Ecclesiastico (m. Roma 1276), è la figura più insigne della grande casata romana; consanguineo dei due papi della famiglia Conti, Gregorio IX, che lo creò cardinale (1237), e Alessandro IV, che ne accrebbe [...] circa -1249) e legato in Toscana (1252) per tentare di ristabilire la pace tra Firenze e Siena; influente nella politica papale anche sotto Urbano IV e Clemente IV, dei quali appoggiò l'azione in favore di Carlo d'Angiò, alla loro morte si fece il ...
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Gran maestro dell'Ordine teutonico (castello di Salza 1170 circa - Salerno 1239), di famiglia oriunda di Lagensalza nella Turingia. Fallite le trattative per la cessione di terre all'Ordine da parte di [...] dal duca Corrado di Masovia il Kulmerland, che divenne la base delle operazioni per la conquista della Prussia pagana. Nel 1234, contro la pretesa del vescovo di Prussia, Cristiano, egli pose l'Ordine e il suo territorio sotto la protezione papale. ...
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Figlio (n. 1023 o 1024 - m. 1076) di Berengario Raimondo I, cui successe (1035); rinsaldò la contea allargandone i confini con fortunate lotte contro gli Arabi e mirò a espandersi anche oltre i Pirenei, [...] . I gravi dissensi che turbarono la sua famiglia culminarono con l'assassinio della sua seconda moglie Almodis, figlia del conte della Marche, da parte del figliastro Pietro Raimondo (1071). Sotto il suo governo vennero promulgati gli Usatici ...
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Imperatore romano (Naisso 370 circa - Ravenna 421); di famiglia ignota, iniziò la carriera militare con Teodosio; sotto Onorio, divenuto magister utriusque militiae, abbatté in Gallia gli usurpatori Costantino [...] III e Giovino, e in Spagna Massimo; fece prigioniero Attalo Prisco. Sposò (417) Galla Placidia. Nel 419 concluse coi Goti un trattato per cui fu loro assegnata la residenza nell'Aquitania. Nominato l'8 ...
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Pittore italiano (Cremona 1841 - Milano 1929). Formatosi all'Accademia di Bergamo sotto E. Scuri, passato poi a Milano, esordì come illustratore e caricaturista; si volse quindi con successo alla pittura [...] di genere; fece parte della Scapigliatura. Fondò la rivista La famiglia artistica e scrisse tra l'altro La pittura lombarda del sec. 19º (1900). ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] non sono concepiti come "realtà" che, al contrario di ciò che cade sotto i sensi, non muta e non perisce. Di qui la "crisi" del poteri statali fin sulla proprietà e la famiglia, risolte nell'unica famiglia e proprietà dello stato. Questo dualismo di ...
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Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la [...] che trovasse impiego per qualche tempo presso famiglie della piccola nobiltà cattolica del Lancashire, e 's Men. - Uno dei primi atti del nuovo sovrano fu di prendere sotto la sua protezione la compagnia dei Chamberlain's Men, che divennero così King ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] nonché L'anima (3 libri) e una serie di opuscoli raccolti sotto il nome di Parva naturalia; 3) Scritti di filosofia prima: sociali, è l'atto rispetto al quale l'individuo e la famiglia sono la potenza, ed è quindi il fine verso cui tende lo ...
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Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] proprie risorse (dal luglio 1831 sarebbe riuscito a ottenere dalla famiglia un modesto assegno mensile). Nel marzo era stato nominato deputato parole di tutti i giorni e con le immagini che sono sotto gli occhi di tutti: di un canto perciò capace di ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] segue anche alla rottura speculativa con Schelling. Frattanto, sotto l'infuriare della guerra, la situazione a Jena si morale che si articola a sua volta nei tre momenti della famiglia, della società civile e dello stato. Il processo dello spirito ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
famiglia allungata
loc. s.le f. (iron.) Famiglia nella quale i figli continuano a convivere più a lungo del normale, per le difficoltà che incontrano nel trovare lavoro e per la mancanza di stimoli a realizzare una propria sistemazione autonoma....