L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] la bolla Decet Romanum Pontificem decretava la scomunica del monaco e il 26 maggio l'imperatore Carlo : non solo la convocazione, la sospensione, lo spostamento, l'esistenza stessa dell e chiedendo su di esse il giudizio della Santa Sede. Ancora una ...
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Il 'non expedit'
Saretta Marotta
Dopo la perdita delle Romagne
Si è spesso sostenuto che il non expedit non sia stato inizialmente sollevato dalla Curia romana, ma dalla prassi spontanea dei cattolici [...] principii riguardo allo scabroso affare in parola», costituendo solo un giudizio di opportunità valido «sul momento».
«Oggi però chi non sospensione a ottobre del III congresso cattolico italiano a Bologna, ordinata dalla prefettura a causa del ...
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Le eredita/2: i postumi della crisi modernista [1914-1958]
Giacomo Losito
Permanenze e discontinuità
Un pontificato di guerra e di mediazione (1914-1922)
Il ristabilimento della pace fra gli uomini [...] del Pontificio istitituto biblico (Stanislas Lyonnet e Max Zerwick) che, come già accennato, nell’immediato preconcilio avrebbero pagato con la sospensione cui concluse con un giudizio positivo sugli ultimi scritti postumi del modernista. Per il terzo ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] promuovere i film buoni, classificare gli altri e fornire tali giudizi ai sacerdoti e ai fedeli.
Nelle varie diocesi italiane, e a proposito del cineforum, ricorda che
«occorre introdurre in questa coscienza un momento di sospensione, di riflessione, ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] del papa negli ultimi anni, verso il 1950, quando alcuni teologi ben noti, promossi cardinali dai papi seguenti, furono oggetto di seri provvedimenti disciplinari (sospensione deliramentum" (il giudizio negativo sulla libertà di coscienza del 1832) è ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] troppo lunga, tuttavia il concilio veniva a segnare una sospensione nel corso della vita diocesana e non fu raro, pp. 99-135.
42 Cfr. su Togliatti R. Moro, Togliatti nel giudiziodel mondo cattolico, in Togliatti nel suo tempo, a cura di R. Gualtieri ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] che poi sarebbe stato quello di Molveno. Ma in aprile, dopo la sospensione a divinis di Murri, Piastrelli scrive di getto quella lettera al papa perso ogni fiducia nell’insegnamento del prete»59.
I suoi giudizi sulle responsabilità politiche e ...
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Gli accordi di Villa Madama: dalla Costituente a Craxi
Alessandra Berto
Premesse
Sebbene il problema della revisione del Concordato fra la Repubblica italiana e la Santa Sede sia stato affrontato solo [...] della Commissione Gonella del 1969, ponendo in una luce molto critica il risultato finale, a suo giudizio latore di una comportò un momentaneo congelamento dei rapporti che indussero alla sospensione dei negoziati in attesa di una nuova proposta da ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] e il suo destino trascendente, e dunque non scissa da giudizi etici. Da questi principi deriva che l’economico non può communi del 1901 né alla sospensione a divinis (1906) e alla condanna del modernismo (enclicica di Pio X Pascendi del 1907), ...
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BONUCCI, Stefano
Boris Ulianich
Nacque ad Arezzo (il Cappelletti lo dice invece, confondendo, "aretino di origine, ma nato a Modena") con ogni probabilità nel 1520.
Tale data sembra più rispondente [...] frammentari e di scarso valore, va ricordato il giudizio espresso sulla attività pastorale del B. ad Arezzo dal Giani in Vera origine priore del convento avrebbe dovuto digiunare a pane e acqua nei sei venerdì successivi sotto pena di sospensione; ...
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sospensione
sospensióne s. f. [dal lat. suspensio -onis, der. di suspensus, part. pass. di suspendĕre «sospendere»]. – 1. a. Il fatto di appendere, d’essere appeso: lampada a s., o anche semplicem. sospensione, lampada da appendere al soffitto...
dubbio2
dùbbio2 (ant. dùbio) s. m. [dal lat. dubium, neutro sostantivato dell’agg. dubius: v. la voce prec.]. – 1. a. Incertezza, esitazione nell’esprimere un giudizio o nel prendere posizione su determinati argomenti: avere dei d. in materia...