Novellatore (m. dopo il 1406), non si sa se sia veramente nato a Firenze. Fu notaio; riparato, forse per ragioni politiche, a Dovadola presso Forlì, dal 1378 a dopo il 1385 vi scrisse cinquanta novelle, [...] imitazione del Decameron. Il libro è detto Pecorone, da un nomignolo datogli in un sonetto burlesco che lo conclude. Scarsa originalità hanno le novelle, che per venticinque giorni due innamorati, il cappellano Aurecto (anagramma di Auctore) e la ...
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FILIPPO da Messina
Margherita Spampinato Beretta
Nulla si conosce di F., cui il codice Laurenziano Rediano 9 attribuisce solo il sonetto "Oi Siri Deo, con forte fu lo punto", B1 412, preceduto dalla [...] le quali valgano le indicazioni di R. Antonelli in Giacomo da Lentini, Poesie, Roma 1979, p. 282.
Per l'edizione critica dei sonetti "Oi Siri Deo" e "Voria c'al dio d'Amor", oltre che all'edizione di S. Santangelo nel volume Le tenzoni poetiche nella ...
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PALATINO, Giovanni Battista
Giannetto Avanzi
Calligrafo del sec. XVI, nativo di Rossano, come si rileva da un sonetto elogiativo di T. Spica de li Spinteri, benché egli, nella sua opera, si qualifichi [...] "cittadino romano". Svolse la sua attività a Roma e il suo nome va particolarmente ricordato come autore del Libro nuovo d'imparare a scrivere tutte sorte lettere amiche et moderne, stampato la prima volta ...
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Nacque da ser Francesco dei Sighibuldi e da Diamante di Bonaventura, in Pistoia, quasi certamente nel 1270, da famiglia magnatizia. Per cinque anni fu alla scuola di grammatica di Francesco da Colle, poi [...] quale tenne corrispondenza e del quale pianse la morte in una canzone; e il Petrarca, che lo pianse morto in un celebre sonetto.
Come poeta egli appartiene alla scuola del "dolce stil nuovo" e di lui ci son pervenute circa duecento rime fra canzoni e ...
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guadagno
Vincenzo Valente
E più spesso adoperato in uso peggiorativo e manca nella terza cantica.
Nel secondo sonetto della tenzone con Forese, D. allude velatamente a un'arte praticata dall'amico, [...] da cui questi potrà ricavare grande profitto, però ch'ell'è di molto gran guadagno (Rime LXXV 11). Qualunque sia quell'arte (verosimilmente quella del furto, come suppone il Barbi), g. è " lucro " nel ...
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Poeta ucraino (Zinkiv, Poltava, 1890 - Soloveckie Ostrova 1937). Fondatore del gruppo dei Neoclassici, fu maestro nel genere del sonetto. Nel 1935 fu deportato e poi mandato a morte. Postume apparvero [...] le raccolte Sonnetarium (1948), Calalepton (1952), Corollarium (1958). Scrisse anche opere di storia letteraria (Nove ukrajins´ke pis´menstvo "La nuova letteratura ucraina", 1924; Vid Kuliša do Vynnyčenka ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] della critica e la ricerca erudita, agli studi puramente letterari una vivace curiosità per uomini e cose. Ma una parola meritano i sonetti, che più d'ogni altra cosa sua ci dicono dei suoi affetti, del suo vivere raccolto di gentiluomo e di uomo pio ...
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Becchina
Amante di Cecco Angiolieri (B. è diminutivo di Domenica), figlia di un Benci conciatore di pelli; nel sonetto Lassar vo' lo trovare di Becchina - il primo dei tre della breve ‛ corrispondenza [...] ' tra i due poeti (Rime CVII-CIX), inviato a D. con ogni probabilità prima del 1301 - Cecco dichiara di voler lasciare il tema di B. per cantare " del Mariscalco " (forse Amerigo di Narbona) ...
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maraviglioso
Bruna Cordati Martinelli
L'occorrenza di Vn III 3 (maravigliosa visione) si riferisce al sogno raccontato nel sonetto A ciascun' alma presa, e m. è nel significato di " mirabile ", " che [...] desta meraviglia ", come in Cv III VI 12 e IV XXV 5; anzi in questo ultimo passo l'occorrenza partecipa alla definizione dello stupore: stupore è uno stordimento d'animo per maravigliose cose vedere o ...
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DELLA VALLE, Francesco
Paolo Procaccioli
Nacque ad Aiello, presso Cosenza, e non nel capoluogo, come pure è stato sostenuto (in un sonetto Alla città di Cosenza dice chiaramente: "presso al tuo seggio [...] e canzoni d'occasione a cardinali neoeletti o a principi di passaggio.
Di un viaggio a Napoli ci informa lo stesso D. in un sonetto (Scrive da Napoli ad un suo amico la cagione perché non era tornato a Roma), dove tra l'altro chiarisce che la sua era ...
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sonetto
sonétto s. m. [dal provenz. ant. sonet, che a sua volta è dal fr. ant. sonet «canzone, canzonetta», der. di son «suono»]. – Composizione metrica nata in Italia nel Duecento, di carattere prevalentemente lirico, formata di quattordici...