nanocristalli
Sergio Carrà
Cristalli che hanno dimensioni dell’ordine dei nanometri. Pur avendo la stessa struttura cristallina presentano proprietà fisiche e chimiche diverse per ciascuna dimensione; [...] , le elettriche in particolare per i semiconduttori, le magnetiche per i materiali magnetici e quelle catalitiche per le sostanze chimicamente attive. Possono essere preparati in diversi modi; per es. operando in fase gassosa e facendo espandere ...
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eruzione
eruzióne [Der. del lat. eruptio -onis, dal part. pass. eruptus di erumpere "erompere"] [ASF] E. solare: emissione di getti gassosi dall'atmosfera solare (fotosfera e più ancora cromosfera): [...] di materiali (solidi, liquidi o gassosi) da un apparato vulcanico. Le e. si esplicano in condizioni e con caratteri diversissimi: a seconda dei prodotti eruttati si distinguono e. di sole sostanze gassose, di lave, di materiali piroclastici e miste. ...
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L'Ottocento: fisica. La fisica matematica francese e l'elettrodinamica di Ampere
Friedrich Steinle
La fisica matematica francese e l'elettrodinamica di Ampère
Elettricità e galvanismo nel primo Ottocento
Nel [...] chiusa, mettendo in contatto le due estremità del filo conduttore per mezzo di alcune gocce di liquido, si sviluppavano sostanze gassose che, a un'analisi più accurata, si rivelarono essere idrogeno e ossigeno, risultato attribuito dai due scienziati ...
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elettroforesi
elettroforèsi [Comp. di elettro- e del tema del gr. phoréo "trasportare"] [CHF] Fenomeno chimico-fisico consistente nello spostamento unidirezionale di colloidi o macromolecole disperse [...] di tipo elettroforetico sono usati per separare la fase dispersa di un sistema colloidale dal mezzo disperdente e dalle sostanze che vi si trovano allo stato di soluzione, realizzando rapidamente risultati analoghi a quelli che si conseguono d ...
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fall out
fall out 〈fòol àut〉 [Comp. dell'ingl. fall "caduta" e out "fuori"] [FNC] Locuz. ingl. equivalente all'it. ricaduta, o precipitazione o pioggia, radioattiva per indicare la caduta al suolo, da [...] 'atmosfera, possono poi ricadere in zone anche molto lontane dal luogo in cui si so-no prodotti. Alcune di tali sostanze radioattive hanno un lungo periodo di dimezzamento e per la capacità che hanno di fissarsi nell'organismo umano risultano partic ...
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neurone
neuróne [Der. di neuro- con la terminazione -one di particelle elementari] [BFS] Termine introdotto (1891) da H.W. Waldeyer per indicare complessivamente la cellula nervosa e i suoi prolungamenti [...] teoria secondo la quale i n. sono unità morfologica, genetica e funzionale indipendente; la trasmissione degli impulsi nervosi tra loro avviene in alcuni punti di contatto, le sinapsi, mediante sostanze specifiche, che sono dette neurotrasmettitori. ...
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Biologia
Unità morfologica e fisiologica elementare di tutti gli organismi animali e vegetali; questi possono essere costituiti da una o più cellule. Il termine c. è stato introdotto in biologia nel 1665 [...] 1000 Å; questi pori non consentono un passaggio indiscriminato di sostanze, ma rappresentano un vero e proprio filtro. In genere fotoconduzione, cioè sulla variazione della resistività di certe sostanze, in funzione dell’intensità e della lunghezza d ...
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Che riguarda il calore o la temperatura.
Biologia
Sensibilità t. Forma di sensibilità che consente la percezione delle variazioni di temperatura: l’innalzamento (sensibilità per il caldo), la diminuzione [...] t. L’insieme dei metodi di indagine chimica e fisica consistenti nella misurazione di una grandezza, relativa a una sostanza, in funzione della sua temperatura, variabile nel tempo in genere linearmente. Il diagramma ottenuto è detto termogramma. I ...
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Fisico e chimico irlandese (Lismore Castle 1627 - Londra 1691). Stabilitosi a Oxford, nel 1655 iniziò, con l'aiuto di R. Hooke, una serie di esperimenti di pneumatica che diedero luogo ai New experiments [...] principî di Paracelso, a cui oppose una concezione della materia di tipo corpuscolare. Per B. le differenze fra le sostanze vanno fatte risalire alla diversità di moto, peso e disposizione delle particelle di cui sono composte. Stabilì che la natura ...
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scoria
scòria [Der. del lat. scoria, dal gr. skoría, che è da skòr "escremento"] [FTC] (a) Il residuo di un'operazione metallurgica, quale l'estrazione di un metallo dal minerale che lo contiene e l'affinazione [...] per la fuoriuscita di gas dalla crosta ancora plastica di una colata lavica. ◆ [FNC] S. nucleari, o radioattive: sostanze radioattive che derivano dal processo di fissione nucleare e s'accumulano nei reattori nucleari; non essendo utilizzabili come ...
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sostanza
(ant. sustanza e sustànzia) s. f. [dal lat. substantia «essenza, realtà; mezzi di sussistenza», der. di substare «stare sotto», sul modello del gr. ὑπόστασις]. – 1. a. Termine che, fin dalle origini del pensiero filosofico, designa...
sostanziare
(ant. sustanziare) v. tr. [der. di sostanza] (io sostànzio, ecc.), letter. – Dotare di sostanza, rendere sostanziale, concreto: i primi uomini sentivano Dio, ma senza intenderlo ... Poco atti a staccarsi dalla sfera degli oggetti...