Architetto greco (sec. 3º a. C.) figlio di Dessifane. È noto soprattutto per l'ideazione e la costruzione del faro di Alessandria, considerato una delle sette meraviglie dell'antichità. A Cnido egli avrebbe costruito una pensilis ambulatio, probabilmente un giardino pensile, e Luciano racconta che deviò il corso del Nilo facilitando la conquista di Menfi. Un'iscrizione ricorda che lavorò a Delfi, dove ...
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Scultore (sec. 5º a. C.), di cui si può fissare l'attività intorno al 450 a. C. Eseguì in collaborazione con Ipatodoro una colossale statua bronzea di Atena per Alifera in Arcadia, molto lodata dagli antichi. ...
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Pittore (Ravenna 1585 circa - Venezia 1631). Scolaro di A. Benfatti, fu influenzato, su un sostrato tizianesco, da Palma il Giovane; sue opere nella chiesa di S. Sebastiano a Venezia, nella pinacoteca [...] di Ravenna, nella parrocchiale di Airuno, ecc. Fu anche architetto; disegnò l'altare maggiore di S. Lorenzo a Venezia e presentò un modello per la basilica della Salute ...
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GIOVE (Diovis, Jovis, Jūpitēr [Diēspiter])
M. Napoli
Il culto di G. risale a quel sostrato indo-europeo al quale risalgono anche tutti i culti similari del mondo ellenico ed italico (v. zeus). Ciò al [...] mondo romano, che d'altra parte non mostrò di avere mai un particolare interesse a creare tipi iconografici per le proprie divinità, rese più facile, nell'ambito del sincretismo religioso che gli fu proprio, ...
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(lat. Iberi, Hiberi) Nome attribuito dapprima agli abitanti della parte orientale della Spagna prelatina (distinti dai Tartessi, abitanti nella zona meridionale) e poi esteso a tutta la penisola. Pur [...] manifestandosi una maggiore unità nell’area orientale, un’affinità etnica si riscontra di fatto nel sostrato della popolazione di tutta la penisola, derivante dall’evoluzione di gruppi giunti dopo il Paleolitico dall’Africa settentrionale che, ...
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Strumento di segnalazione luminosa, costituito da un proiettore a fascio rotante o intermittente, situato nei punti più visibili della costa (estremità dei moli, promontori, scogli), che serve ai naviganti [...] come segnalazione notturna e punto di riferimento.
Il più antico f. dell’antichità fu quello di Alessandria d’Egitto, opera di Sostrato di Cnido, costruito sull’isola di Faro (da cui il nome), inaugurato sotto Tolomeo Filadelfo (280-79 a.C.), e una ...
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TRIPOL'IE, Cultura di
T. Passek
E. Castaldi
Cultura preistorica che si estende all'incirca dalla prima metà del III millennio alla fine del II millennio a. C.
È localizzata nella regione delle terre [...] stati occupati più di una volta (Cucuteni, Traian, Nerviska, Izvoare). Altro interessante villaggio è quello di Hăbăşeşti.
Il sostrato su cui si diffonderà la corrente portatrice della cultura a ceramica dipinta Cucuteni-Tripol'ie, corrisponde all ...
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OKADA, Kenzo
Giovanna Casadei
Pittore, nato a Yokohama il 28 settembre 1902. Dopo aver frequentato l'Accademia di Tokyo, completa i suoi studi a Parigi, dove risiede dal 1924 al 1927. Tornato in Giappone, [...] non è per nulla legata alle contemporanee ricerche americane dell'action painting e risente piuttosto di un sostrato culturale europeo per la raffinata giustapposizione dei colori e nella particolare perizia del mestiere pittorico, mentre permane ...
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Vedi VILLANOVIANA, Civilta dell'anno: 1966 - 1973
VILLANOVIANA, Civiltà
B. d'Agostino
A) I precedenti. - B) Formazione della civiltà v. - C) Fasi cronologiche. - D) Cronologia assoluta. - E) Interpretazioni [...] e del Villanoviano è avvenuta in Italia, a seguito di un processo storico di assimilazione e di amalgama tra il sostrato dell'Età del Bronzo e le correnti culturali sopraggiunte verso la fine del II millennio. Le più stringenti formulazioni del ...
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Vedi VILLANOVIANA, Civilta dell'anno: 1966 - 1973
VILLANOVIANA, Civiltà (v. vol. vii, p. 1173)
B. d'Agostino
F) Villanoviano tosco-laziale - G) Villanoviano meridionale - H) Villanoviano settentrionale.
F) [...] con la cultura meridionale delle tombe a fossa, formatasi anche essa nei primi secoli del millennio sulla base del sostrato appenninico sotto la spinta di correnti balcano-danubiane. Immediato era poi il contatto con l'ambiente falisco capenate a ...
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sostrato
(anche substrato) s. m. [dal lat. substratus -us, der. di substernĕre (part. pass. substratus) «stendere, collocare sotto» (comp. di sub «sotto» e sternĕre «stendere a terra»)]. – 1. Strato che sta al di sotto di un altro strato superiore....
substrato
s. m. – Variante di sostrato. In biologia (dove la forma sostrato è più rara, come in genere nel linguaggio scient.) il termine ha varî sign., tra i quali in partic.: base o sostegno su cui una pianta o un animale sessile sono fissati;...