Pop art
Filiberto Menna
di Filiberto Menna
Pop art
sommario: 1. Definizione. 2. Il contesto sociale. 3. L'iconosfera urbana. 4. Le origini inglesi e la pop art americana. 5. La situazione europea. [...] l'immagine frammentata di un jet attraverso una serie di particolari eterogenei, quali un dolce con la lista delle sue sostanze nutrienti, un pneumatico, un groviglio di spaghetti, una bambina sotto un casco di parrucchiere, una nube a fungo coperta ...
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CERAMICA
D. Lollini
M. T. Lucidi
M. T. Lucidi
D. Lollini
S. Bosticco
P. Mingazzini
V. Bianco
A. Stenico
La c., nata dalla scoperta che l'argilla umida mediante il calore perde il suo carattere [...] , il tornio e la cosiddetta vernice. Con questo termine (improprio, ma entrato oramai nel gergo archeologico) si suole designare una sostanza nera e brillante, che una volta applicata e cotta non si scioglie né con l'acqua né con alcun altro solvente ...
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ITALICA, Arte. − 1. Definizione. − Per arte i. intendiamo le manifestazioni indigene di artigianato artistico nella penisola italiana e in Sicilia, dall'Età del Ferro all'età augustea, che mostrano caratteri [...] due diverse aree culturali: quella padana, intimamente saldata al mondo centroeuropeo e danubiano, e quella peninsulare, in sostanza culturalmente isolata, ma che gravita tuttavia in qualche modo intorno all'ambiente mediterraneo.
La diversità fra le ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] di colui è scura» (vv. 94-96).
E le ragioni del suo successo incontrastato attraverso i secoli appaiono in sostanza le stesse che erano alla base degli apprezzamenti entusiasti delle fonti letterarie della sua epoca. Giotto recupera per la pittura ...
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BOLLA
R.H. Bautier
Termine che designa il sigillo di metallo usato in alcune aree culturali o in alcune cancellerie per sigillare gli atti e in tal modo autenticarli, funzione assolta in altre aree [...] separate le due facce evitando che si schiaccino; attorno a essi potevano anche essere avvolti i lacci. L'interno era riempito di una sostanza destinata sia a dare peso alla b. e a tenere unite le due facce sia a tenere fermi i lacci: si tratta in ...
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MUNSTER
G. Jászai
MÜNSTER (Mimigardevord nei docc. medievali)
Città della Germania (Renania settentrionale-Vestfalia), capoluogo della regione storica della Vestfalia e sede vescovile.L'originario insediamento [...] dell'od. duomo. Nonostante le distruzioni subìte nella seconda guerra mondiale, l'attuale costruzione di St. Paulus resta in sostanza un'opera del 13° secolo. Il suo corpo occidentale nei piani inferiori delle torri era già in esecuzione fra il ...
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GUIDETTO
V. Ascani
Architetto e scultore attivo in Toscana tra la fine del sec. 12° e il primo ventennio del successivo, il cui nome è legato alla ricostruzione della facciata della cattedrale di S. [...] a un differente personaggio. Se i due importanti interventi di Salmi (1914) e di Guidi (1929) hanno dato sostanza, sulla base dei documenti, alla distinzione tra G. e gli omonimi artisti successivi, in particolare Guido e Guidobono Bigarelli ...
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DE PIETRI (Del Pedro, De Pitri, Pietri, Pitri), Pietro Antonio
Paolo Bellini
Nacque a Cadarese, frazione di Premia nella Valle Antigorio, oggi provincia di Novara, ma anticamente appartenente allo Stato [...] di quella citata dal Pascoli, che pure è il biografo meglio e più dettagliatamente informato; egli infatti cita in sostanza solo le opere eseguite per edifici pubblici religiosi ed ignora quasi del tutto (fatte salve alcune citazioni generiche) le ...
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CAMPIGLI, Massimo
Margherita Abbruzzese
Le biografie ufficiali, da lui stesso dettate, lo dicono nato a Firenze il 4 luglio 1895; sembra invece Berlino la sua effettiva città natale, e Firenze la città [...] (Le Corbusier), sentì chiaramente anche certi suggerimenti di Léger che ammirava insieme con Picasso, ma di cui nella sostanza rifiutava la problematica, come in generale rifiutava ogni movimento, tendenza o moda: fedele a quel suo modo arcaizzante ...
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BERTOTTI-SCAMOZZI, Ottavio
Franco Barbieri
Nacque a Vicenza nel 1719 (e non nell'anno 1726, come alcuni autori affermano: cfr. N. M. Berton), il giorno 5 aprile, da Antonio Bertotti e Vittoria Scabora. [...] i moderni (v. però Barbieri, 1952), di ricercare il metodo seguito dal B. nella sua indagine e di vedere quale fosse, in sostanza, lo scopo finale cui egli tendeva. Scopo che non va confuso con la volontà,, che pure è presente ma non è determinante ...
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sostanza
(ant. sustanza e sustànzia) s. f. [dal lat. substantia «essenza, realtà; mezzi di sussistenza», der. di substare «stare sotto», sul modello del gr. ὑπόστασις]. – 1. a. Termine che, fin dalle origini del pensiero filosofico, designa...
sostanziare
(ant. sustanziare) v. tr. [der. di sostanza] (io sostànzio, ecc.), letter. – Dotare di sostanza, rendere sostanziale, concreto: i primi uomini sentivano Dio, ma senza intenderlo ... Poco atti a staccarsi dalla sfera degli oggetti...