Giurista e poeta (Grumo Nevano, Aversa, 1671 - Napoli 1745). Insegnò diritto a Napoli. Lasciò circa 200 sonetti satirici e, tra l'altro, una traduzione dell'Iliade (inedita) in dialetto napoletano, e un [...] Ragionamento sull'incendio e presa di Troia (1744) ...
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Poeta genovese (m. dopo il 1511); visse a lungo in Spagna, e in spagnolo scrisse i sonetti Sobre "Ecce homo", entrati nel Cancionero general del 1520. Lasciò inoltre un poema di 42 canti in terzine, senza [...] titolo, narrante una mistica peregrinazione per tutto il regno della realtà. Di scarso valore artistico, esso è importante come documento della influenza di R. Lullo, che è il Virgilio del F. e l'ispiratore ...
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Novelliere (n. Caravaggio, ultimo ventennio 15º sec. - m. dopo il 1557). Oltre a un mediocre canzoniere (Sonetti, strambotti, epistole e capitoli, 1508), lasciò una raccolta di 75 novelle intrammezzate [...] da altrettanti enigmi in ottava rima, Le piacevoli notti (2 parti, 1550-53), che si fingono esposte da una brigata di dame e gentiluomini raccolti nell'isola di Murano intorno a Ottaviano M. Sforza, vescovo ...
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Poeta (prima metà del sec. 14º). Fu forse uomo di corte; il suo nome era Giacomo, figlio di un certo Michele da San Gimignano (il soprannome vale "fulgore, splendore"), ricordato per i suoi uffici militari [...] nel 1305 e 1306. Ci restano di lui pochi sonetti sparsi e alcuni altri in due collane, una dei Mesi, dedicata a una brigata nobile e cortese (che non è la brigata spendereccia ricordata da Dante, Inf. XXIX, 130), l'altra della Settimana; in essa ...
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Rimatore veneziano (m. 1510), di cui resta inedito nella Bibl. Estense di Modena un canzoniere contenente 567 sonetti e strambotti burleschi e satirici, notevole anche per l'uso del gergo, di cui rappresenta [...] uno dei più antichi documenti ...
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Poeta e mecenate spagnolo (Siviglia 1564 - ivi 1622). Lope de Vega lo ebbe in grande considerazione: nei sonetti d'imitazione italiana raggiunse una notevole perfezione stilistica, anche se l'ispirazione [...] è talvolta fredda ed erudita ...
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Poeta ungherese (Szeged 1883 - ivi 1937). Lirico crepuscolare e parnassiano, dalle forme di rara perfezione, specialmente nei sonetti. È una delle maggiori figure della poesia ungherese della prima metà [...] del Novecento. Nei suoi volumi: Új versek 1908-1914 ("Versi nuovi", 1914); Kèső szüret ("Vendemmia tardiva", 1918); Nefelejts ("Non ti scordar di me", 1921); Testamentom (1925); Hárfa ("Arpa", 1929); Fiatalok ...
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GARISENDI, Gherarduccio
Roberto Gigliucci
Poeta bolognese attivo tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo e autore di tre sonetti composti in tenzone con Cino da Pistoia.
Cino da Pistoia fu a [...] di Cino al G. e solo tre responsivi di quest'ultimo. Zaccagnini (1925) avanzò l'ipotesi che il G. fosse destinatario di due sonetti di Cino, "Novelle non di veritate ignude" e "Fa' de la mente tua specchio sovente", ma non addusse prove definitive a ...
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Poetessa nederlandese (Noordwijk 1869 - Amsterdam 1952). Alla schiva raccolta d'esordio Sonnetten en verzen in terzinen geschreven ("Sonetti e versi in terzine", 1895) fecero seguito Die nieuwe geboort [...] ("La nuova nascita", 1902) e Opwaartsche wegen ("Vie in ascesa", 1907), nelle quali echeggia l'entusiasmo per il nuovo ideale del socialismo. Le raccolte successive (De vrouw in het woud "La donna nella ...
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Scrittore inglese (Ham Hill, Worcester, 1870 - Lancing, Sussex, 1945). Fu direttore della rivista Academy (1907-10). Ha scritto eleganti sonetti (The city of the soul, 1899; Sonnets, 1909; Complete poems, [...] and myself (1914) e in Autobiography (1929), e che destarono grande scandalo nella società inglese. Escogitò anche una teoria sui sonetti di Shakespeare: The true history of Shakespeare's sonnets (1933). Nel 1940 pubblicò Oscar Wilde, a summing up. ...
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