Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] giallo-verde in ambiente ossidante. Danno soluzioni colloidali l’ossido rameoso (colore rosso rubino in ambiente riducente), lo zolfo (giallo), l’oro (rosso) ecc. I v. lattei contengono particelle finissime in sospensione, quali ossido di stagno, di ...
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Elemento chimico, metallo, di simbolo Sb (da stibium, nome lat. dell’a.), numero atomico 51, peso atomico 121,76; ne sono noti due isotopi stabili di peso atomico 121 e 123. Raro come minerale ( a. nativo), [...] raschiato con uno spillo esplode; l’a. colloidale si forma per riduzione di una sospensione di cloruro di a. con cloruro di titanio rossa, si prepara per via umida; quella colloidale per gorgogliamento dell’idrogeno solforato nella soluzione diluita ...
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Chimica colloidale
(*)
Branca della chimica che studia le proprietà delle sostanze che si trovano allo stato colloidale, che è distinto (ma con differenze non nettamente delineate) dalle soluzioni e [...] 103÷109 atomi, non visibili al microscopio (al contrario delle sostanze in sospensione), aventi la capacità di diffondere lentamente attraverso membrane porose.
Lo stato colloidale può essere considerato uno stato disperso e il relativo sistema non è ...
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sospensione
sospensióne s. f. [dal lat. suspensio -onis, der. di suspensus, part. pass. di suspendĕre «sospendere»]. – 1. a. Il fatto di appendere, d’essere appeso: lampada a s., o anche semplicem. sospensione, lampada da appendere al soffitto...
sospensoide
sospensòide s. m. [comp. del lat. suspensus «sospeso», e di -oide]. – In chimica fisica, termine usato in passato per indicare (in contrapp. a emulsoide) un sistema colloidale formato da particelle solide disperse in un liquido;...