Regista e operatore cinematografico statunitense, nato a Pasadena (California) il 23 febbraio 1889 e morto a Cottonwood (Arizona) il 6 gennaio 1949. Attivo fin dai tempi del muto, F. ha costituito un esempio [...] sua caratteristica versatilità narrativa, arricchita di notevoli coloriture romantiche, che sarebbe stata alla base della sua successiva produzione sonora, andando a costituire un corpus di rilievo, pari a più della metà dell'intera opera del regista ...
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Argento, Dario
Stefano Della Casa
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, nato a Roma il 7 settembre 1940. Capace di lavorare su generi cinematografici raramente affrontati dal cinema italiano [...] fantastici, e il dato visivo è diventato l'aspetto centrale del film, con un impasto di emozioni barocche e una colonna sonora che ha spaziato dalla musica classica al rock più ossessivo (per le scelte musicali A. si è affidato in particolare ai ...
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reggae
Ernesto Assante
Quando la musica caraibica incontra il mondo
Il reggae è uno stile musicale che si è sviluppato a metà degli anni Sessanta del Novecento in Giamaica, in particolare nella capitale [...] –, che spesso univa all’uso di strumenti elettrici e percussioni quello di strumenti a fiato. Lo ska è stato la colonna sonora degli anni delle lotte per l’emancipazione della Giamaica, la quale era allora colonia del Regno Unito, da cui, nel 1962 ...
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BIANCHI, Francesco
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Nacque a Roma nel 1601 da Antonio e Margherita Samaruchi, Rimasto orfano da giovanetto, fu dal suo tutore messo "per convittore e per musico soprano" nel Seminario Romano, dove [...] quale anno avesse ricevuto gli ordini sacri.
Cantore molto stimato dai contemporanei, il B. ebbe una bellissima voce di tenore sonora, chiara e soave, citata per esempio da G. B. Doni nelle sue opere (Compendio..., De' trattati di musica e Appendice ...
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Dylan, Bob
Gianni Borgna
Nome d'arte di Robert Allen Zimmerman, cantautore e compositore statunitense, nato a Duluth (Minnesota) il 24 maggio 1941. Musicista autodidatta, con le sue canzoni dei primi [...] più famoso, che in breve tempo era diventato l'inno del movimento in difesa dei diritti civili. Il passaggio dalle sonorità acustiche della tradizione folk a quelle elettriche del rock fu sancito dalla partecipazione di D. al Festival di Newport del ...
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Riesenfeld, Hugo
Paolo Patrizi
Compositore e direttore d'orchestra tedesco, nato a Vienna il 26 gennaio 1879 e morto a Hollywood il 10 settembre 1939. Nonostante i suoi trascorsi di direttore d'orchestra [...] 'anni prima da U. Giordano nella sua opera Siberia) e The King of kings (1927; Il Re dei re).
L'avvento del sonoro non suggerì a R. innovazioni espressive. Egli seppe però uscire dalla routine in almeno tre casi. Innanzi tutto con Sunrise, il film di ...
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Musicista (Bonn 1770 - Vienna 1827). Contemporaneo e lettore di I. Kant, W. Goethe e F. Schiller, incarna la nuova figura del compositore moderno: con lui l'espressione dell'interiorità dell'artista e [...] . Una raggiunta conoscenza, un impulso d'azione portano nell'Eroica la libertà umana - intesa nel senso più generale - al trionfo. La materia sonora s'è piegata al ritmo dell'idea, come l'idea, nel vigore di affetti ond'è sentita, s'è fatta forma: il ...
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Stato dell’Europa orientale. Confina con la Polonia a O, con la Lituania e la Lettonia a NO, con la Russia a NE e a E, con l’Ucraina a S.
Caratteristiche fisiche
I geologi includono la regione nella parte [...] su quello di Minsk.
A livello fonologico fenomeni caratteristici del bielorusso sono lo dzekanie (passaggio della dentale sonora d ad affricata sonora dolce dz davanti a vocale palatale), lo cekanie (passaggio della dentale sorda t ad affricata sorda ...
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STRUMENTAZIONE
Alfredo CASELLA
. L'arte della strumentazione è basata sulla funzione espressiva, evocatrice e anche descrittiva del timbro (colore del suono) e fa parte integrante della creazione lirica [...] . Nelle prime opere la tecnica rimane ancora prossima a quella di Beethoven, di Rossini e di Meyerbeer. Ma, seppur la sonorità nei forti non è scevra di qualche brutalità, già si manifesta in quella prima fase del pensiero verdiano un'eccezionale ...
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URALO-ALTAICHE, LINGUE
Carlo TAGLIAVINI
. Il grande gruppo linguistico uralo-altaico deve essere considerato in modo diverso da quelle famiglie linguistiche per le quali, come per l'indoeuropeo, la [...] . aral "arcipelago"; sam. jur. pāri "arnese di legno", finn. parvi "granaio", ecc.
La labiale sonora *b- dell'uralo-altaico sarebbe rimasta sonora nelle lingue altaiche, e sarebbe diventata sorda nelle uraliche, per es., manciu buraki "polvere", mong ...
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sonorano
agg. – Dello stato e del territorio di Sonora, nel Messico nord-occidentale. In partic., regione s., regione zoogeografica che comprende il Guatemala, il Messico, la California e il Texas, costituendo una zona di transizione fra le...