CI
Ci (come vi) può avere diversi valori.
1. Può essere un pronome ➔personale atono di 1a persona plurale.
• In funzione di complemento ➔oggetto
Tu ci hai sentito (= hai sentito noi)
• In funzione [...] , Novelle)
• La grafia univerbata ciò rispecchia la reale pronuncia ma presuppone un’inesistente forma verbale *ciavere
Io ciò un amico (www.rimaiolo.it)
Su l’anticaja a piazza Montanara ciànno scritto: Teatro de Marcello (G. G. Belli, Sonetti). ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, LINGUA
RRosario Coluccia
Ogni valutazione concernente la lingua usata dai rimatori della Scuola poetica siciliana deve tener conto in primo luogo delle particolari modalità [...] l'utilizzazione che ne fa Giacomo da Lentini, Madonna, dir vo voglio, 59 soffondara : 60 gravara (r.i.); ricorre inoltre nel sonetto anonimo (gravata da forti sospetti l'attribuzione a Rinaldo d'Aquino), Meglio val dire ciò c'omo à 'n talento (ed. A ...
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Un rimario è un lemmario ordinato in base alla vocale tonica di ogni vocabolo e ai suoni che la seguono (➔ rima). Nei rimari moderni le parole sono raccolte in gruppi così costruiti e ordinati al loro [...] Summa Artis Rithimici Vulgaris Dicyaminis [sic] di Antonio da Tempo. Nella penultima sezione l’autore registra alcune rime tratte da due sonetti di suo padre Antonio (De Luca 2004: 77-78).
I primi rimari a stampa (prima metà del XVI sec.) elencano i ...
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CONTOLI, Francesco
FF. R. de' Angelis
Figlio di Marcantonio e di Francesca Rezia, nacque il 22 dic. 1728 a Castelbolognese (Ravenna), nella parrocchia di Casalecchio. Dopo aver compiuto i primi studi [...] elegante che tende al preziosismo formale, riscontrabile soprattutto nelle descrizioni delle figure. Si possono cosi ricordare i due sonetti dedicati Al nobile giovine sig. conte Pietro Mazzolari che veste l'abito di cavaliere del sacro Ordine di S ...
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FOLENA, Gianfranco
Lorenzo Renzi
Nacque a Savigliano (Cuneo) il 9 apr. 1920 da Umberto e da Nora Alberti. Di famiglia toscana, si formò alla Scuola normale superiore di Pisa e all'università di Firenze. [...] al dialetto milanese documentato nel Quattrocento dal fiorentino Benedetto Dei, studio corredato dall'edizione in appendice di quattro sonetti e di un glossario del milanese (1952; ripubblicato in Linguaggio del caos). Temporalmente il centro è il ...
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CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] vista di programmi linguistici attuali (lavori quasi tutti omessi nella citata Bibliografia dello Hall).
Rammentiamo il saggio sui sonetti aretini attribuiti a Guittone (Di un antico monumento di poesia italiana, in Rivista europea, VI [1874], pp. 72 ...
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La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] ») è l’amore pederastico del pedante per l’allievo (individuato nel nobile mantovano Camillo Strozzi). In realtà già dal terzo sonetto («Le tumidule genule» – calco de «le rotunde et tumidule gene» di Hypn. 269, con una replicazione del suffisso ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] a vedersi né facile a sopportare (Ippolito Nievo, Le Confessioni d’un Italiano 23, 10, p. 1052)
(29) Ne’ suoi sonetti, canzoni e ballate è facile a vedere non so che astratto e rigido (Francesco De Sanctis, Storia della letteratura italiana XI, p ...
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Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] da Imola, commentatore della Divina Commedia (XIV sec.). Sempre al calmone rimandano le prime battute gergali, scambiate in due sonetti (ante 1460), tra Giovanni Francesco Soardi e l’umanista Felice Feliciano. Segue la lettera in furbesco, scritta da ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] hin ona tavolozza de color,
che ponn fà el quader brutt, e el ponn fà bell
segond la maestria del pittor
(Carlo Porta 1975: sonetto VI, vv. 2-4).
Belli, Giuseppe Gioachino (1961), Le lettere, a cura di G. Spagnoletti, Milano, C. del Duca, 2 voll.
Da ...
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