Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] avere la competenza attiva del dialetto, dall’altro che non sempre la variazione diatopica è in relazione col ➔ sostrato dialettale: sul piano lessicale, per es., a diversi ➔ geosinonimi non sempre corrisponde un antecedente dialettale nella stessa ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] complessivo di koinè padana. In questo senso, le concordanze non sarebbero da attribuire a uno stato di necessità o al sostrato comune ma piuttosto a una precisa scelta culturale, dettata da uno sforzo consapevole di coesione (Durante 1981: 155).
In ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] antica, prodottasi nel contatto tra il latino e l’etrusco.
Questa è sembrata un’anticipazione dei concetti moderni di ➔ sostrato e superstrato, ma non si deve calcare troppo sulle anticipazioni, perché altrimenti si rischia di interpretare le teorie ...
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(basco Euskaldunak) Gruppo etnico localizzato nei Pirenei occidentali, e più precisamente nei Paesi B. e, in parte, in Navarra e, sul versante francese, nel dipartimento dei Pirenei Atlantici (Bayonne, [...] ) e la mancanza delle labiali b, f. Poiché anche l’odierno spagnolo e il dialetto guascone ignorano la f (sp. hierro, guasc. her, dal lat. ferrum), la maggioranza degli studiosi è concorde nel vedervi un fenomeno fonetico dovuto al sostrato iberico. ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] non smise di rappresentare un riferimento per il sistema normativo della poesia italiana, nonché di essere elemento di sostrato naturale per generazioni di poeti, dai minori e minimi fino ai massimi (➔ Torquato Tasso, Metastasio, ➔ Ugo Foscolo ...
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L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] -etto rispetto a -ino. Molto spesso i dimostrativi sono rafforzati: ’sto uomo qua, quela dona là. Ancora, si deve al ➔ sostrato dialettale l’uso di si per ci con i verbi riflessivi o intransitivi pronominali: si abbiamo divertiti «ci siamo divertiti ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] . Caratteristiche come questa dipendono dall’influsso delle parlate dialettali che, ben vive in Italia almeno come ➔ sostrato, contribuiscono a caratterizzare quelli che gli studiosi chiamano italiani regionali (➔ italiano regionale).
Nel caso delle ...
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I geosinonimi sono parole di uso regionale (➔ regionalismi) che, nelle varie parti del territorio italiano, designano uno stesso oggetto. Al pari dei ➔ sinonimi, sono quindi dotati di significato uguale [...] tipicamente extralinguistico, gioca spesso un ruolo la distanza strutturale, reale o presunta, tra il dialetto che funge da sostrato per il regionalismo e il modello di riferimento generale della lingua nazionale (Telmon 1993: 134-135). La serie ...
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AVOLIO, Corrado
Giorgio Piccitto
Nacque il 16 febbr. 1843 a Siracusa, dove il padre Corrado, netino, si trovava come ufficiale medico. A Noto, dove la famiglia poco dopo era ritornata, ricevette educazione [...] . Resta tuttavia il fatto che questo dell'A. fu il primo tentativo di applicare al siciliano la teoria del sostrato, e resta l'importanza dell'affermazione teorica della possibilità, anzi della necessità, di mettere in relazione la distribuzione ...
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Il francese è riconosciuto come lingua ufficiale, accanto all’italiano, nella regione amministrativa della Valle d’Aosta; come lingua di minoranza (➔ minoranze linguistiche), insieme con il provenzale [...] ], [tabl], ecc.; ➔ scevà), da connettere con il fatto che, nei dialetti provenzali e francoprovenzali di ➔ sostrato, la vocale finale risulta perfettamente conservata (cfr. provenzale alpino [ˈlyno], [ˈtawlo], francoprovenzale [ˈløna], [ˈtabla], ecc ...
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sostrato
(anche substrato) s. m. [dal lat. substratus -us, der. di substernĕre (part. pass. substratus) «stendere, collocare sotto» (comp. di sub «sotto» e sternĕre «stendere a terra»)]. – 1. Strato che sta al di sotto di un altro strato superiore....
substrato
s. m. – Variante di sostrato. In biologia (dove la forma sostrato è più rara, come in genere nel linguaggio scient.) il termine ha varî sign., tra i quali in partic.: base o sostegno su cui una pianta o un animale sessile sono fissati;...