Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] luogo di eius ed ei: sibi dixit «gli disse»), un largo uso dell’infinito dopo il verbo facere o come sostantivo indeclinabile; la sostituzione di proposizioni dichiarative (quod, quia, con modi finiti del verbo) alle infinitive, dopo verba dicendi o ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] nella stessa sequenza tra frase verbale (sono incerti) e frase nominale – si noti come gli attributi dei due sostantivi che metaforicamente rappresentano l’agire letterario, passi e voci, presentino prima il riferimento a un tratto fisico, obiettivo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] «tunica cornea». In un secondo tempo, con un processo di abbreviazione rispondente al principio scientifico della massima economicità, si sostantivò l’aggettivo e si parlò per sempre di cristallino, di uvea, di cornea. Marino, a sua volta, ritorna ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] un periodico)
(20) «avete veduto quella bella baggiana che c’è venuta?». L’epiteto faceva passare il sostantivo (Alessandro Manzoni 1988: 1275).
4.3.3Implicature conversazionali. Le implicature conversazionali sono inferenze che deriviamo dal fatto ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] corrisponde a quello della sua traduzione italiana. Nella frase LIS, infatti, il pronome possessivo mio segue il sostantivo, mentre nella frase italiana lo precede. La LIS ha regole sintattiche precise la cui individuazione viene spesso facilitata ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] «signore» (e già nel De vulgari eloquentia, per stigmatizzare i sardi che scimmiottavano i latini, Dante aveva utilizzato il sostantivo dominus). Evocativo è il francesismo alluminare, in «quell’arte / ch’alluminar chiamata è in Parisi» (Purg. XI, 81 ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] ; circa 20.000, infine, sono i derivati cosiddetti a suffisso zero (➔ conversione), del tipo fiore → fiorire o accusare → accusa (sostantivo). Quanto ai composti, il GRADIT ne registra un po’ più di 35.000.
Rinviando alle voci specifiche per gli ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] plurale → woman + 0‴ → women.
Questi tre tipi di zero sono diversi tra loro perché il primo lascia invariato il sostantivo, mentre gli altri due lo modificano in modi diversi.
La prima testimonianza dell'uso dello zero matematico sia come numero sia ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] → Carlo temo che sarà in ritardo.
Una volta detto che l’ordine dei costituenti maggiori della frase italiana è SVO (sostantivo verbo oggetto; ➔ frasi nucleari), che il soggetto non è obbligatorio e può (come si è visto) essere posposto, non si ...
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sostantivo
agg. e s. m. [dal lat. substantivus, agg., «che può stare da sé, autonomo» (der. di substare; v. sostanza)]. – 1. In grammatica e in linguistica, nome s., e più com. sostantivo s. m., parte del discorso che indica una singola persona,...
attributo
s. m. [dal lat. attributum, part. pass. neutro di attribuĕre «attribuire»]. – 1. a. Qualità o elemento che si riconosce come proprio ed essenziale di un oggetto: gli a. virili (s’intendono in genere e soprattutto gli organi genitali);...