesi il quotidiano [...] nel 1969. Il ciclo, che attraverso le vicende di una famiglia calabrese ambisce a delineare la storia intera del nostro secolo, proseguì con i volumi Tra guerra e rivoluzione (1969), Sotto la dittatura (1971), La Terra può finire (1973). ...
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Poeta russo, nato a Odessa nel 1895 da famiglia ebraica, morto a Mosca nel 1934. Bolscevico, prese parte alla rivoluzione e alla guerra civile combattendo nelle file dell'Armata Rossa.
I suoi primi versi [...] (Duma su O., 1926), poema epico sulle lotte tra i rossi e le bande ribelli di Machno in Ucraina, scritto sotto l'influsso di Ševčenko. Nei suoi ultimi anni Bagrickij si orientò verso i temi della ricostruzione socialistica, cantando figure concrete ...
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MANZONI, Alessandro
Piero Floriani
Nacque a Milano il 7 marzo 1785 in una casa sui Navigli, in contrada S. Damiano 20 (oggi via Visconti di Modrone 16); la madre era Giulia Beccaria e il padre legale [...] figlio tornarono in Italia: si incontrarono a Torino (allora sotto il dominio francese) con il procuratore di lei e per l'abate Grégoire da parte di Giulia - diede notizie della famiglia e scrisse dei propri mali ("mais il me paraît être en chemin ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
famiglia allungata
loc. s.le f. (iron.) Famiglia nella quale i figli continuano a convivere più a lungo del normale, per le difficoltà che incontrano nel trovare lavoro e per la mancanza di stimoli a realizzare una propria sistemazione autonoma....