Composto chimico di formula H2O, assai diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme. Nel linguaggio corrente s’intende in genere l’a. allo stato liquido.
Per la sua [...] ottiene evaporando l’a. e seccando il residuo per quattro ore a 110 °C o a 180 °C. Il sapore, secondo le sostanze disciolte, può essere dolce, salato, acido, amaro. La temperatura dipende dalle condizioni termiche del suolo e dell’aria con cui le a ...
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Proprietà di molti corpi solidi, liquidi e aeriformi per la quale, allorché sono colpiti da una radiazione, riemettono con un brevissimo ritardo (minore di 10-8 s) altre radiazioni, la cui lunghezza d’onda [...] od organiche, sono fluorescenti naturalmente; altre, che di per sé non lo sono, diventano fluorescenti se additivate con adatte sostanze attivatrici; queste ultime sono usate anche per esaltare o modificare in un determinato modo la f. naturale. Le ...
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Chimico (Kaiserslautern 1847 - Würzburg 1915); professore a Würzburg, è noto per importanti ricerche nel campo delle sostanze puriniche; a lui si deve la formula di costituzione dell'acido urico (1875). [...] Pubblicò alcuni manuali di chimica analitica che hanno avuto numerose edizioni ...
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Dispositivo in grado di rilevare una grandezza, interagendo con essa, ricevendone energia e modificando il proprio stato, cioè variando una sua proprietà (la sua lunghezza, la sua resistenza elettrica [...] sull’impiego di sistemi costituiti da vari s., ciascuno dei quali sensibile a un certo numero di sostanze o famiglie di sostanze e tali da fornire, nell’insieme, un segnale correlabile all’intero pattern composizionale. Poiché questi s. puntano ...
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VELENI (fr. poisons, vénins; sp. venenos; ted. Gifte; ingl. poisons, venoms)
Efisio MAMELI
Antonio MORDINI
In senso esteso, si comprendono tra i veleni quelle sostanze che, per la composizione chimica, [...] i sieri speciali hanno fatto decrescere ovunque tale mortalità.
In Europa, nel Medioevo e sino alla metà del secolo XIX, le sostanze tossiche più usate, perché più facilmente disponibili furono i sali di rame, di piombo, le erbe venefiche, gli acidi ...
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volumetrìa Sistema di analisi chimica quantitativa che si basa sull'impiego di soluzioni a concentrazione nota di sostanze (titolanti) in grado di reagire con determinate specie a concentrazione ignota. [...] Dal volume di soluzione di titolante impiegato fino al punto finale e dalla sua concentrazione è possibile ottenere la concentrazione incognita. Le reazioni tipicamente usate sono le ossidoriduzioni e ...
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Etere metilico del fenolo, C6H5OCH3; liquido di odore gradevole, usato come solvente e come materia prima per sostanze odorose. Si prepara facilmente dal fenolo o dall’anetolo. Dà molti derivati (nitro-, [...] alogeno-, idrossi-, ammino-a. ecc.) usati in medicina, nell’industria dei coloranti ecc. Se ne ricava, tra l’altro, il trinitroanisolo, esplosivo che ha circa la stessa potenza del tritolo ...
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Chimica
Mezzo di illuminazione costituito da un cilindro di cera, stearina, paraffina, sego, o miscela di tali sostanze, contenente un lucignolo che, acceso, dà fiamma e luce.
Anticamente le c. si preparavano [...] immergendo a più riprese nella cera fusa i lucignoli appesi a bacchette sostenute da un telaio (metodo alla bacchetta), oppure versando con un cucchiaio la cera fusa sui lucignoli appesi a un cerchio di ...
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ultrafiltro
ultrafiltro [Comp. di ultra- e filtro] [CHF] Membrana filtrante con cui si opera l'ultrafiltrazione di sostanze colloidali, costituita assai spesso da una pellicola di collodio o di altro [...] materiale finemente poroso deposta su porcellana porosa o su una placca finemente forata. ◆ [ALG] Nella teoria degli insiemi, ogni filtro F che sia massimale rispetto alla relazione di inclusione, cioè ...
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fototropia
fototropìa (o fototropismo) [Comp. di foto- e del gr. tropéo "volgersi"] [CHF] [OTT] Proprietà di alcune sostanze che, per esposizione alla luce, assumono aspetti che scompaiono al cessare [...] dell'illuminamento; per es., la chinochinolina anidra, C₁H₈N₂, è una polvere gialla che esposta alla luce si colora fortemente in verde, ma ritorna al colore originale se la si scherma dalla luce; il fenomeno ...
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sostanza
(ant. sustanza e sustànzia) s. f. [dal lat. substantia «essenza, realtà; mezzi di sussistenza», der. di substare «stare sotto», sul modello del gr. ὑπόστασις]. – 1. a. Termine che, fin dalle origini del pensiero filosofico, designa...
sostanziare
(ant. sustanziare) v. tr. [der. di sostanza] (io sostànzio, ecc.), letter. – Dotare di sostanza, rendere sostanziale, concreto: i primi uomini sentivano Dio, ma senza intenderlo ... Poco atti a staccarsi dalla sfera degli oggetti...