CAMPORI, Cesare
Tiziano Ascari
Nato a Modena il 15 ag. 1814 dal marchese Carlo e da Marianna dei conti Bulgarini di Mantova, a dieci anni entrava come convittore nel locale Collegio dei nobili, o di [...] ed ebbe come conseguenza una progressiva diminuzione dell'udito, tale da portarlo nel giro di pochi anni alla completa sordità. Continuò però gli studi privatamente sotto la guida di G. Riva, dedicandosi particolarmente alla letteratura e alla poesia ...
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LOGOTETA, Giuseppe
Pasquale Matarazzo
Nacque a Reggio Calabria il 12 ott. 1758 da Vincenzo e da Laura Del Giudice, provenienti da due famiglie locali. Dopo primi studi irregolari e una breve permanenza [...] 1786 si trasferì a Napoli per continuare gli studi e le ricerche storico-archeologiche ma anche per curare una sordità incipiente. Le fonti non permettono di avvalorare l'affermazione di alcuni biografi circa il conseguimento del titolo dottorale in ...
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ANTONINI, Emidio
Antonio Saladino
Nacque all'Aquila il 15 ag. 1787 da Giampietro, barone di Torano e tesoriere provinciale. Dopo un tirocinio negli uffici finanziari, entrò nella diplomazia napoletana: [...] d'osservazione, buon negoziatore, sapeva servirsi con abilità proverbiale del cornetto con cui correggeva la sua sordità; era assai sensibile ai problemi economici, commerciali e amministrativi. Soprattutto negli ultimi anni l'ingerenza personale ...
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GRIFFINI, Saverio
Fabio Zavalloni
FFINI Nacque a San Martino Pizzolano (frazione di Somaglia, presso Lodi) il 28 ott. 1802. Sospettato, mentre era studente a Pavia ospite del collegio Ghislieri, d'essere [...] con il generale T. Lechi, il rimpianto per essere stato dispensato dall'esercito sardo subito dopo Novara (un principio di sordità aveva probabilmente contribuito al suo precoce allontanamento).
Il G. morì a Montenati il 25 dic. 1884.
Fonti e Bibl ...
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CAETANI, Michelangelo
Fiorella Bartoccini
Nacque a Roma il 20 marzo 1804 da Enrico e da Teresa de' Rossi; principe di Teano, assunse il titolo di duca di Sermoneta alla morte del padre, avvenuta nel [...] , caratterizzata da particolari e antiquate condizioni culturali, economiche e civili, era sorda, ed egli stesso si sentiva condizionato - e in definitiva pago - di tale sordità che nel culto di un mitico passato sembrava esprimere una pur sempre ...
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CAROCCI, Alberto
EE. Ragni
Nacque a Firenze da Cesare e da Ada Foà il 3 novembre del 1904.
Compiuti gli studi liceali il C. s'iscrisse alla fiorentina facoltà di giurisprudenza per passare poi a Napoli [...] , con una disponibilità verso il clima del regime, né apologetica, né politica, ma certo letteraria.
La guerra ruppe queste sordità. Nel 1941 il C. pubblicava con Raffaello Ramat una terza rivista, Argomenti (nove fascicoli dal marzo al novembre), d ...
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LUPO (Lupi), Mario
Gianni Fazzini
Nacque a Bergamo Alta il 14 marzo 1720, primogenito del conte Cesare e della contessa Marianna Roncalli; il 16 marzo fu battezzato nella parrocchia del Ss. Salvatore. [...] lo costrinse per qualche mese a interrompere le ricerche di diplomatica medievale: nell'ottobre fu colpito da una forma di sordità, in breve divenuta totale.
I problemi di salute non interruppero le sue attività: dal 1774 al 1779 difese antichi ...
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D'ALBA, Antonio
Giuseppe Sircana
Nacque a Roma il 4 dic. 1891 da famiglia assai modesta. Il padre Cesare era guardiano-giardiniere e la madre, Cristina Bellante (alias Bellanti, Villante, Vellanti), [...] 1921, venne rinchiuso in manicomio. Le sue condizioni generali andarono col tempo peggiorando: ridotto alla cecità e alla sordità visse gli ultimi anni nel reparto "tranquilli" del manicomio di Roma, dovetnori, all'età di sessantadue anni, il ...
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AMENDOLA, Giovanni
Giampiero Carocci
Nacque a Napoli, da famiglia di Sarno, il 15 apr. 1882. Dopo un primo tirocinio giornalistico fatto, giovanissimo, sotto la guida di E. Arbib, l'A. prese le mosse [...] giudicava la chiusura del governo nei confronti del parlamento e del paese, la diplomazia segreta di Sonnino, la sua sordità per le idealità nazionali, la sua intima serbofobia e l'espansionismo nel settore adriatico. La critica alla condotta della ...
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DE CASTILLIA, Gaetano
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Milano il 28 ott. 1794 da Giorgio, titolare d'un affermato studio notarile, e da Erminia Alciati, quarto di cinque fratelli. Dopo i primi studi nel [...] e M. Tabarrini.
All'indomani dell'Unità il D. fu nominato senatore (24 maggio 1863), ma, afflitto da una sordità quasi totale, dovette poco alla volta rinunciare ad una presenza assidua ai lavori parlamentari. Intanto, di fronte alla politica ...
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sordita
sordità s. f. [dal lat. surdĭtas -atis, der. di surdus «sordo»]. – 1. a. Diminuzione della funzione uditiva, unilaterale o bilaterale, congenita o acquisita, distinta in base all’entità della menomazione in lieve, media, medio-grave,...