sordità Riduzione o mancanza della capacità mono- o bilaterale di percepire i suoni. I deficit uditivi (ipoacusie) possono essere distinti, a seconda della loro origine, in tre forme principali: di trasmissione [...] , inviato presso l’abate de l’Épée per imparare il suo metodo, fondò nel 1784 a Roma la prima scuola per sordi. A partire dal 1880, dopo il Congresso internazionale tenutosi a Milano, s’impose in Italia una svolta rigidamente oralista all’educazione ...
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Apparecchio di protesi acustica, per compensare la sordità derivante dalla diminuita trasmissione per via normale dall’orecchio esterno all’orecchio interno, mediante la trasmissione attraverso le ossa [...] del cranio; è costituito da un microfono connesso, per il tramite di un piccolo amplificatore a transistori, con trasduttore elettroacustico applicato dietro l’orecchio ...
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Metodo diagnostico, indicato anche come ECoG, che indaga sulla funzione dell’organo del Corti, in caso di sordità di origine oscura, quando non sono chiarificatori gli esami tradizionali, come l’audiometria. ...
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Chirurgia
James V. Bono e Eduardo A. Salvati
Renato Frezzotti e Aldo Caporossi
Carlo Zini
Ignacio Ginebreda Martí e José María Vilarrubias Guillamet
Nicolò Scuderi
Raphael Cherchève
Italo Serafini
Artroprotesi [...] medicina di Parigi dai due autorevoli relatori Siebemann e Botey. Si chiudeva così la prima fase della chirurgia della sordità, e in particolare dell'otosclerosi, con giudizi contrastanti circa il suo futuro.
Diversi anni più tardi, nel 1929, sulla ...
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Prodotto di secrezione delle ghiandole ceruminose dell’orecchio esterno. Accumulandosi in quantità eccessiva nel condotto uditivo può ostruirlo e costituire il cosiddetto tappo di c., responsabile di [...] un certo grado di sordità che scompare però completamente dopo la sua rimozione. Qualora questo si formi soprattutto in seguito a notevole desquamazione cutanea, si può giungere fino alla formazione di veri ammassi di cellule epiteliali cornee, ...
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udito Funzione sensoriale specifica degli animali, che permette di percepire variazioni dell’ambiente esterno, costituite da vibrazioni sonore di un corpo propagate fino all’organo uditivo (orecchio nel [...] : nell’orecchio umano normale esso va da 20 a 20.000 Hz. I disturbi dell’u. vengono denominati ipoacusie e sordità, a seconda del grado di riduzione delle capacità uditive. Per la valutazione della capacità uditiva si ricorre a prove audiometriche ...
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Medico (Angers 1801 - Parigi 1862). Direttore dell'Istituto dei sordomuti a Parigi. Autore di classici studî sulle affezioni dell'orecchio. M. descrisse in particolare una sindrome labirintica (sindrome [...] di M.) caratterizzata da una triade sintomatica: accessi vertiginosi, ronzii e ipoacusia unilaterale che può progredire fino alla sordità. ...
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Termine che genericamente designa qualunque affezione o alterazione che colpisca l’embrione o il feto, e le conseguenze che ne derivano (anomalie, malformazioni). Le cause principali sono: a) malattie [...] segnalare, in particolar modo, la rosolia, sofferta nei primi 3 mesi di gravidanza (nel neonato: cataratta, sordità, sordomutismo, cardiopatie congenite, microcefalia), e la toxoplasmosi (nel neonato: convulsioni, idrocefalia, corioretinite maculosa ...
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MALAN, Arnaldo
Claudio MASSENTI
Otorinolaringoiatra, nato a Milano il 5 gennaio 1885, morto a Torino l'8 maggio 1948. Ha insegnato otorinolaringoiatria nell'università di Torino, dapprima (1927) come [...] cavernoso di origine auricolare, in Atti del 1° Congresso della Societas latina di otorinolaringoiatria, Madrid 1929; Sordità da arteriosclerosi labirintica, in Atti del 2° Congresso della Societas latina di otorinolanngoiatria, Parigi 1933; Malattie ...
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sordita
sordità s. f. [dal lat. surdĭtas -atis, der. di surdus «sordo»]. – 1. a. Diminuzione della funzione uditiva, unilaterale o bilaterale, congenita o acquisita, distinta in base all’entità della menomazione in lieve, media, medio-grave,...