La lingua italiana dei segni (o lingua dei segni italiana), spesso chiamata con la sigla LIS, è la lingua adottata nella comunicazione dalle persone italiane sorde che si riconoscono membri di una comunità [...] in genere con le varietà del luogo di produzione.
L’italiano scritto è il mezzo con cui i sordi comunicano con gli udenti e con altri sordi a distanza, usando, ad es., sms, fax e posta elettronica (Russo Cardona & Volterra 2007). L’italiano è ...
Leggi Tutto
Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] LIS se lo ritiene necessario (l. 5 febbr. 1992 n. 104, art. 13, 1° co., lett. d).
In genere un solo alunno sordo è inserito in una classe di udenti e in questi casi l’unico input in LIS viene dall’assistente alla comunicazione, che talvolta organizza ...
Leggi Tutto
Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] , ci sono due motivi per essere cauti prima di accettare tale conclusione. In primo luogo, i danni che determinano la sordità verbale sono bilaterali (cioè, una vasta porzione di corteccia uditiva danneggiata su entrambi i lati), e perciò non seguono ...
Leggi Tutto
WELLHAUSEN, Julius
Storico e filologo, nato a Hameln (Hannover) il 17 maggio 1844, morto a Gottinga il 7 gennaio 1918. Figlio di un pastore protestante, compì gli studî secondarî a Hannover, e nel 1862 [...] di tenere lezioni anche sull'Antico Testamento. Dal 1903 sofferse di una penosa malattia d'orecchi, che lo condusse alla sordità. Nel 1914 gli fu dedicato un volume di Studien zur semitischen Philologie und Religionsgeschichte.
Il W. fu uno tra i ...
Leggi Tutto
Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] percezione del suono e difficoltà o assenza del riconoscimento del suono e della parola nel suo significato simbolico (sordità verbale). La complessa elaborazione psichica che presuppone lo sviluppo del l. spiega il difetto che quest’ultimo presenta ...
Leggi Tutto
Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] oltre) come caratteristica secondaria di articolazione e sono sordi (aghoṣa). La prima occlusiva di ciascuna serie e termina in -s, poiché è immediatamente seguito dalla dentale sorda di taṃ; inoltre, taṃ mostra il segmento nasale denominato ...
Leggi Tutto
FONETICA
Leonardo M. Savoia
(XV, p. 622; App. II, I, p. 960; III, I, p. 655)
L'oggetto di studio della f. è costituito dai suoni del linguaggio. In realtà il ruolo dei suoni nelle lingue naturali può [...] punto dell'articolazione, al grado della costrizione realizzata dagli articolatori e al tempo di attacco della fonazione (sonorità/sordità) (tab. 2). Vi sono suoni consonantici, come le nasali e le liquide, che presentano proprietà di tipo vocalico ...
Leggi Tutto
Medicina
Complesso di strutture che mantiene in reciproca contiguità due o più superfici ossee.
Classificazione
Gli elementi scheletrici che costituiscono le a. possono essere mobili, semimobili o fissi; [...] del fonema. I fenomeni che concorrono alla formazione dei fonemi, chiamati modi (o forme) di a., sono: occlusione, stretta, nasalità, sordità, sonorità ecc. L’area dell’apparato di fonazione in cui le parti mobili (o una parte mobile e una fissa ...
Leggi Tutto
Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] , per esempio, nella malattia di Parkinson, né i disturbi fonatori, né infine i disturbi di comprensione uditiva da sordità periferica.
È utile, infine, sottolineare ancora una volta la specificità dell'afasia come deficit linguistico e non come ...
Leggi Tutto
STRUTTURALISMO
Rita D'AVINO
. Si suol dare il nome di "strutturalismo" ad un vasto orientamento dell'indagine linguistica contemporanea, che, nonostante la molteplicità delle scuole, caratterizzate [...] dal primo, solo, appunto, per non essere sonoro; mentre non lo è la sonorità in n, perché non esiste la sorda corrispondente. D'altro canto, le occlusive sonore velare e dentale g e d rappresentano due fonemi diversi perché, mediante la commutazione ...
Leggi Tutto
sordita
sordità s. f. [dal lat. surdĭtas -atis, der. di surdus «sordo»]. – 1. a. Diminuzione della funzione uditiva, unilaterale o bilaterale, congenita o acquisita, distinta in base all’entità della menomazione in lieve, media, medio-grave,...