PASCARELLA, Cesare
Gabriele Scalessa
PASCARELLA, Cesare. – Nacque a Roma il 28 aprile 1858 da Pasquale, di origini ciociare, che, arruolatosi nella legione romana, partecipò alla guerra d’indipendenza [...] parve guardare con perplessità; fu comunque nominato accademico d’Italia nel 1930 e, malgrado la ritrosia e l’aggravarsi della sordità, di cui soffriva da qualche anno, partecipò alle riunioni a Villa Farnesina. Nello stesso anno si recò in Cina e ...
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COSTA, Andrea
Andreina De Clementi
Nacque ad Imola il 30 nov. 1851 da Pietro Casadio e da Rosa Tozzi.
Il padre, che sposò poi in seconde nozze Teresa Selvatici, era domestico in casa Orsini; Orso Orsini [...] internazionale.
Il 1878 fu l'anno più critico per l'Internazionale italiana. Le sue ripetute sconfitte e la sordità dello Stato alla domanda sociale provocarono un'ondata terroristica. La risposta fu la più vasta operazione repressiva fin'allora ...
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BANDINI, Angelo Maria
Mario Rosa
Nacque a Firenze il 25 sett. 1726 da Anton Francesco e da Dianora Maddalena Carboni. Studiò le discipline letterarie sotto la guida del latinista gesuita Girolamo Lagomarsini. [...] di un viaggiatore odeporico di quarant'anni prima né la frettolosità delle annotazioni riesce a dissimulare un grigiore e una sordità effettiva di fronte a fatti culturali, archeologici, artistici. Eppure il B., legato al Lastri e al Lanzi, fu buon ...
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MONTI, Vincenzo
Giuseppe Izzi
MONTI, Vincenzo. – Nacque il 19 febbraio 1754 alle Alfonsine (ora in provincia di Ravenna), ottavo degli undici figli di Fedele Maria e di Domenica Maria Mazzarri.
Il nonno, [...] dotali assunti col matrimonio della figlia. Alle sopravvenienti infermità, una fistola all’occhio destro operata a Milano e la progressiva sordità, si aggiunse la morte di Perticari il 26 giugno 1822, in casa del cugino Francesco Cassi a San Costanzo ...
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VERRI, Pietro
Carlo Capra
– Nacque a Milano il 12 dicembre 1728, primogenito di Gabriele, patrizio milanese e giurista, futuro senatore (1749) e reggente (v. la voce in questo Dizionario), e di Barbara [...] , pp. 487-497).
La crisi esistenziale attraversata da Verri in questi anni fu dovuta a vari fattori. All’incipiente sordità, che gli rendeva malagevole dirigere le sedute del Magistrato camerale, si aggiunsero la scomparsa della prima moglie, che lo ...
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FRANCESCO II Sforza, duca di Milano
Gino Benzoni
Secondogenito di Ludovico Maria Sforza detto il Moro e di Beatrice d'Este nasce a Milano il 4 febbr. 1495. Orfano ben presto della madre, che muore il [...] tal verso, l'energia politica caratterizzante, anche in quest'ambito, la tradizione viscontea e sforzesca. E, invece, nella sordità di Clemente VII al reiterato insistere di F., s'appalesa la debolezza di questo. Principe condizionato e ricattabile ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] eterogenei, l'alternarsi più frequente che nell'opera di altri poeti di tratti di indiscutibile fascino e cedimenti, sordità, giri prosastici, soluzioni facilmente prevedibili. Ma più che una forzatura sarebbe un vero e proprio errore, accostando i ...
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sordita
sordità s. f. [dal lat. surdĭtas -atis, der. di surdus «sordo»]. – 1. a. Diminuzione della funzione uditiva, unilaterale o bilaterale, congenita o acquisita, distinta in base all’entità della menomazione in lieve, media, medio-grave,...