Poeta satirico (n. in Valcamonica 1651 - m. Venezia 1713); i suoi versi caustici e mordaci gli procurarono persecuzione e processi: per alcuni sonetti contro un gruppo di nobili lombardi subì una condanna [...] contro i Turchi. Anche a Venezia colpì aspramente con i suoi versi gli esponenti della nobiltà cittadina; morì pugnalato da alcuni sicarî. Di lui ci restano due raccolte di versi, stampate a Venezia: Rime e sonetti, 1689; Satire, post., 1757. ...
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Verseggiatore fiorentino (Firenze 1393 - ivi 1446), nominato araldo della Signoria nel 1442. Prese parte con una canzone al Certame coronario; scambiò sonetti e contumelie col Burchiello. ...
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Poeta (Firenze 1450 - ivi 1520), padre di Pierfrancesco. È autore di canti carnascialeschi e laudi spirituali, poemetti religiosi, un poemetto misogino, sonetti rusticani, una versificazione della Novella [...] del Grasso legnaiuolo, una Giunta al Ciriffo Calvaneo dei fratelli Pulci. Gli è stata attribuita la Nencia da Barberino, ma l'attribuzione è molto discussa ...
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Umanista (Firenze 1445 - Roma 1503), notaio, segretario della repubblica fiorentina; morì durante una ambasceria presso Alessandro VI. Scrisse poesie italiane, specie sonetti "alla burchia", e latine. [...] Tradusse in volgare la Historia de duobus amantibus di E. S. Piccolomini e la storia di Appiano dalla versione latina di P. C. Decembrio ...
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Rimatore (Firenze 1390 - ivi 1444). Fu notaio dal 1409 al 1422; politicamente si destreggiò fra i Medici e gli Albizzi. Scambiò sonetti col Burchiello e con Domenico da Prato. Con altri buontemponi giocò [...] una famosa burla a Bianco Alfani; la beffa diede origine a una novella diffusissima nel Quattrocento. Le sue rime (non tutte certamente sue) sono in appendice alle Prose e rime dei due Bonaccorsi da Montemagno, ...
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Letterato (Firenze 1579 - ivi 1649). Poeta incline alle stravaganze del barocco, intitolò ai nomi delle Muse sei raccolte (1637-42) di cinquanta sonetti ognuna. Notevole la sua traduzione delle Odi di [...] Pindaro (1631) ...
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Poeta (Lyons-la-Forêt, Normandia, 1613 - Parigi 1691). Elegante e di vena madrigalesca, fu ammirato all'Hôtel de Rambouillet. Nella "disputa dei sonetti" (1651), quello suo su Job suscitò il partito di [...] jobelins contro gli uranistes che preferivano il sonetto À Uranie del Voiture. Scarso valore hanno le sue tragedie (Cléopatre, 1635; La mort d'Achille, 1636; Méléagre, 1640), commedie (Iphis et Iante, 1636) e tragicommedie (Gustaphe ou l'heureuse ...
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Les Chimères Titolo di opere teatrali e letterarie francesi.
Opera buffa (1725) dello scrittore francese A. Piron (1689-1773 ).
Raccolta poetica di dodici sonetti (1854; trad. it. Chimere) dello scrittore [...] francese noto con lo pseudonimo G. de Nerval (1808-1855) ...
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Poeta dialettale (Roma 1858 - ivi 1940). Fra i più significativi esponenti dei «XXV della Campagna Romana», P. dal 1930 fece parte dell'Accademia d'Italia. A consacrare definitivamente la sua fama di poeta [...] 1880, facevano capo all'editore A. Sommaruga e al Capitan Fracassa. E in questo giornale cominciò a pubblicare i suoi sonetti in dialetto romanesco, fra cui quelli formanti i poemetti Er morto de campagna (1881) e La serenata (1882), che comprendono ...
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DAMIANI, Lorenzo
Pasquale Stoppelli
Nacque a Pisa, o meno probabilmente a, Pistoia, sul finire del sec. XIV o nei primi due decenni del successivo, come si desume dalla tradizione manoscritta dei soli [...] l'ipotesi della nascita tra la fine del XIV secolo e i primi decenni del XV si argomenta unicamente dal fatto che due sonetti del D. sono sul tema dell'amicizia e dunque paiono riconducibili proprio per questo al Certame coronario, la gara poetica in ...
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