I confini dell’Italia linguistica non coincidono perfettamente con quelli dello Stato italiano. In generale, il rapporto tra comunità linguistica e spazio geografico è assai più complesso e articolato [...] tedesco e in svedese; sonet in danese, polacco e russo; szonett in ungherese; sone in turco; ma anche in neogreco sonetto o in ebraico snnṭh (per la diffusione dell’italiano come grande lingua ‘di cultura’, non solo letteraria, ➔ italiano in Europa ...
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Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] d’oro le arene Arno volgea,
orfano or giace, afflitto, e mal sicuro;
privo di chi il più bel fior ne cogliea
(sonetto CLXIII, vv. 1-4).
Anche se Alfieri fa esplicita professione di fede filotoscana e antifrancese, la lingua d’oltralpe lascia qualche ...
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BIADENE, Leandro
Aldo Menichetti
Nato a Treviso il 23 apr. 1859 da Alberico ed Amalia Mercato, compì gli studi superiori a Bologna, dove ebbe a maestro G. Carducci; conseguì nel 1883 la libera docenza [...] filologia e linguistica in mem. di N. Caix e U. A. Canello,Firenze 1886, pp. 357-70; l'importantissima Morfologia del sonetto nei secc. XIII e XIV, costituente il fascicolo io del IV vol. (1889) degli Studi di filologia romanza; Il collegamento delle ...
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Si dicono mobili i dittonghi (➔ dittongo) ie e uo per la possibile alternanza, nell’ambito di una stessa famiglia lessicale o di uno stesso paradigma verbale, di forme con dittongo ie [ˈjɛ] e uo [ˈwɔ] [...] , e non sonare; muovendo, come muovo, è più frequente di movendo), e si sono prodotte differenze di significato (levitare e lievitare). Anche nei derivati, si possono confrontare i più antichi sonata, sonaglio e sonetto, con il più recente suoneria. ...
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VANNUCCI, Atto
Guido Mazzoni
Storico e filologo; nacque a Tobbiana nel Pistoiese il 29 dicembre 1810, morì a Firenze il 9 giugno 1883. Figlio di contadini, ricevette l'istruzione elementare da preti, [...] .; belle orazioni lesse per il Machiavelli e alcun altro grande; con articoli e recensioni e libri scolastici (uno sul Sonetto) conferì non poco alla cultura e alla civiltà della nuova Italia. Di contro al classicheggiare, verbale e verboso anzi che ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] , ingl. sonnet, oland. sonnet, pol. sonet, romeno sonet, russo sonet, serbocr. sonet, spagn. soneto, ted. Sonett, turco sone, ungh. szonett, ecc.; anche termini scientifici, per es. influenza > ceco influence, dan. influenza, fr. influenza, ingl ...
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Tradizionalmente considerata un tropo, la sineddoche (dal gr. synekdokhḗ, da syn «con, insieme» e ekdékhomai «ricevo, prendo», che i latini traducono con conceptio, intellectio) è una figura retorica che [...] è sineddoche per volto (parte-tutto) e non metonimia (cosa che non si inquadrerebbe stilisticamente nelle scelte del sonetto).
Nella Commedia si ricorre spesso a sineddoche sconfinanti nella metonimia, ancora in riferimento al corpo umano: oltre a ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, LINGUA
RRosario Coluccia
Ogni valutazione concernente la lingua usata dai rimatori della Scuola poetica siciliana deve tener conto in primo luogo delle particolari modalità [...] l'utilizzazione che ne fa Giacomo da Lentini, Madonna, dir vo voglio, 59 soffondara : 60 gravara (r.i.); ricorre inoltre nel sonetto anonimo (gravata da forti sospetti l'attribuzione a Rinaldo d'Aquino), Meglio val dire ciò c'omo à 'n talento (ed. A ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] si oppongono fonologicamente in toscano, non nelle varietà del nord), che si può verificare in rima, per es. topo in rima con intoppo nel sonetto 30, 1-3:
Io so che tu legesti ne l’Esopo,
e te ricordi ben, como la rana
volea somerger sotto l’aqua el ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] . Accese reazioni contro questa evoluzione si ebbero a più riprese nel corso dell’Ottocento: già nel 1803, in un sonetto di stampo alfieriano, Carlo Botta si scagliava contro i termini e costrutti francesi nella lingua degli uffici, e l’anno ...
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sonetto
sonétto s. m. [dal provenz. ant. sonet, che a sua volta è dal fr. ant. sonet «canzone, canzonetta», der. di son «suono»]. – Composizione metrica nata in Italia nel Duecento, di carattere prevalentemente lirico, formata di quattordici...