DELLA VOLPE, Galvano
Nicolao Merker
Nacque a Imola il 24 sett. 1895, secondogenito del conte Lorenzo e di Emilia Scali. Ufficiale di cavalleria negli anni della prima guerra mondiale, si laureò in filosofia [...] che in un ritorno della indagine' estetica a quell'ispirazione critica originaria", cioè kantiana, "da cui prese le mosse di fatto il idealistica di Platone, basati sulla teoria della "sostanza prima" o sostrato materiale-esistenziale del giudizio, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bonaventura da Bagnoregio
Gian Carlo Garfagnini
Ministro generale dell’ordine dei frati minori, Bonaventura è noto, oltre che per la sua statura intellettuale di teologo e mistico, anche come una sorta [...] fece e fu fatto” [Genesi 1, 3]; riflette anche la triplice sostanza in Cristo, che è la nostra scala, cioè la corporea, la è comune a ogni status, cioè a quello della natura originaria, della natura corrotta e della natura glorificata; e in ...
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COLECCHI, Ottavio
Roberto Grita
Nacque a Pescocostanzo (L'Aquila) il 3 sett. 1773 da Giovanni Battista Giocondino e da Grazia Nicoletta Spallone, che gli diedero il nome di Ottaviano Francesco. Da uno [...] la nozione di tempo infinito. Neppure il concetto di sostanza, secondo il C., ha una origine empirica, come invece dunque possiede una facoltà di sentire con una disposizione originaria a produrre in occasione degli stimoli esterni le nozioni ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] una serie quasi innumerevole di contrastanti tentativi di fissarne la sostanza in una definizione. E il R. apparve, di volta in modo sempre nuovo in ogni nuova intuizione ed espressione originaria dell’universo.
La poetica. Il R. non si contrappone ...
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Teoria filosofica che nell’interpretare gli eventi del mondo naturale e il corso della storia umana assume la materia come unico principio esplicativo.
La filosofia greca
All’interno delle mitologie antichissime [...] dottrine dei predecessori, Aristotele elaborò il concetto di sostanza destinato a restare alla base del pensiero occidentale Democrito pochi decenni prima. Nell’atomismo – sia nella versione originaria, sia in quella più tarda di Epicuro e Lucrezio – ...
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Filosofo greco (n. Licopoli, Egitto, 203-206 - m. in Campania 269-270), massimo rappresentante del neoplatonismo antico. P. è autore delle Enneadi, cioè di sei gruppi di nove scritti ciascuno, raccolti [...] a quella realtà venga meno neppure la minima parte della sua sostanza: donde il nome di «effulgurazione», che viene usato talvolta suo carattere di elementarissima geminazione dell'unità originaria, deve anzi apparire quale primo momento derivato ...
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Biologia
Espressione genica
In genetica, processo per cui la sequenza di nucleotidi di un gene viene trascritta in una sequenza corrispondente di acido ribonucleico messaggero (mRNA) e quindi tradotta [...] ’, cioè, meglio, in un’attività formativa e costruttiva originaria, intesa come sua condizione di possibilità.
Linguistica
In glossematica o dei diversi sistemi di segni), e presentarsi come sostanza dell’e., cioè, in un sistema linguistico, come ...
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Filosofo (Bergerac 1766 - Grateloup 1824). Dopo una fase di vicinanza al movimento dell'"ideologia", approdò a posizioni spiritualistiche, affidando al "senso intimo" (cioè all'introspezione) la ricerca [...] B. contrappone un io - causa efficiente, attività originaria - e una resistenza organica, inseparabile da esso. a una dottrina della conoscenza in cui le classiche categorie di sostanza, causalità, unità, ecc. sono ricavate e analizzate sulla base ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] (ossia dell'animale tabuizzato) è elemento integrante e originario della cultura totemistica ed è la forma primaria del una presa di coscienza della precarietà esistenziale, che si sostanzia nel sorgere di un conflitto di tipo emozionale fra ...
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Verità
Massimo Dell'Utri
(XXXV, p. 164)
In sintonia o in contrasto con la tradizione, buona parte della riflessione novecentesca sul concetto di v. può essere vista come un tentativo di esplicitare [...] enunciato. È alla posizione di Wittgenstein che in sostanza si rifà Horwich proponendo la sua teoria minimale esser-scoprente trova il suo fondamento e la v. il suo fenomeno originario. Qui risiede il luogo della v., e non nell'asserzione come ...
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base
baṡe s. f. [dal lat. basis, gr. βάσις]. – 1. a. La parte inferiore di una costruzione o di un elemento architettonico, e in genere la parte inferiore di un oggetto qualsiasi, che costituisce il sostegno delle parti sovrastanti: b. di...
attivita
attività s. f. [dal lat. tardo activĭtas -atis]. – 1. L’essere attivo, operosità: uomo di grande a., di un’a. instancabile, pieno di a.; l’a. della mente, del pensiero; essere in a., agire, muoversi, operare, dedicarsi attivamente...