GRAZIANI, Lodovico (Ludovico)
Alessandra Ciccaglioni
Nacque a Fermo il 14 nov. 1820 da Luigi e Vittoria Belli. Dimostrate presto spiccate doti musicali come il fratello Francesco, famoso baritono, fu [...] fu costretto tuttavia a rinunciare prestissimo alla carriera teatrale a causa di una malattia all'udito che degenerò in parziale sordità. Vincenzo morì a Fermo il 2 nov. 1906.
Fonti e Bibl.: A. Brocca, Il teatro Carlo Felice. Cronistoria dal 7 ...
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DONZELLI, Giuseppe
Pietro Messina
Nacque a Napoli nel 1596.
Laureatosi in medicina, intraprese la professione. In età già matura, però, decise di tornare sui libri per dedicarsi in particolare all'approfondimento [...] popolo. Accanto e più della loro cattiva coscienza, che li ha spinti a tradire i giuramenti, critica la loro sordità alle profonde istahze di rinnovamento e di riforma, in nessun caso risolvibili nell'ambito del vecchio quadro istituzionale. Egli è ...
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PONTI, Andrea
Silvia A. Conca Messina
PONTI, Andrea. – Nacque a Gallarate, in provincia di Varese, il 17 febbraio 1821 da Giuseppe (1786-1853) e da Maria Antonia Longhi, sesto di undici figli: Gerolamo [...] la leadership europea del settore.
Queste e altre iniziative sono stupefacenti se si considera che Andrea Ponti era afflitto da una sordità che peggiorò con il tempo e che probabilmente lo indusse, nel 1879, ad affidare al figlio Ettore la procura ...
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BEREGAN (Berengan, Beregani), Nicolò
Gian Franco Torcellan
Nato il 28 maggio 1713 da Antonio e da Isabella Loredan, era nipote del più noto letterato suo omonimo. Scarna ed essenziale è la vicenda biografica, [...] più pura tradizione, e riconferma, nella sua piena adesione ai canoni della fede e nel suo spirito religioso, la sordità politica che era diffusa nella classe cui apparteneva, non tocca dalle aperture culturali.
Mai studiati simnora, questi inediti ...
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CONTARINI, Giovanbattista
Gino Benzoni
Secondogenito di Domenico (1558-1613; fu giudice dei Proprio ed eletto, il 22 febbr. 1609, conte a Traù, rifiutò la carica) di Giovanbattista e di Lucia di Marco [...] suo aristotelismo è indubbiamente oltranzistico. Ma va anche riconosciuto che, in certo qual modo, si salva proprio nella sua sordità ed estrancità al nuovo. Il C., infatti, evita ogni discussione, si sottrae ad ogni polemica. Non si sbilancia, non ...
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CEVA, Tommaso
Giovanna Gronda
Fratello minore del matematico Giovanni e maggiore del letterato gesuita Cristoforo, nacque a Milano il 20 dic. 1648 da Carlo Francesco e Paola de' Colombi, in una famiglia [...] Panegyricus cum notis (Venetiis, già edito a Milano nel 1702). Negli ultimi anni fu afflitto da una paralisi resa più grave dalla sordità e dalla cecità, fino alla morte avvenuta a Milano il 3 febbr. 1737.
Fonti e Bibl.: Gli scritti del C., oltre una ...
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FRISI, Paolo (al secolo Giuseppe)
Ugo Baldini
Secondogenito degli otto figli di Giovanni Mattia e di Francesca Magnetti, nacque a Melegnano, presso Milano, il 13 apr. 1728.
Il nonno paterno Antonio, [...] il provvedimento e nel novembre 1752, adducendo ragioni di salute (problemi di vista, ma era anche affetto da parziale sordità), ottenne l'invio a Novara come predicatore. Ma vi restò poco, perché dalla primavera del 1753 insegnò filosofia nelle ...
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BOSSI, Giuseppe
Sergio Samek Ludovici
Figlio di Francesco Antonio e Teresa Bellinzaghi, nacque a Busto Arsizio l'11 ag. 1777; ricevette la sua prima educazione nel collegio dei somaschi di Merate. Si [...] dalla sua antica aspirazione a colmare, con la visione dei grandi coloristi veneziani, la così spesso rimproveratagli sordità al colore.
Sulla allegoria pittorico-astrologica del Guariento agli Eremitani di Padova scriverà al cav. Lazzara. Le ...
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CORRIDI, Filippo
Simonetta Soldani
Nato a Livorno il 12 giugno 1806 da Giuseppe e Giovanna Bianconi, primo di quattro figli, frequentò le scuole barnabite di S. Sebastiano, ove allora si concentravano [...] e irrilevanti le sedute accademiche; sospesi i corsi; pressoché inoperose le officine. Pochi anni dopo, nonostante la crescente sordità governativa, tutto era mutato, grazie all'energia e alla passione con cui il C. si mise all'opera, cosicché ...
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COLLAMARINI, Edoardo (Odoardo Stefano)
Giuseppe Miano
Nacque a Bologna il 13 sett. 1863 da Emilio e da Matilde Cocchi. Compiuti brillantemente gli studi presso l'istituto di belle arti di Bologna, si [...] di Rubbiani, onirico evocatore di fantasmi medievali, il C. seguì piuttosto le indicazioni di quello con una certa qual "sordità" e acriticamente. Allo Zucchini che lo accusava di operare un falso decorando la cappella Leoni in S. Martino nel 1919 ...
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sordita
sordità s. f. [dal lat. surdĭtas -atis, der. di surdus «sordo»]. – 1. a. Diminuzione della funzione uditiva, unilaterale o bilaterale, congenita o acquisita, distinta in base all’entità della menomazione in lieve, media, medio-grave,...